Coppa Davis
Coppa Davis, Musetti: “Nessuna atmosfera da funerale nello spogliatoio” [AUDIO]
Lorenzo Musetti spiega la sconfitta contro il canadese Diallo: “Il suo tennis è molto rischioso, ma oggi gli è andato tutto bene”
Musetti in conferenza stampa si presenta con aria piuttosto compassata e non particolarmente giù di morale, come magari ci si aspetterebbe.
Oggi c’è un po’ un’atmosfera da funerale. Come ti spieghi quanto è successo?
“No guarda, ti assicuro che nello spogliatoio non c’era nessuna atmosfera da funerale. Certo abbiamo perso ma nulla è ancora compromesso. Quanto allo spiegare la sconfitta il mio avversario ha giocato veramente bene e non mi ha mai permesso di prendere il ritmo, impostando tutto il gioco su scambi brevi botta/risposta”.
Risposta che è un po’ mancata.
“Vero, Diallo non mi mai concesso una sola chance di ottenere il break. Lui ha davvero giocato come forse nei suoi sogni con servizi sempre sopra i 200 km. Il suo tennis è molto rischioso, ma oggi gli è andato tutto bene”.
Ti rimproveri qualcosa?
“Direi che lui non ha mai avuto un momento di calo. Con giocatori di questo tipo si cerca di portare la partita al tie-break, cosa che io non sono riuscito a fare. Certo che se lui continua a giocare così non rimarrà a lungo con l’attuale classifica (adesso è n.158, ndr)”.
Pensi che le polemiche di questi giorni abbiano danneggiato la squadra?
“Ti rispondo sinceramente: assolutamente no. Il clima nella squadra era ottimo. C’è sicuramente del rammarico ma non ci sono mai state lamentele sulle scelte legittime del capitano”
Li avete forse sottovalutati?
“Sottovalutare qualcuno, soprattutto in questo sport, non è un atteggiamento da professionista e nessuno di noi l’ha fatto. In fin dei conti sono i campioni in carica anche se privi delle loro punte. Ma paradossalmente la cosa ci ha sfavoriti perché ci siamo trovati a giocare contro avversari che conoscevamo poco e che non avevamo mai affrontato”.
Ti aspetti che qualcuno tirerà in ballo l’assenza di Sinner?
“Ognuno può pensare quello che vuole ma intanto la squadra è questa. E gli assenti faranno il tifo da lontano. Berrettini era infortunato e dunque la questione non si pone nemmeno. Sinner ha fatto scelte diverse che vanno comunque rispettate”.