WTA Finals: Swiatek parte male poi dilaga, Gauff indomabile contro una fallosa Jabeur

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WTA Finals: Swiatek parte male poi dilaga, Gauff indomabile contro una fallosa Jabeur

Le vittime della tennista polacca e della statunitense sono Vondrousova e Jabeur. La ceca aveva cominciato bene il match, poi, come la collega tunisina, ha dovuto soccombere

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Al via anche il gruppo Chetumal in questa edizione molto criticata delle GNP Seguros WTA Finals a Cancun in Messico. Dopo il successo di Jessica Pegula e Aryna Sabalenka all’esordio nel gruppo Bacalar, a dover confermare il pronostico sono state questa volta Iga Swiatek e Cori Gauff, che nel primo match del girone Chetumal hanno incrociato la racchetta rispettivamente con Marketa Vondrousova e Ons Jabeur. Come volevasi dimostrare, sia la campionessa del Roland Garros che quella dello US Open hanno portato a casa la vittoria senza troppi patemi, specialmente la giovane statunitense che, come la connazionale e compagna di doppio Pegula, arrivava da sei sconfitte (tre in singolo e altrettante in doppio) derivanti dalle WTA Finals 2022. A Cancun, tutta un’altra storia. Vediamo i match nel dettaglio.

I. Swiatek b. M. Vondrousova 7-6(3) 6-0

Ci ha messo qualche decina di minuti Iga Swiatek per ingranare in questo match poi conclusosi 7-6(3) 6-0 in suo favore dopo cento minuti di gioco. Marketa Vondrousova, che con la campionessa polacca non aveva racimolato un set nei tre precedenti, si era subito portata sul 5-2 nel primo parziale per ribaltare questo suo record negativo. Il pressing della ceca stava mettendo in crisi una nervosa Swiatek, che faticava sia con il servizio che con il dritto. Poi, la reazione. “Onestamente non mi sembrava di star giocando male nei primi game, commettevo solo qualche errore in più ma sapevo che c’era margine di miglioramentospiega la numero 2 al mondo. “Dovevo essere più solida e il cambio palle mi ha aiutata in questo. Dal canto suo, Vondrousova non ha potuto fare molto. Dal 5-2 in mio favore nel primo set Iga ha iniziato a giocare meglio. Non mi ha dato molte possibilità di rientrare nel match da lì in poi” racconta la campionessa di Wimbledon, che ha concluso il match con un saldo negativo di 23 gratuiti e solo 6 vincenti, mentre l’avversaria ha terminato con 22 errori e ben 19 vincenti. Immacolato rimane così il record di Swiatek, in questa stagione, contro le tenniste mancine (14 set a 0). Inizio barcollante, quindi, per la campionessa polacca, che poi ha reagito come sa benissimo fare. La prima posizione del ranking rimane quindi ancora in ballo.

IL MATCH: Inizia l’incontro e subito Swiatek parte contratta. La 22enne di Varsavia concede il break in apertura all’avversaria, che con fermezza lo conferma ma non fa altrettanto nel gioco successivo in battuta, dove è costretta a restituire il servizio a una Swiatek già un po’ più centrata. Per poco, però, perché la campionessa del Roland Garros continua a non sentire bene la palla contro una più aggressiva e precisa Vondrousova. Due break consecutivi portano la vincitrice di Wimbledon sul 5-2, ma qui, dopo il cambio di palle, Swiatek accende la lampadina e inizia con una delle sue letali rimonte da schiacciasassi. Recuperato lo svantaggio, le due finiscono al tie-break nonostante la numero 2 al mondo sembri decisamente più indirizzata verso il successo del set. Infatti, questo arriva per 7 punti a 3 con un doppio fallo conclusivo della tennista ceca, che frantuma così le speranze di vincere il primo set dopo sessantacinque minuti.

Con ben mezz’ora in meno, invece, si conclude il secondo parziale con lo score di 6-0 in favore di Swiatek, che surclassa l’avversaria – per lei solo 2 punti vinti in battuta in un set, 1 vincente e ben 13 errori commessi – e mette fine al primo match del girone Chetumal dopo un’ora e quaranta minuti di gioco.

C. Gauff b. O. Jabeur 6-0 6-1

Sulla scia della prestazione di Sabalenka nell’altro girone, Cori Gauff ha a dir poco annientato una fallosissima Ons Jabeur con il punteggio di 6-0 6-1 in cinquantanove minuti di gioco. Con questo match la stella americana allunga sui testa a testa contro la giocatrice tunisina – ora è 4-2 avanti – che non ha certamente iniziato con il piede giusto queste Finals. Per lei 27 gratuiti, 5 vincenti e una resa finale al servizio mediocre sono quasi un insulto al suo incredibile tennis che, però, questa volta non si è neanche potuto scorgere col binocolo.

L’avversaria, invece, ha terminato il match – per la sua 50esima vittoria in stagione, l’ultima a riuscirci a quest’età fu Caroline Wozniacki nel 2009 – con un computo positivo tra errori e vincenti (15 e 16) e in battuta si è comportata piuttosto bene nonostante il 46% di prime in campo. Inoltre, la giovane statunitense è la prima teenager a conquistare un successo alle Finals dopo Wozniacki, mentre era dal 1999 che una ragazza americana della sua età – in quel caso fu Venus Williams – non vinceva un match in questa competizione. Mica male.

Coco ha per giunta disputato il primo match dopo la separazione con il suo allenatore Pere Riba avvenuta in seguito al China Open. “Non è stata una mia decisione, ma abbiamo dovuto porre fine a questa collaborazione. Se fosse per me lui sarebbe ancora nel mio box, ma è andata così” spiega la campionessa dello US Open. Le persone a volte la fanno più grande di quello che è in realtà. Semplicemente alcune cose non hanno funzionato, ma riconosco che lui mi abbia fatta crescere e sono sicura che avrà ancora successo in futuro”.

IL MATCH: Servono solamente sette minuti a Cori Gauff per portarsi sul 3-0 sprigionando un tennis più geometrico ed efficace della sua confusa avversaria. Sulla scia di questo, la giovane americana continua a tessere la sua ragnatela contro un’inerme Jabeur, che termina il set dopo ventiquattro minuti con solamente 9 punti vinti, 11 gratuiti e nessun vincente messo a segno. Un disastro. Gauff hagiocato bene, ma il suo 33% di prime in campo la dice lunga sulla prestazione della tunisina, incapace di imporre un minimo il suo gioco. Nella seconda frazione un sussulto d’orgoglio consente alla finalista di Wimbledon di essere leggermente più combattiva, ma i troppi errori (questa volta 16) la portano al baratro dopo nemmeno un’ora di gioco. Gran match di Gauff, ma Jabeur deve decisamente rivedere i suoi colpi in vista dei prossimi due match.

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