Subito eliminato il campione uscente Marc-Andrea Huesler, programmato come quarto match sul campo 1, non il massimo del rispetto. D’altronde, il mancino di Zurigo che un anno fa con il suo 58° posto nel ranking ricopriva il ruolo di Svizzera 1, è sceso al n. 200 e ha dovuto passare le qualificazioni. Qualificato era anche il suo avversario, l’inglese Billy Harris, che si è imposto 6-4 3-6 7-6(5) in due ore e mezzo. I primi due set sono stati decisi da un solo break, con la differenza, alla fine irrilevante, che Huesler ne ha convertita una su due e Harris una su quattordici. Irrilevante anche un errore di valutazione nel tie-break: 4-3 e servizio, Billy a rete lascia una palla che rimane in campo, poi contravviene alla regola per cui dovrebbe perdere l’incontro o almeno il punto successivo e invece piazza un bel dritto e va pure a vincere il suo primo match ATP. Prossimo turno contro il tre del seeding Jan-Lennard Struff.
Relegati sul campo 1 anche le due teste di serie più alte in gara nella giornata. L’austriaco Sebastian Ofner (n. 7) ha battuto il qualificato ucraino Vitaliy Sachko 6-4 3-6 6-2 e agli ottavi troverà Christopher O’Connell, vincitore al tie-break del terzo su Hamad Medjedovic, due di quelli in campo alle 10. Il n. 6 Max Purcell si è invece aggiudicato la sfida aussie con Rinky Hijikata per 6-3 6-3.
La sfida più interessante sembrava invece quella sul Centrale tra Roberto Bautista Agut e Miomir Kecmanovic e di sicuro non è mancata la lotta: dopo tre ore e un quarto è stato lo spagnolo a prevalere, 7-6(9) 6-7(2) 7-6(5). I due arrivano al primo tie-break senza cedere la battuta; il serbo ha tre set point da sinistra prima di annullarne uno a RBA. Sul 9 pari, Miomir entra con il dritto inside-in, ma non colpisce pulito ed esita una frazione di secondo (una grossa frazione) pensando che la palla gli esca, così Bautista lo infila senza problemi. Kecmanovic non è Harris e paga l’errore sbagliando (davvero) il dritto successivo. Per evitare problemi, nel secondo tie-break (in servizio perso a testa) Kecmanovic piazza vincenti mentre l’altro sbaglia, dunque si va al terzo. La progressione è semplice, i break sono quattro, mentre il finale ha sempre a che fare con il dritto serbo, fondamentalmente quello affossato che offre due match point all’avversario: a poco serve il successivo dritto vincente perché Bautista Agut chiude con un buona prima che non torna indietro. Ottavi contro l’ungherese Fabian Marozsan, padrone (6-3 6-1) del derby contro Zsombor Piros che ha aperto il programma sul campo principale. C’è stato anche un derby spagnolo, 2 ore e 48 minuti, con Albert Ramos-Viñolas che ha prevalso su Roberto Carballes Baena per 7-5 4-6 6-3. Albert è atteso dal n. 2 Adrian Mannarino.