ATP Cincinnati, Alcaraz; "Ho dato tutto, sono fiero di me"

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ATP Cincinnati, Alcaraz; “Ho dato tutto, sono fiero di me”

Al termine del match perso ai danni di Djokovic, Carlos Alcaraz ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a lavorare così”

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Dopo aver dato vita ad una finale incredibile, che è valsa a Novak Djokovic il suo terzo titolo a Cincinnati, i primi due tennisti del mondo sono stati protagonisti di un siparietto durante la premiazione. Djokovic ha infatti elogiato lo spirito coriaceo di Alcaraz, che gli ha prontamente risposto: “Gli spagnoli non muoiono mai”. Al che il serbo ha accennato una risata pensando immediatamente al suo rivale di sempre Rafael Nadal, ed ha affermato: “Ho già sentito queste parole prima, o forse le ho anche provate sulla mia pelle”. Più tardi, durante la conferenza, il numero uno del mondo ha parlato proprio del paragone con Nadal e delle difficoltà che vengono a galla in questi match.

D: Carlos, che sfortuna. Oggi è stato davvero poco a dividervi. Il match è finito da poco, ma che sensazioni hai al momento?

ALCARAZ: “Sono esausto. No, mi sento fiero di me stesso, onestamente. Non so nemmeno perché stessi piangendo durante il discorso, ho lottato fino all’ultima palla. Ho quasi battuto uno dei più grandi nella storia del nostro sport. Sembra assurdo da dire, ma ho lasciato il campo contento di ciò che avevo fatto. Ho parlato con il mio allenatore, con il mio team, e ci siamo detti che siamo fieri di noi stessi.”

D: Novak ha appena detto che gli sembrava di giocare uno dei match contro Rafa, come in Australia. Come ti sei sentito tu? Quanto è stato difficile?

ALCARAZ: “Beh si, oggi era davvero molto difficile giocare contro Novak. Ad ogni punto lui ti mette in campo almeno cinque, sei, sette colpi. Quindi lottare e correre da un angolo all’altro in ogni punto è davvero dura da gestire per tutta la partita. Ho cercato di rimanere lì, di stare bene fisicamente, ma era molto difficile. Come ho detto, ho dato tutto in campo. Ovviamente, per me è bellissimo che, quando lui gioca contro di me, gli ricordi le partite contro Rafa o contro i migliori, perché significa che il percorso è quello giusto. Sto lavorando molto bene. Ma oggi era difficile mantenere i livelli a cui ha spinto Novak.”

D: Hai salvato un paio di match point con il serve and volley.

ALCARAZ: “A volte mi sento sicuro a giocare il serve and volley. In quel momento stavo notando che, dalla linea di fondo, per me era ancora più difficile vincere i punti. Quindi ho deciso di seguire il servizio a rete. Il mio allenatore mi ha detto la stessa cosa dagli spalti. Vai a rete. Vai a rete. Vedevo che stava funzionando, quindi ho deciso di usarlo più spesso nel terzo set, perché, come ho detto, fisicamente ero al limite.”

D: Ci sono stati alcuni serve and volley, ma l’incredibile match point salvato, spiegaci cosa hai provato durante quel punto.

ALCARAZ: “Si, come ho detto, mi sentivo sicuro. In quel momento difficile, devi fare ciò che ti trasmette maggiore sicurezza. Penso di giocare abbastanza bene le volee. Per questo ho deciso di giocare così. Ha funzionato, grazie a Dio. Sono riuscito a portare il match al tiebreak. In quel momento, la mia strategia ha funzionato.”

D: Considerando la carriera di Novak e tutti i match incredibili che ha giocato, come ti senti ad aver preso parte, in un anno di tempo, ad alcune delle partite che lui considera tra le migliori della sua carriera?

ALCARAZ: “Non so. Come ho detto, per me è fantastico sentire le parole di Novak, che ha giocato partite iconiche, storiche. Ha detto che alcuni match contro di me sono stati tra i più duri che abbia mai giocato, è grandioso. Questo vuol dire che io e il mio team stiamo lavorando bene, e che siamo sulla strada giusta. Dopo partite come questa, sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo.”

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