Australian Open: fuori Tiafoe, bene Fritz, Shelton e Khachanov. Baez sfiderà Sinner [VIDEO]

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Australian Open: fuori Tiafoe, bene Fritz, Shelton e Khachanov. Baez sfiderà Sinner [VIDEO]

Il ceco Tomas Machac elimina in tre set Francis Tiafoe. Mannarino si salva al quinto set contro Munar, Cerundolo out contro Marozsan

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TAYLOR FRITZ HITS A BACKHAND AT THE 2024 AUSTRALIAN OPEN - © Rolex/Jon Buckle
 

Sarà Sebastian Baez l’avversario al terzo turno di Jannik Sinner. Tutto facile per Taylor Fritz contro Hugo Gaston assolutamente impalpabile. Destini diversi per gli altri americani: Tiafoe perde da Machac, mentre Shelton chiude con qualche affanno in quattro set su O’Connell. Maratona per Mannarino che respinge la rimonta di Munar e vince in cinque set. Marozsan elimina Cerundolo, mentre Khachanov deve lottare per batte Kovacevic.

[26] S. Baez b. D. E. Galan 7-5 2-6 6-2 6-4

Sebastian Baez batte in quattro set Daniel Elahi Galan e si guadagna la sfida con Jannik Sinner. L’argentino chiude 7-5 2-6 6-2 6-4 in 3ore e 17′ conquistando il diritto di scendere in campo per il terzo turno. Derby sudamericano che ha avuto in Baez un grande interprete, incapace, però, di chiudere anzitempo la contesa dopo aver sfruttato solo 6 delle 20 opportunità di break a sua disposizione. Galan va avanti di un break in avvio di partita ma si fa recuperare nel sesto game. Nel primo set l’equilibrio si spezza nell’undicesimo game, quando Baez a “0” strappa il servizio al suo avversario. Crolla l’argentino nel secondo set, dominato da Galan. Il colombiano, però, torna rapidamente sotto nel punteggio e reagisce solo nel quarto periodo quando va avanti di un break sul 4-2. L’argentino non ci sta e reagisce prontamente infilando quattro giochi in fila che gli valgono il passaggio del turno. Per l’argentino adesso al terzo turno c’è jannik Sinner.

T. Machac b. F. Tiafoe 6-4 6-4 7-6(5)

Al terzo turno contro Khachanov si presenta Tomas Machac che arriverà a questo appuntamento senza aver mai perso un set. A casa ci finisce Francis Tiafoe, lontano parente dell’americano apprezzato due stagioni or sono. Malgrado un avvio convincente in questo Australian Open, va fuori dal n. 75 del mondo senza batter ciglio. Un sussulto l’ha portato sul 5-3 avanti di un break, ma si è fatto immediatamente raggiungere dal ceco che poi ha controllato con serenità il tie-break decisivo. Niente da fare, dunque, per lo statunitense che non è mai stato particolarmente incisivo sul servizio del suo avversario. Gara molto offensiva di Machac autore di 56 vincenti a fronte di 32 errori non forzati.

Nel primo set parte bene Machac subito avanti di un break, ma la fuga ha vita breve e tutto torna in parità nel gioco successivo.

Si passa dal 4-4 30-30 al 9-1 di parziale in favore del ceco che indirizza il match. Il secondo set è di grande sofferenza per l’americano che non riesce a essere incisivo col suo gioco. Il ceco sale rapidamente 3-1 e non sfrutta tre palle break per il potenziale 4-1 con doppio break. Tiafoe riesce ad allentare la tensione e aggancia il suo avversario nell’ottavo gioco sfruttando la terza palla break del set. Ma per la seconda volta nel set, malgrado sia avanti 40-0, riesce a perdere il suo turno di battuta. Machac ringrazia e chiude 6-4. Nel terzo set sale di livello Tiafoe che si porta sino al 5-3, preludio delle sue battute conclusive di Australian Open.

[12] T. Fritz b. H. Gaston 6-0 6-1 6-3

Le smorfie, la fatica del primo turno avevano lasciato pensare che ci sarebbe potuta essere partita nella sfida tra Taylor Fritz e il talento mai espresso a sufficienza di Hugo Gaston. Aspettative deluse dalla solidità ritrovata dell’americano e dalla sfida sottotono del francese. In un’ora e mezza la testa di serie n. 12 chiude la pratica annullando una sola palla break concessa. Prossima sfida opporrà l’americano all’ungherese all’ungherese Marozsan.

[15] K. Khachanov b. A. Kovacevic 6-4 6-3 4-6 6-3

Un brivido finale, ma per il resto percorso netto per Karen Khachanov. Il russo sta ritrovando una buona condizione e passa il turno lasciando per strada un set. Al tappeto ci finisce l’americano Aleksander Kovacevic abituato alle maratone. Stavolta non riesce a piazzare la rimonta come accaduto nel turno precedente con Tabilo, malgrado un break di vantaggio conquistato nel quarto set. A quel punto il russo alza il livello del suo tennis e infila un parziale di quattro giochi di fila che chiudono la contesa. 22 gli aces di Khachanov con il 66% di prime palle messe in campo. Il serbo si è fatto recuperare un break di vantaggio anche nel corso del primo set e qualche rammarico in generale lo conserva per come sono andate le cose. Attende Machac.

[16] B. Shelton b. O’Connell 6-4 6-1 3-6 7-6(5)

Una telefonata allunga la vita, diceva un famoso spot pubblicitario, quella odierna di Ben Shelton è dai due toni: spumeggianti nella prima parte, un pò affannosi nella seconda.
Fila tutto liscio per i primi due set, poi l’americano deve fare i conti con il ritorno in partita dell’australiano trascinato dal suo pubblico. I meriti sono assolutamente di O’Connell che esce tra gli applausi 6-4 6-1 3-6 7-6(5) e qualche rammarico per non aver saputo concretizzare il vantaggio di un break costruito nel quarto set. Molto falloso l’americano che commette 19 errori gratuiti nell’ultimo set, 25 ne aveva commessi nei precedenti tre set. Parte fortissimo al servizio e nel primo set serve l’83% di prime palle e perde solo due punti con la prima di servizio. Il break decisivo lo piazza nel decimo game dopo aver cancellato la palla del 5-5 al suo avversario. Domina nel secondo set, ma la gara cambia direzione quando lui cala al servizio e O’Connell, al contrario, perde un solo punto con la prima di servizio. L’australiano si tiene vivo cancellando due palle break nel terzo game e piazzando il break nel sesto gioco. Perso il terzo set 6-3, Shelton subisce psicologicamente il rovescio della situazione. Anche nel quarto set non sfrutta due palle break e finisce sotto nel punteggio 4-3. E’ nell’ottavo gioco che arriva la svolta definitiva al match: il n. 16 del mondo strappa il servizio e conduce il parziale al tie-break. O’Connel soffre soprattutto nei suoi turni di battuta con Shelton che chiude 7-5 e passa al terzo turno dove affronterà Adrian Mannarino.

[20] A. Mannarino b. J. Munar 6-3 6-3 1-6 2-6 6-3

La vince due volte Adrian Mannarino che elimina in cinque set Jaume Munar 6-3 6-3 1-6 2-6 6-3 in tre ore e 27′.

Il francese parte subito avanti di un break e chiude 6-3 al quarto setpoint strappando nuovamente la battuta al suo avversario. Mannarino domina anche il secondo parziale, grazie alla sua prima di servizio efficace: perde solo tre punti nei primi due set. Poi gli errori si moltiplicano e Munar ne approfitta per vincere agevolmente i due set centrali 6-1 6-2. Mannarino si desta dal torpore nel quinto set: parte subito con un game a “0” e poi si porta a palla break nel secondo game. Munar va in difficoltà nuovamente nel suo turno di battuta, stavolta subendo il break nel quarto game. Finisce il match con un 6-3 che sa di liberazione per Mannarino.

F. Marozsan b. [22] F. Cerundolo 7-6 6-4 6-2

Due ore e cinque minuti bastano all’ungherese Fabian Marozsan per far fuori la testa di serie n. 22 Francisco Cerundolo. 7-6(5) 6-4 6-2 è il punteggio con cui questo classe ’99 si mette in evidenza. Fa valere la forza del suo dritto e con i suoi colpi mette in difficoltà l’argentino molto falloso.

Primo set molto equilibrato in cui entrambi non sfruttano importanti palle break. Si decide tutto in un tie-break ricco di minibreak, quello decisivo lo manda avanti di un set. Nel secondo set ci sono tre break di fila e un solo game senza palle break, finito comunque ai vantaggi. L’ungherese va avanti di due break, prima che l’argentino riesca a recuperare parzialmente lo svantaggio. E’ Cerundolo a partire bene nel terzo set avanti di un break: ma arrivano sei giochi di fila dell’ungherese a chiudere i conti.

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