Volandri, spinta per la Davis: “Le sue imprese ci regalano fiducia” (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Tutti insieme a vedere la partita di Jannik, tifare, sperare. Anche questo è squadra, gli azzurri di Davis di Filippo Volandri sono a Malaga da sabato dove hanno iniziato gli allenamenti per i quarti di finale contro l’Olanda. Jannik Sinner si è aggregato al gruppo ieri sera con un volo privato partito da Nizza.
Volandri, il gruppo come ha vissuto la finale di Jannik?
“Ce la siamo guardata tutti insieme nella nostra sala tv, è stato bello, emozionante. Poi siamo dovuti andare alla cena di gala e alla fine sul pullman eravamo tutti con il telefono a vedere il secondo set. Non è arrivato il trofeo ma questo è stato un passo importante nella sua maturazione”.
Ora Sinner è un giocatore davvero completo.
“Lui vuole sempre lavorare e migliorare e sicuramente può crescere ancora, ma sul servizio ho notato grandi progressi, così come a livello tattico. La cosa impressionante è la velocità con cui è cresciuto”.
Che accoglienza gli è stata riservata dal compagni?
“In serata lo abbiamo accolto, applaudito. Tutti noi lo aspettavamo a braccia aperte ed è stato bello ritrovarci”.
Quanto la settimana da sogno di Sinner alle Finals ha contribuito a rinforzare lo spirito della squadra?
“Molto. È stato bello seguirlo tutti insieme, aspettarlo. È chiaro che sapere di averlo con noi è una gioia e ci dà una bella iniezione di fiducia. ma siamo una squadra, un gruppo. Dobbiamo ragionare in questa logica, non sul ranking”.
Sinner lo abbiamo visto, gli altri come stanno?
“Bene, Lorenzo Musetti è arrivato molto carico, di buon umore. Sonego e Arnaldi come Bolelli stanno bene. Siamo al completo e alla mattina inizieremo gli allenamenti anche con Jannik”.
Ci sarà anche Matteo Berrettini?
“Si, verrà ad allenarsi insieme a noi. Sarà un po’ uno sparring di lusso e poi è sempre un grande motivatore, lo abbiamo visto anche a Bologna. Che potrà essere un buon Capitano in futuro è certo, ma facciamolo giocare ancora qualche anno”.
Tutti aspettano una nuova sfida tra Sinner e Djokovic a Malaga, in semifinale. Ma prima c’è da battere l’Olanda e non sarà una passeggiata.
“Non sono da prendere sotto gamba. Griekspoor ha fatto la sua stagione migliore, Van De Zandschulp è in crescita e il doppio, anche se hanno provato diverse combinazioni, è sicuramente pericoloso”.
E anche la Serbia non avrà vita così facile contro la Gran Bretagna.
“Assolutamente no. Murray non c’è, ma hanno Norrie, che è in forma, e soprattutto Draper, che gioca benissimo ed è pericoloso. Il doppio, poi, è composto da specialisti. Certo, c’è Djokovic, ma non pota fare tutto da solo”.
Intervista a Goran Ivanisevic: “Il più grande continua a migliorare” (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
È la valvola di sfogo di Djokovic quando sta giocando, ma Goran Ivanisevic, sicuramente un grande coach, ha imparato a gestire i picchi adrenalici del numero 1, ottenendo in cambio trionfi su trionfi.
Goran, Novak è passato dalla possibile eliminazione del giovedì alla vittoria di domenica. Come ha fatto?
“Ok, dobbiamo ringraziare un po’ Sinner, che ci ha dato un piccolo aiuto per farlo andare avanti. Ma sapevo che se Nole fosse arrivato in semifinale, avrebbe vinto il torneo. La mentalità è cambiata, è arrivato il vero Djokovic. E quando il vero Novak arriva in campo, allora non ce n’è per nessuno”.
Come si è accorto che è cambiato?
“Lo vedo nei suoi occhi, nel suo modo di avvicinarsi quando arriva nello spogliatoio, quando viene al campo di allenamento. Il riscaldamento è stato diverso […]”.
Un giocatore di 36 anni che ha vinto tutto può ancora migliorare?
“Lui vuole migliorare. Questa è la cosa buona ma anche la cosa negativa per me come allenatore e per il lesto della squadra. Penso che abbia migliorato molto la volée, il suo gioco e la sua posizione a rete. Adesso, quando arriva a rete, gioca delle volée incredibili. La sua posizione in quella della zona è molto migliorata, è molto difficile da superare. E poi colpisce molto, molto più forte con il dritto. E il servizio a volte arriva oltre 200 km all’ora”.
Alcaraz e Sinner sono il futuro, ma Novak ha mandato loro un messaggio importante…
“Carlos non ha giocato il suo miglior tennis, ma devi comunque batterlo, ci sono state partite incedibili. Jannik ha mostrato al mondo che è pronto per vincere uno Slam il prossimo anno e non ha paura di nessuno. Il 2024 sarà molto interessante. Nadal? Se è vero che Nadal torna per me è la notizia migliore del mondo, sarà interessante perché potresti affrontarlo subito all’esordio in un Slam. Se Rafa torna, è perché è al 100% e ha ancora qualcosa da dare […]”.