La campionessa Ons Jabeur entra a far parte del brand saudita Kayanee

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La campionessa Ons Jabeur entra a far parte del brand saudita Kayanee

Annunciata la collaborazione tra la tennista tunisina e il brand dell’Arabia Saudita. Il paese arabo continua la sua avanzata nel tennis

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Ons Jabeur per Kayanee (foto Kayanee)
 

Nuovo anno e nuovo sponsor per l’abbigliamento per la tennista tunisina Ons Jabeur. Una delle esponenti più rappresentative del mondo arabo al femminile nel settore dello sport professionistico ha deciso di unire il proprio nome a Kayanee, il primo brand dell’Arabia Saudita nel settore del fitness femminile.

Kayanee è un brand arabo che ha come obiettivo quello di far crescere il settore del fitness, volendo migliorare il concetto di salute mentale, fisica e sociale. Questo brand comprende sei campi differenti: fitness, moda, alimentazione, cura personale, salute alimentare e apprendimento. La tennista tunisina Ons Jabeur è stata scelta perché, per la sua storia e la sua carriera, raffigura lo spirito di questo brand. La finalista dell’ultima edizione di Wimbledon si è espressa in maniera orgogliosa su questa collaborazione: “Kayanee sta rompendo barriere sul fitness femminile. Insieme possiamo condividere i valori di uno stile di vita sano. Sono entusiasta di far parte di questo brand”.

A confermare questo entusiasmo è stata anche la presidentessa del brand, SAR Principessa Reema Bandar Al-Saud, che si è espressa con ammirazione sulla figura della tennista: “Ons Jabeur non è solo un’atleta fenomenale, ma anche un simbolo di determinazione e resilienza. Siamo onorati di averla come brand ambassador. Questa collaborazione non è legata solo al fitness; è per ispirare le giovani donne a seguire i loro sogni”.

La collaborazione, che segue quella decennale tra Jabeur e l’azienda italiana Lotto, è molto di più di una partnership commerciale: “è più un simbolo per favorire un cambiamento nella regione, un’incoraggiamento per tutte le donne a uscire dalla loro comfort zone e controllare la narrativa delle proprie vite”, dice il comunicato stampa di Kayanee.

Questo nuovo connubio si inserisce in una realtà di forte cambiamento sia in Arabia Saudita, che sta cercando di adottare un atteggiamento più moderno nei confronti del ruolo della donna nella società, sia all’interno della WTA, che con ogni probabilità porterà le WTA Finals, la propria manifestazione più importante, in Arabia Saudita nel prossimo futuro. Questa probabile decisione ha creato una spaccatura all’interno del mondo del tennis tra chi vuole cercare di portare un vento di cambiamento attraverso il tennis in questo Paese per molti versi ancora legato a una cultura quasi medioevale (e allo stesso tempo approfittare delle ingenti risorse economiche che l’Arabia Saudita vuole investire nello sport per modernizzare la propria immagine) e tra chi non vuole prestarsi alla strategia di “sportwashing” da parte di chi condanna ancora l’omosessualità come reato e avalla efferati omicidi politici (come quello del giornalista Jamal Khashoggi).

La stessa Ons Jabeur e la madrina del tennis femminile Billie Jean King si sono dette favorevoli all’idea di andare a giocare le WTA Finals in Arabia Saudita, mentre Martina Navratilova (da tempo dichiaratamente gay) e la sua eterna amica-rivale Chris Evert hanno esortato le proprie colleghe a rifiutare i petroldollari sauditi in nome di più importanti principi morali.

Con questa partnership l’impronta dell’Arabia Saudita diventa sempre più presente sul circuito femminile.

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