Sinner, il 2024 sarà l'anno della conferma (Bertolucci). Nadal dopo quasi un anno riparte oggi dal doppio (Cocchi). Ecco Arnaldi l'australiano (Nizegorodcew). Sono segnali d'Italia (Bertellino)

Rassegna stampa

Sinner, il 2024 sarà l’anno della conferma (Bertolucci). Nadal dopo quasi un anno riparte oggi dal doppio (Cocchi). Ecco Arnaldi l’australiano (Nizegorodcew). Sono segnali d’Italia (Bertellino)

La rassegna stampa di domenica 31 dicembre 2023

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Sinner, il 2024 sarà l’anno della conferma, ma Djokovic… (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)

Ci stiamo mettendo alle spalle il 2023 e, di fatto, il 2024 tennistico è già iniziato dall’altra parte del mondo. Dal 14 gennaio, con ‘Australian Open si entrerà davvero nel vivo della stagione e qui proveremo a ‘fare le carte’ all’anno che verrà. E non si può che partire da Novak Djokovic: il n. 1 mi sembra affamato come sempre, ben deciso a incrementare la collezione degli Slam e mantenere saldamente il trono respingendo, in qualità di superstite dei Big 4, l’assalto della new generation. Che sia un fenomeno dal punto fisico e mentale lo sappiamo, ma a un certo punto, a 37 anni l’età comincerà a farsi sentire, lui dovrà giocare di scaltrezza ed esperienza per affrontare l’attacco dei giovani. E il primo da cui guardarsi è sicuramente Carlos Alcaraz: lo spagnolo è il più completo dal punto di vista tennistico. Nel 2023 faceva ancora un po’ di confusione e finiva per complicarsi la vita. Con più esperienza capirà che non è fondamentale strafare, lui non soltanto vuole il punto, ma vuole anche lo spettacolo. Col tempo imparerà che si può fare il punto anche senza effetti speciali, e nel 2024 sono certo che sarà più continuo e concreto. Medvedev è a metà del guado: non è riuscito a primeggiare dopo essersi seduto sul trono. Credo che sarà sempre tra i protagonisti del circuito, farà sempre ottimi risultati sul cemento e resterà un avversario tosto e complicato da domare, ma mi sorprenderei se riuscisse a vincere una prova dello Slam. Jannik Sinner è chiamato alla stagione delle conferme. Il nostro numero 1 è consapevole che ci saranno anche momenti difficili e complicati, non aspettiamoci che ogni volta che entrerà in campo possa battere tutti, ma certamente ha raggiunto una tale maturità e solidità per cui difficilmente uscirà dal campo sconfitto da comprimari. Jannik è abbastanza freddo e corazzato da gestire la pressione e l’attenzione, sa benissimo che arriveranno sconfitte ma è preparato. […] Per quanto riguarda il resto degli italiani, sarà un anno importante per Matteo Arnaldi e Lorenzo Musetti: il primo è molto serio, sta bene in campo, gestisce bene il successo, bisogna vedere se riuscirà a migliorarsi dal punto di vista tecnico e tattico dove ha mostrato alcune lacune. Lorenzo ha le qualità tecniche per salire in classifica e speriamo che Barazzutti porti nel team l’esperienza necessaria a fare di Musetti, bellissimo da vedere, anche un giocatore solido nei momenti importanti.

Nadal dopo quasi un anno riparte oggi dal doppio. «Mi sento molto bene» (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Per riprendere il ritmo, ha deciso di iniziare con il doppio. In fin dei conti Rafa Nadal, che a Brisbane torna in campo stamattina nel torneo a coppie dopo un anno di assenza dal circuito, il compagno lo ha nel team. Marc Lopez ex numero 3 di specialità, lavora con Rafa dal 2021 e insieme a lui ha conquistato cinque titoli tra cui l’oro olimpico del 2016. Per vedere il mancino campione di 22 Slam nel tabellone di singolare bisognerà invece attendere il 2 gennaio, quando Nadal incrocerà al primo turno (sempre a Brisbane) un qualificato e potrebbe anche trattarsi di un rivale di lusso come Dominic Thiem o di Diego Schwartzman, entrambi partiti dalle qualificazioni. […] Nadal, che in Australia e arrivato col suo piccolo Rafa jr, e stato travolto da un’ondata di affetto: «Mi sento bene – ha detto il maiorchino -. Anche solo un mese fa non immaginavo di essere a questo livello ma non mi aspetto grandi cose». Eppure, l’entusiasmo generale e un tabellone non impossibile, lo hanno già proiettato tra favoriti: «Sono contento ma in questo momento mi sentirei di escludere che io possa vincere un torneo». A sentire i suoi colleghi, invece, Rafa e molto più pericoloso di quanto veglia dare a intendere. Lo sa bene Rune, che si è allenato con il mancino appena arrivato a Brisbane e potrebbe ritrovarlo in una ipotetica finale: «Si muove molto bene e colpisce fortissimo – ha detto il danese -, dopo l’allenamento ne abbiamo parlato col team e tutti erano stupiti. Per quanto mi riguarda credo sia stata la sessione di allenamento più intensa degli ultimi sei mesi». Conferma Sir Andy Murray che ha scambiato a lungo con il collega di una vita: «Quando posso confrontarmi con lui lo faccio sempre volentieri. Si vede che ha lavorato duro come abituato a fare, l’ho visto davvero a un ottimo livello».

Ecco Arnaldi l’australiano (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Matteo l’australiano è pronto a ripartire. Arnaldi, eroe di Coppa Davis, è a Brisbane per il primo torneo del 2024. Un’annata ricca di sogni e speranze, nonostante la stagione della conferma sia, per definizione, sempre la più complicata. Il ligure, che a febbraio compirà 23 anni ed è attualmente al numero 44 del mondo, può ambire a un posto tra i migliori 30 giocatori ATP. La strada sarà però impervia, perché gli avversari lo hanno studiato e imparato a conoscere. Servirà un ulteriore salto di qualità sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico, fisico e mentale. Arnaldi è carico, pronto, non vede l’ora di provare a tutti che l’anno appena concluso è stato semplicemente l’antipasto di una brillante carriera. Matteo ha svolto l’intera preparazione invernale in Australia, a Melbourne, dove vive la fidanzata Mia Savio. Una nuova esperienza vissuta nel migliore dei modi in quella che, di fatto, è divenuta la seconda casa del talento ligure. «Ringrazio Tennis Australia per l’accesso a tutte le strutture e Diego Silva (preparatore fisico, ndc) per aver curato i programmi di allenamento dall’Italia». Arnaldi ha commentato così sui propri canali social le lunghe giornate passate “down under”, preparando nel migliore dei modi il primo Slam stagionale. Allenarsi con largo anticipo in loco può risultare importante, poiché le condizioni di gioco in Australia (caldo afoso, improvvisi cali di temperatura e campi piuttosto rapidi) sono uniche. La stagione riparte dalle solide basi del 2023, annata nella quale Arnaldi è partito dai challenger per ritrovarsi campione del mondo e numero 41 ATP (best ranking). Intensità, grinta, qualità tennistica e una forza mentale di prim’ordine, hanno permesso al ligure di vivere una stagione in crescendo. I risultati positivi non hanno appagato Arnaldi, che per mentalità è sempre focalizzato sul migliorarsi e salire di livello. […] Ma in cosa (e come) dovrà migliorare per un ulteriore salto di qualità? «Matteo non si fermerà qui, non è mai abbastanza per lui, vuole sempre di più» — ha più volte spiegato coach Alessandro Petrone, che ha svolto finora un lavoro egregio dal punto di vista tecnico e tattico. Il colpo da far crescere è il servizio, che deve portare qualche punto diretto in più e dare maggiore tranquillità ad Arnaldi nei propri turni di battuta; e poi la gestione del match, qualità che si acquisisce però giocando tante partite a livello ATP. […]

Sono segnali d’Italia. Paolini oltre il dolore (Roberto Bertellino, Tuttosport)

La prima uscita dell’Italia nella United Cup 2024 è stata confortante ma non vincente. Ha vinto la Germania 2-1 al termine del doppio misto che ha visto Sonego e Moratelli soccombere 6-3 6-0 contro il tandem formato da Zverev e Kerber. La giornata si era aperta bene in casa Italia grazie al successo di Jasmine Paolini, 6-4 7-5, contro l’ex n. 1 del mondo Angelique Kerber al rientro dopo la maternità e un anno e mezzo di stop. Nel primo match tra le due è stata la tedesca a scattare meglio dai blocchi (3-1) prima di subire la reazione della toscana, guidata dal suo coach Renzo Furlan in veste di capitano a Sydney. Jasmine ha infilato quattro giochi consecutivi andando a servire sul 5-3; non ha chiuso (5-4) ma l’ha fatto nel decimo gioco e al quinto set point. L’azzurra è andata ancora avanti nella seconda frazione (3-1 con palla del 4-1) ma nel sesto gioco si è bloccata per crampi. Non potendo chiedere da regolamento il medical time-out ha deciso di cedere il game e quello successivo per farsi trattare al cambio campo. Sul 3-5 la frazione è sembrata persa, ma l’azzurra ha ritrovato la brillantezza necessaria a invertire nuovamente la rotta. Dopo un’ora e 48 minuti ha liberato il sorriso per la vittoria scandita da 42 colpi vincenti: «E’ stato un onore giocare contro di lei – ha detto Jasmine -, una tennista incredibile capace di tirare molti vincenti nonostante la lunga assenza. I crampi? Non so come sia riuscita a portare a casa questa partita. So solo che ho tirato vincenti su ogni colpo perché non riuscivo a muovermi. Spero di riprendermi per la prossima sfida». Alla “Ken Rosewall Arena” di Sydney è toccato poi a Lorenzo Sonego contro Alexander Zverev. Il torinese aveva perso i due precedenti: ha provato a mettere in difficoltà il rivale e nel primo set, con una sola paIla break concessa e salvata, ci è riuscito, conquistando il vantaggio al tie-break. Nella seconda frazione è stato però il tedesco a migliorare il rendimento in risposta e portarsi 4-1 con un break, tenuto fino al 6-3 in proprio favore. Ancora un break ha caratterizzato il set decisivo, con Zverev avanti 2-0 senza più voltarsi: 6-7 (5) 6-3 6-4, pareggiando i conti e ripetendosi poi in doppio. L’Italia tornerà in campo il 3 gennaio contro la Francia e dovrà cercare ìl successo per sperare di proseguire (anche come eventuale miglior seconda) il cammino nella manifestazione, che ieri ha visto i successi di Polonia, Olanda e Cina, rispettivamente contro il Brasile, la Norvegia e la Repubblica Ceca. […]

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