L'Australian Open parla russo: Andreeva demolisce Jabeur, Timofeeva rimonta Wozniacki

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L’Australian Open parla russo: Andreeva demolisce Jabeur, Timofeeva rimonta Wozniacki

Le due giovani russe Mirra Andreeva e Maria Timofeeva sono le prime giocatrici a qualificarsi per il terzo turno dell’Australian Open. Out Jabeur e Wozniacki

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Mirra Andreeva – Australian Open 2024 (foto: X @WTA)
 

Mirra chiama, Maria risponde.

In una notte italiana partita fortemente a rilento, complice la pioggia battente che cade su Melbourne, il programma inizia solo ed esclusivamente sui tre campi con tetto, vale a dire la Rod Laver Arena, la Margaret Court Arena e la John Cain Arena. L’unica partita maschile delle tre previste come match inaugurali è quello che vede impegnato Jannik Sinner, che scorre via piuttosto rapidamente contro l’olandese De Jong. Ancora più rapido scorre via quello tra Mirra Andreeva e Ons Jabeur, con un dominio senza appello della russa – alla prima vittoria in carriera contro una top10 – mentre si conclude al terzo l’incontro tra Maria Timofeeva e Caroline Wozniacki, con l’affermazione della classe 2003. Vediamo come sono andate le due partite.

M. Andreeva b. [6] O. Jabeur 6-0 6-2

Nel primo parziale c’è soltanto una giocatrice in campo e risponde al nome di Mirra Andreeva. La russa è una sentenza: non sbaglia una scelta né mostra alcun tipo di timore reverenziale, come sarebbe più che normale aspettarsi da una classe 2007 che affronta per la prima volta in carriera il proprio idolo. Un idolo, Ons Jabeur, non soltanto per la 16enne di Krasnojarsk, ma per una grande quantità di giocatrici e soprattutto appassionati. Impossibile non amare la tunisina, personaggio fondamentale per il circuito WTA, tanto dentro quanto fuori dal campo.

Tornando però a parlare di tennis, l’esito del primo parziale è impietoso per la n°6 del mondo. 20 minuti, otto punti fatti e neanche un game conquistato per Ons, portata a spasso per ogni lato del campo dalla sua avversaria. “Sarò anche il suo idolo, ma certamente Mirra vorrà scendere in campo e prendermi a calci nel sedere” – aveva detto Jabeur in conferenza stampa dopo il suo esordio vincente contro l’ucraina Starodubtseva. E così è effettivamente stato: troppi gli errori della tunisina, sempre la prima a sbagliare una volta entrate nello scambio, praticamente nessuno invece quello della russa, che fa sbagliare la sua rivale e intasca 6-0 la prima frazione. Mirra diventa così la più giovane giocatrice nell’Era Open a rifilare un bagel ad una delle prime dieci teste di serie in un torneo dello Slam.

Appurato che peggio di così davvero non può andare, Jabeur prova a scuotersi e a fare qualcosa di diverso, tipo iniziare a tenere qualche palla in più in campo. La n°6 del mondo raccoglie il primo game della sua partita ed esulta timidamente, ma la sua speranza che il vento possa cambiare è decisamente vana. Andreeva continua a spingere e ad amministrare bene il gioco, portandosi avanti di un break anche all’inizio della seconda frazione, eppure sul 2-1 e servizio offre una chance (l’unica del match) alla sua avversaria.

La tunisina, nonostante riesca a recuperare da 40-15, spreca però malamente l’unica palla break a sua disposizione, con un improbabile dropshot in risposta rimasto troppo alto e su cui Mirra si avventa come un rapace. Si capisce che per Ons proprio non è giornata perché non funzionano neanche i colpi di tocco, come quando nel game successivo mette in rete una comoda contro-smorzata che fa calare il sipario sulla partita. Andreeva ottiene il doppio break e dopo soli 54 minuti può alzare le braccia al cielo, contenendo quasi la gioia per rispetto nei confronti del suo idolo che a rete la saluta con un caloroso abbraccio. Finisce 6-0 6-2 per la 2007 russa, che al terzo turno sfiderà Parry o Rakhimova. E il suo tabellone si apre

[Q] M. Timofeeva b. [WC] C. Wozniacki 1-6 6-4 6-1

Inizia un’ora prima rispetto a Jabeur-Andreeva, ma termina oltre mezz’ora dopo l’interessante sfida generazionale tra Maria Timofeeva e Caroline Wozniacki. Il pronostico è tutto dalla parte dell’ex n°1 del mondo e campionessa a Melbourne nel 2018, che infatti parte fortissimo. Alla quarta chance la danese trova il break in avvio e si porta sul 3-0, gestendo bene il tennis della russa che solo a tratti riesce ad impensierirla. Timofeeva colpisce bene la palla, ma è un po’ troppo fallosa e, non riuscendo ad invertire la tendenza, dopo un sesto game piuttosto lungo finisce sotto di due break. Alla terza occasione, dopo aver annullato a sua volta due opportunità per il contro-break, Wozniacki incassa 6-1 il primo set dopo tre quarti d’ora. Il match si fa sempre più lottato e la guerriera danese si esalta, allungando ancora in avvio di secondo parziale e portandosi sul 2-0 non senza difficoltà.

Nel terzo game nel secondo set, però, la partita inizia a girare. La russa annulla una palla del 3-0 pesante, si carica e al cambio campo ricuce lo strappo, impattando sul 2-2. Più il match va avanti e più l’intensità cresce, così come la fiducia di Timofeeva, che nell’ottavo gioco piazza un’altra zampata e va a servire per il secondo set. Wozniacki non vuole mollare e, complice un po’ di braccino della sua avversaria, rientra subito nel set. Caro però non riesce a completare l’opera, offrendo due set point e capitolando 6-4. È la svolta dell’incontro, perché se è vero che la danese parte avanti di un break anche nel terzo, altrettanto vero è che Timofeeva ne ha di più, in primis a livello fisico ma alla lunga anche a livello tennistico. La russa recupera immediatamente il break di svantaggio, muove meglio la sua avversaria e finisce per vincere tutti gli ultimi sei game della partita, trionfando 1-6 6-4 6-1 e volando al terzo turno proprio come la connazionale Andreeva. Ora la attende la n°10 del seeding Beatriz Haddad Maia o un’altra stella russa come Alina Korneeva.

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