WTA Elite Trophy Zhuhai: Haddad supera Kasatkina. A Zheng il derby cinese con Zhu dopo oltre tre ore

Flash

WTA Elite Trophy Zhuhai: Haddad supera Kasatkina. A Zheng il derby cinese con Zhu dopo oltre tre ore

Vittoria più agevole del previsto per la brasiliana che ritorna in una finale del circuito dopo più di un anno. Zheng a caccia della tripletta dopo gli Asian Games e il successo a Zhengzhou

Pubblicato

il

Qinwen Zheng – WTA Zhengzhou 2023 (foto via Twitter @ZhengzhouOpen)
 

A giocarsi il titolo dell’Elite Trophy di Zhuhai, tornato in calendario dopo quattro anni, saranno Beatriz Haddad Maia e la padrona di casa Qinwen Zheng. La brasiliana e la cinese sono uscite vincitrici da due match dall’andamento sostanzialmente opposto. Haddad ha infatti archiviato la pratica Kasatkina in poco più di un’ora e mezza di gioco, mentre Zheng ha avuto bisogno di tre ore e un quarto per superare la connazionale Zhu, già battuta nella finale degli Asian Games a fine settembre. Si sfideranno quindi la settima e l’ottava testa di serie del torneo nel loro primo confronto diretto.

Il percorso di Haddad non può non essere considerato sorprendente visto il suo rendimento durante la trasferta asiatica: l’attuale numero 19 del mondo (salirà almeno alla 16esima posizione dopo il prossimo aggiornamento e, in caso di successo in finale, si spingerebbe fino all’11esimo posto, a un passo dal suo best ranking) aveva infatti collezionato 3 sconfitte in 4 partite asiatica prima di arrivare a Zhuai. Discorso molto diverso per Zheng che, con il successo su Zhu, ha portato a quota otto la sua striscia vincente. Nell’ultimo mese la cinese ha perso soltanto contro Rybakina a Pechino, trionfando invece ad Hangzhou, dove si sono disputati gli Asian Games, e nel WTA 500 di Zhengzhou.

La brasiliana tornerà a disputare una finale del circuito – la quinta in carriera – dopo oltre un anno: l’ultima infatti era datata agosto 2022, quando perse nel 1000 di Toronto contro Simona Halep. Per Zheng, alla sua quarta finale della carriera, ci sarà in palio anche l’ingresso in top 10 (si tratterebbe di una prima volta).

[8] B. Haddad Maia b. [6] D. Kasatkina 6-4 6-1

C’è stato meno equilibrio del previsto nella prima semifinale dell’Huafa Technology Elite Trophy di Zhuai. Tra Haddad Maia e Kasatkina c’è stata partita solo nel primo parziale per il fatto che entrambe avessero difficoltà a trovare continuità negli scambi da fondocampo. Il numero di gratuiti era infatti costantemente superiore – seppur di poco soprattutto nel caso della brasiliana – a quello dei vincenti. Ad aiutare la russa, inoltre, c’era una buona percentuale di prime in campo. Così, nonostante un paio di game a vantaggi, non si è vista alcuna palla break fino al decimo e decisivo game. Avanti 5-4, però, Haddad si è sentita più libera di forzare e ha dato concretezza all’impressione che fosse lei la giocatrice più vicina a fare la differenza. Così il primo break point della partita è coinciso con un set point in favore della brasiliana che l’ha prontamente sfruttato.

Nel secondo parziale, poi, è emersa pienamente la superiorità – rimasta latente per gran parte del primo set – della numero 19 del mondo. Beatriz è infatti andata a un passo dal break già nel secondo game e l’ha poi ottenuto al tentativo successivo. La sudamericana è infatti riuscita a prendere il controllo di gran parte degli scambi spostandoli costantemente sulla diagonale sinistra, ovvero quella a lei più favorevole in quanto mancina. Una risposta vincente di rovescio, praticamente in controbalzo, ha messo poi il punto esclamativo. Il match è sostanzialmente finito lì: grazie a una percentuale di prime mai inferiore al 70%, Haddad non ha mai rischiato nulla al servizio e, dopo un altro break nel sesto gioco, ha chiuso senza patemi sul 6-1.

 [7] Q. Zheng b. [12] L. Zhu 7-5 4-6 6-1

Zhu è stata autrice di una partenza sprint a suon di risposte negli ultimi centimetri di campo. In questo modo, la più esperta delle due cinesi si è subito portata avanti di un break. Zheng ha impiegato un paio di game per adattarsi ai ritmi imposti dalla connazionale ma ha comunque continuato ad avere grandi difficoltà al servizio. Sul 3-1, Zhu ha infatti avuto due occasioni consecutive per allargare il gap: Zheng è stata precisa con la battuta sulla prima mentre sulla seconda la numero 37 del mondo ha commesso un grave errore di rovescio nello scambio. Lo stesso copione si è ripresentato, amplificato all’ennesima potenza, due game più tardi: le palle break per Zhu, questa volta, sono state addirittura 6 in un gioco da oltre 20 punti. Zheng si è salvata nuovamente sia per suoi meriti (spiccano infatti due ace e un dritto molto coraggioso colpito all’altezza del corridoio) che per demeriti dell’avversaria, non sufficientemente concreta nelle occasioni più ghiotte.

A punire Zhu per tutte le opportunità mancate è allora arrivato puntuale il controbreak di Zheng, cresciuta a vista d’occhio soprattutto con il rovescio lungolinea e brava a capitalizzare gli errori della connazionale, tra cui un sanguinoso doppio fallo sul 15-30. La classe 2002 non ha però approfittato del momento propizio e ha nuovamente perso il servizio nel game immediatamente successivo, complice una Zhu tornata incisiva in risposta. A questo punto la qualità dell’incontro, già buona, ha raggiunto livelli molto elevati: Zhu Lin ha infatti sprecato due set point ma solo per la bravura della più giovane che ha tenuto testa alle accelerazioni dell’avversaria riportando così il punteggio nuovamente in una situazione di equilibrio. Questa volta l’inerzia del set si è effettivamente spostata: salita 6-5, Zheng ha continuato a martellare da fondocampo e, con l’ennesimo rovescio lungolinea, si è presa un set durato un’ora e venti (!).

La partita non è cambiata nel secondo parziale: game mai scontati e lotta punto su punto. Zhu ha mancato tre occasioni di break in apertura ma è riuscita a lasciarsele alle spalle insieme ai rimpianti relativi al primo set. La 29enne di Wuxi ha infatti strappato il servizio alla connazionale al tentativo successivo, approfittando delle poche prime messe in campo dall’avversaria. Anche in questo caso, però, Zheng non si è scomposta e ha ripreso il controllo degli scambi da fondo. Il vantaggio di Zhu è quindi durato poco ma lo stesso dicasi per la situazione di parità, nuovamente rotta nell’ottavo game dalla numero 37 del mondo e dai suoi colpi più incisivi quest’oggi: la risposta di dritto e il rovescio in corsa. Sotto nel punteggio, Zheng ha iniziato a mostrare anche qualche difficoltà negli spostamenti, probabilmente causata da un affaticamento muscolare dovuto alle tante partite giocate nell’ultimo mese. Dopo il trattamento medico ricevuto, la classe 2002 ha comunque provato a tenere aperto il parziale fino all’ultimo, ma al secondo set point per Zhu sul 5-4 un dritto finito in corridoio non di molto ha decretato il prolungamento del match al terzo dopo ben due ore e mezza di gioco.

Seppur in evidente debito di ossigeno, le due non si sono risparmiate nemmeno nei primissimi punti del parziale decisivo. Nel game d’apertura Zheng ha recuperato da 0-30 e si è poi ripetuta anche in risposta: Zhu Lin si è fatta rimontare da 40-15, sprecando due ulteriori occasioni per l’1-1 ai vantaggi, e alla terza chance di break la numero uno cinese ha spinto bene con il dritto fino a quando la connazionale – stremata – non è riuscita nell’ennesima difesa di rovescio, fermatasi in rete. Questo si è poi rivelato il break decisivo: sorprendentemente rispetto a quanto si era visto alla fine del secondo set, è stata infatti Zhu a mostrarsi maggiormente in affanno. La numero 3 cinese, sempre meno mobile, ha aumentato la frequenza di colpi strappati che hanno permesso a Zheng di conservare e poi incrementare il vantaggio. Dopo 3 ore e 15 minuti, la 21enne d Shiyan ha quindi potuto contare sul servizio per chiudere sul 6-1 un incontro che difficilmente verrà dimenticato dalle due protagoniste.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement