ATP Finals: Sinner fa un solo boccone di Tsitsipas. Risultato mai in discussione

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ATP Finals: Sinner fa un solo boccone di Tsitsipas. Risultato mai in discussione

Jannik Sinner vince e convince all’esordio. Doppio 6-4 a uno Stefanos Tsitsipas senza soluzioni per far male all’azzurro

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Jannik Sinner - Nitto ATP Finals Torino 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[4] J. Sinner b. [6] S. Tsitsipas 6-4 6-4

Si è chiuso con un “olè olè olè, Sinner Sinner” da pelle d’oca cantato da 12mila persone il primo incontro di singolare delle Nitto ATP Finals 2023. Un entusiasmo incontenibile ha infatti accompagnato l’esordio vincente di Jannik che ha dominato la sfida con Stefanos Tsitsipas, probabilmente non al meglio della condizione ma comunque mai apparso in grado di poter reggere il confronto da fondocampo con l’azzurro. Il numero 4 del mondo non ha minimamente accusato la pressione che poteva scaturire dalla grande attesa del pubblico italiano e ha fornito una prestazione pulita e convincente. Gli sono bastati due break per fare la differenza: l’azzurro non ha concesso nulla nei suoi turni di battuta, contando su una prima palla sempre incisiva. Quando non ha dovuto ricorrere alla seconda, Jannik ha infatti perso solamente quattro punti di cui appena uno (su 17) nel secondo set. Chiaramente la vittoria in due set è fondamentale in ottica qualificazione, in attesa del secondo match del girone tra Djokovic e Rune.

Primo set – Jannik in controllo: basta un’unica palla break

Violini, danza, spettacolo di proiezioni sul campo e poi il boato dei 12mila del Pala Alpitour di Torino alla presentazione del più atteso. Un’atmosfera elettrizzante. Inizia così la storia delle Finals 2023. Alla fine, nonostante i dubbi della vigilia per i problemi al gomito (e forse anche alla schiena), Tsitsipas c’è. Si parte quindi, e il greco non sembra così malconcio. Entrambi picchiano forte con il servizio e i punti ottenuti in risposta nei primi quattro game sono solo due (uno a testa). Nel quinto game, però, le cose cambiano. Sinner guadagna campo spostandosi spesso per colpire con il dritto e allora Stefanos prova ad adattarsi ma una stecca e un errore in uscita dal servizio consegnano a Jannik la prima palla break dell’incontro: l’ateniese non riesce a ottenere dalla battuta un vantaggio da sfruttare nello scambio che si sposta, per volere dell’azzurro, sulla diagonale sinistra che premia Sinner.

Tsitsipas non vuole far scappare via l’avversario, ma le sue velleità di controbreak immediato si scontrano con l’ottimo rendimento al servizio dell’italiano che, grazie a due ace e un’altra ottima prima, risale dal 15-30 e consolida il vantaggio. Pur con qualche problema con il lancio della pallina, Stef riesce a tenere lontano Jannik da un secondo break e si dà quindi un’ultima chance per rientrare nel set. Nonostante un grave errore con il dritto a campo praticamente spalancato sul 30-15, Sinner ha comunque la palla per chiudere il parziale: Tsitsipas gioca però un gran punto da fondocampo. Serve un altro set point che, senza indugi, l’azzurro si procura e realizza con il servizio, approfittando delle difficoltà del greco con la risposta.

Secondo set – Tsitsipas evita un passivo pesante, ma Sinner non rischia mai

Le smorfie di sofferenza di Stef, rare nel primo parziale, diventano frequenti nel game di apertura del secondo. Difficile dire se si tratti di difficoltà fisica o “solo” tecnica. È molto facile, invece, prevedere l’esito del punto quando si entra nello scambio. Jannik è sempre molto propositivo in risposta, colpendo sempre con i piedi ampiamente dentro il campo. Tsitsipas è spesso costretto a difendersi con il back, su cui però Sinner si trova a dir poco a suo agio. Apparentemente senza alternative, il greco prova allora un paio di soluzioni (improbabili) con il rovescio lungolinea che però finiscono nettamente in corridoio. Il break per l’azzurro, questa volta, arriva quindi subito.

Siamo vicini al ko tecnico: Sinner tiene il suo turno a zero e poi, sfruttando gli errori dell’avversario sempre più scoraggiato, sale a 10 punti vinti consecutivamente. Jannik ha quindi tre chance per raddoppiare il vantaggio e ammazzare il match. La classica reazione d’orgoglio propria del campione salva però Stefanos che traduce tutta la sua frustrazione in velocità della battuta. Senza troppo da perdere, il numero 6 del mondo lascia andare i colpi e, dimostrando il suo enorme talento, resta in qualche modo in partita. Sinner rimane però inavvicinabile nei suoi turni di servizio in cui la strategia del ‘o la va o la spacca’ di Tstisipas non può nemmeno essere applicata perché Jannik non perde mai il controllo dello scambio (come dimostra il dato sui punti vinti tra quelli iniziati con la prima palla, oltre il 90%). Non cambia nulla neanche nel game in cui il numero 1 d’Italia potrebbe accusare un po’ di tensione in quanto chiamato a chiudere i conti: dopo il doppio fallo sul 15-0, Sinner gioca solo prime e Stef non può fare nulla se non fare i complimenti all’avversario a rete dopo nemmeno un’ora e mezzo di partita.

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