ATP Finals, Djokovic: "I più giovani hanno fame di vincere? Questo mi dà ulteriori stimoli"

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ATP Finals, Djokovic: “I più giovani hanno fame di vincere? Questo mi dà ulteriori stimoli”

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Arriva a Torino come campione in carica, come uomo da battere e con la ferma intenzione di vincere il suo settimo Masters, stabilendo un record assoluto. Novak Djokovic, giacca nera e blu-elettrica da teenager, è sereno e lucido, ha la battuta pronta come sempre, si siede al tavolo della conferenza stampa nel Media Day insieme a Sinner, Tsitsipas e Rune – i suoi avversari nel girone – e manda segnali più o meno subliminali a tutti loro.

“Mi piace molto giocare a Torino – esordisce Djokovic -. Lo stadio è sempre pieno, e poi si respira una grande atmosfera di passione per il tennis, in questa città ma anche in tutta l’Italia. Sicuramente siamo in una città storica e molto bella, sono sicuro che ci divertiremo. Sono entusiasta di poter partecipare ancora una volta a questo torneo e di poter competere per vincerlo”.

Quando gli viene chiesto se è soddisfatto del sorteggio, Djokovic risponde: “Qui ci sono i migliori giocatori della stagione, tutti hanno meritato di essere qui. Non ci saranno match facili e non avevo preferenze su quali avversari affrontare nel girone, poiché ogni match vale una finale. Le condizioni qui sono leggermente diverse rispetto ad altri tornei. Forse l’età è un vantaggio per certi versi, qui poi c’è un contrasto tra vecchia e nuova generazione… E non so a quale delle due io appartenga (sorridendo, ndr). Per me, competere con i più giovani è uno stimolo in più, perché so che hanno fame di successi, e vogliono arrivare al numero uno del mondo”.

La prima sfida di Djokovic sarà contro Rune, un incrocio interessante anche perchè sulla panchina del danese ora siede quel Boris Becker che fu coach anche di Nole: “Mi piace tanto competere e ogni volta cerco di mostrare il mio livello più alto, la motivazione è ancora lì ed è tutto ciò che serve per continuare a viaggiare ed allenarsi. Boris è un ottimo coach e farà molto bene con Holger. Non parlerò male di lui perché è qui ad ascoltare… (sorridendo, ndr). Comunque io e Rune giochiamo un tennis simile, ci muoviamo bene e ci difendiamo bene, è molto concreto e come me manifesta molta energia sul campo. Non vedo l’ora di affrontarlo, avendolo nel girone giocheremo contro per la seconda volta in pochi giorni, sarà sicuramente un match molto combattuto”.

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