Raducanu e il ritorno vincente a Auckland: “Mi sento veramente bene, mi era mancata l’adrenalina”

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Raducanu e il ritorno vincente a Auckland: “Mi sento veramente bene, mi era mancata l’adrenalina”

L’inglese torna ad Auckland dopo otto mesi di assenza: le sue dichiarazioni dopo il successo al primo turno contro Ruse

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Emma Raducanu - US Open 2022 (twitter @usopen)
Emma Raducanu - US Open 2022 (twitter @usopen)
 

Emma Raducanu, la scrittrice e l’artista di una delle più belle favole della storia del tennis. Aveva incantato tutti con quel magico US Open 2021, trionfando da qualificata, senza perdere alcun set e diventando la più giovane campionessa dello slam americano. Nemmeno nel più fantastico dei sogni, dicevano.

Ma, sfortunatamente, come spesso accade nel mondo dello sport, chi è baciato dalla dea bendata del talento, viene messo a dura prova dal punto di vista fisico. Infezioni, dolori, perdita di fiducia e infortuni sono stato tutto ciò che ha caratterizzato i mesi della britannica dopo la vittoria a New York.

Il 2023, è stato l’anno non del ritorno alla vittoria, ma quello della sosta. Dovuta, imprescindibile e fondamentale, per sperare di tornare ai massimi livelli. Tripla operazione a mani e piedi, era l’unico modo per tornare competitiva. Dopo 8 mesi, Emma è di nuovo pronta. Iscritta al WTA di Auckland, ha giocato e vinto il suo incontro di primo turno: 6-3 4-6 7-5 a Elena Ruse, Emma è davvero tornata.

La felicità è, ovviamente, irrefrenabile. Nel post partita si è lasciata andare ai microfoni di Sky Sport, priva di maschere e barriere. Semplicemente lei e le sue emozioni. “È strano, non sapevo davvero cosa provavo durante o alla fine della partita. Di solito provi un’emozione chiara, che si tratti di nervosismo o di felicità. Penso di essere quasi sotto shock, davvero, perché otto mesi sono un tempo davvero lungo” sono le prime parole di Emma. Nel 2023 furono solamente 10 le partite giocate, è facile dimenticare il gusto della vittoria. “Voglio dire, l’ho davvero superato, quindi è semplicemente fantastico essere di nuovo qua, in salute, in campo, poter competere di nuovo. Penso che sia stata una partita che davvero mi ha messo alla prova, c’è stata tanta la lotta. Una partita che mi ha permesso di mostrare la mia capacità di rimanere calma sotto pressione e di continuare a vivere il momento sotto stress. Nel complesso, per una prima partita dopo così tanto tempo, in termini di capacità di lottare e di restare lì nei momenti difficili, mi merito un 10″.

Sono servite 2 ore e 30 alla britannica per vincere contro Elena-Gabriela Ruse, 6-3 4-6 7-5. Un match simbolo di equilibrio, con la Raducanu che ha conquistato solamente 6 punti in più della propria avversaria. Un solo momento di calo alla battuta regala il break decisivo nel secondo set, salvando poi le uniche due palle break del terzo parziale. In questo punteggio c’è solidità mentale, tecnica, tattica e tanta voglia di tornare a vincere. “Penso di essere sempre stata una buona lottatrice, e questo è venuto fuori oggi. È venuto fuori anche se era rimasto nascosto negli ultimi otto mesi. Ce l’avevo ancora, cosa di cui vado davvero orgogliosa”.

Raducanu sottolinea poi quanto veramente si senta bene sotto il punto di vista fisico, forse l’aspetto più importante: “Il corpo ha resistito davvero bene. Sono davvero grata e ringrazio la LTA (la federazione britannica, ndr), mi hanno aiutato tantissimo fisicamente. Mi sono sentita davvero bene in campo ed è stato bello ed emozionante tornare a giocare una partita senza pensare ai problemi, agli infortuni. Finalmente mi sono potuta concentrare solo sul tennis e su quello che volevo fare tatticamente e non sperare che i punti finissero rapidamente. Mi sentivo come se fossi lì, pronta fisicamente, per tutto il tempo necessario alla conclusione del punto. Anche quella è stata una bella sensazione”.

Il prossimo avversario? Elena Svitolina. Paura? Zero. Un avversario complicato, degno dei migliori palcoscenici. Ed è proprio questo a stimolare Emma. La possibilità di vittoria in un teatro importante, come quello offerto dalla giocatrice ucraina, vincitrice delle WTA Finals 2018. “Penso che il primo turno sia sempre difficile. Ma l’adrenalina che ottieni giocando una partita non può essere replicata facendo allenamento, o qualsiasi altra cosa nella vita. Quindi non vedo l’ora di riceverne un altro po’! Non abbiamo mai giocato prima, lei è stata ai vertici del gioco per così tanto tempo e non vedo l’ora di mettermi alla prova contro una delle migliori. Non ho nulla da perdere e tantissima voglia di giocare, quindi non vedo l’ora”.

Parole cariche di determinazione e voglia di rivalsa, Svitolina lo sa bene. L’esperienza non le permetterà di sottovalutare un’avversaria solo perché rientrante da 8 mesi di calvario. Non esistono favoriti in un match del genere. L’esordio nel torneo di Elina è stato sicuramente più semplice, un netto 6-3 6-3 alla Wozniacki non l’ha costretta a incredibili fatiche. Ci auguriamo che il secondo turno possa essere diverso, che l’impegno debba essere massimo, a priori dal risultato. Emma Raducanu merita di tornare fra le grandi.

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