Australian Open, Djokovic va di fretta e lascia tre game a Mannarino. 58° quarto Slam, 14° a Melbourne

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Australian Open, Djokovic va di fretta e lascia tre game a Mannarino. 58° quarto Slam, 14° a Melbourne

È una partita mai nata quella tra Novak Djokovic e Adrian Mannarino, dominato dall’inizio alla fine. E il serbo eguaglia Federer in un nuovo primato

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Novak Djokovic - Australian Open 2024 (oto: X @atptour)
 

[1] N. Djokovic b. [20] A. Mannarino 6-0 6-0 6-3

Per la prima volta dopo 15 sessioni serali consecutive a Melbourne Novak Djokovic torna a disputare un match in sessione diurna, come non gli accadeva dal secondo turno dell’Australian Open 2021 contro Francis Tiafoe. Tra il serbo e il suo 14° quarto di finale in Australia c’era soltanto Adrian Mannarino, reduce da tre battaglie consecutive al quinto set ed evidentemente provato e a corto di energie. Non che se fosse arrivato fresco e riposato probabilmente l’esito finale sarebbe cambiato, certo forse la partita non sarebbe finita 6-0 6-0 6-3 in un’ora e tre quarti in favore del n°1 del mondo.

Prestazione comunque ottima di Nole, che ha messo a segno 17 ace, ha vinto l’81% di punti con la prima e ha cancellato tutte e tre le palle break offerte. Ai quarti di finale se la vedrà con Stefanos Tsitsipas, in quello che sarebbe il rematch della finale del 2023, oppure con Taylor Fritz. “Mi auguro che vadano al quinto, giochino almeno 5/6 ore, possibilmente con tante interruzioni per pioggia!” – ha scherzato Djokovic nell’intervista a caldo. Nel frattempo, ecco arrivare un altro record: tra due giorni il serbo disputerà il suo quarto di finale Slam n°58, eguagliando il primato di Federer.

Primo set: mezz’ora di assolo di Djokovic, il primo bagel è servito

Il primo set di Adrian Mannarino dura sostanzialmente due giochi. Si tratta dei primi due dell’incontro, in cui Novak Djokovic ha bisogno di qualche minuto per entrare in modalità cannibale. Il serbo parte al servizio e offre immediatamente due palle break, conseguenza di due doppi falli e una comoda volée in rete. Qui tuttavia, come quasi sempre accade, il n°1 del mondo fa affidamento sul suo servizio, trovando una prima vince e un ace e salvandosi ai vantaggi.

Anche il game successivo ha un andamento molto simile: questa volta è Nole ad avere due palle break di fila a disposizione, non le sfrutta, ma ne ha poi una terza e si inventa una smorzata sublime per concludere un grande scambio. Il set di fatto termina qui, visto che Djokovic prima allunga facilmente sul 3-0, quindi comincia a non sbagliare più nulla, togliendo il fiato a Mannarino e conquistando 19 degli ultimi 23 punti del parziale, chiuso in mezz’ora con un severo 6-0.

Secondo set: Nole in modalità copia e incolla, altro 6-0

Anche nella seconda frazione la musica non cambia. Il n°1 del seeding si presenta con tre ace nel suo primo turno di battuta, ottiene un nuovo break e spegne anche le residue (e molto flebili) speranze del francese. Nole gli cancella una palla break nel terzo gioco e si porta sul 3-0 non senza difficoltà, gestendo anche un piccolo momento di difficoltà fisica e lasciandosi andare ad un urlo liberatorio.

Difficile onestamente commentare una partita del genere, in cui non è che Mannarino sia diventato improvvisamente incapace di giocare a tennis, ma semplicemente è impossibile fare punto a Djokovic. Il serbo, che appare comunque ben più nervoso rispetto a quanto dovrebbe suggerire la situazione di punteggio, arriva sempre prima in ogni angolo di campo, leggendo in anticipo le traiettorie e muovendo a piacere il suo avversario. In poco più di mezz’ora un altro 6-0 è servito: Nole diventa così il primo giocatore dall’introduzione del ranking ATP a non aver perso neanche un game contro un top20 nei primi due set di un match a livello Slam.

Terzo set: Mannarino evita il triplo bagel ma cede in un’ora e tre quarti

L’unica consolazione proveniente dal terzo set per Mannarino è che, giusto dopo 79 minuti di partita, il transalpino riesce finalmente a conquistare un game, lasciandosi andare ad un sorriso sarcastico e chiamando a raccolta il pubblico, che si esalta. Il n°19 ATP, in ogni caso, ottiene molto meno di quando preventivabile e probabilmente preventivato da servizio e dritto, particolarmente falloso, ma non perde tempo per scherzare su una situazione non semplice, mimando due zeri tra secondo e terzo set.

Nel terzo set c’è quantomeno un po’ più di partita, o almeno così sembrerebbe mostrare il punteggio. La realtà, tuttavia, è che sul servizio di Djokovic non si scambia mai, mentre Mannarino subisce l’ennesimo break nel quarto game, che gli costa gioco, partita e incontro. Nole perde un punto nei suoi ultimi tre turni di battuta e chiude con un nettissimo 6-0 6-0 6-3 la sua miglior prestazione del torneo. Almeno fino a questo momento.

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