Australian Open, Fritz: “Dopo due set il mio servizio è calato. Con Djokovic devi lavorare per ogni singolo punto”

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Australian Open, Fritz: “Dopo due set il mio servizio è calato. Con Djokovic devi lavorare per ogni singolo punto”

“Devo arrivare al punto in cui tengo alto il livello del mio tennis per cinque ore – ha detto il tennista statunitense. “Djokovic è ancora forte come lo è sempre stato”

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Nemmeno Taylor Fritz è riuscito a fermare la cavalcata di Novak Djokovic in questo Australian Open 2024. Il tennista statunitense ha giocato quasi alla pari con Nole per i primi due set, conquistando il secondo, per poi calare nettamente alla distanza e rimandare l’appuntamento con la prima semifinale Slam. Il n. 12 del seeding è poi intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Ecco le sue dichiarazioni più significative.

D: Che sfortuna Taylor. Devi essere deluso ma puoi anche prendere tante cose positive da questo match combattuto.

Taylor Fritz: “Si sicuramente. Ho giocato ad un livello davvero alto per i primi due set e sono stati due set difficili dal punto di vista fisico. Erano passate due ore e mezza circa quando abbiamo finito i primi due set. Devo arrivare al punto in cui posso farlo per cinque ore”.

D: È sorprendente quanto sia difficile vincere punti, game, tanto meno set contro Novak.  Riesci a spiegare perché è così tanto più difficile rispetto che contro chiunque altro?

Taylor Fritz: “Penso che una delle cose più grandi è il fatto che è così veloce e non lascia andare perse troppe palle. Lui ti fa lavorare tanto e colpisce bene per conquistare i punti. Anche solo per la mancanza di punti gratuiti che ti lascia. Questo è il motivo per cui abbiamo giocato i primi set così lunghi. Non è mai successo che io abbia risposto alla seconda di servizio e lui abbia sbagliato. Anche quando tiravo delle seconde a 100/105 miglia orarie lui risponde sulla linea. È davvero difficile quando non riesci ad avere questi punti gratuiti e devi lavorare per ogni singolo punto”.

D: Giochi contro Novak ormai d cinque anni. Hai notato qualche segnale di debolezza da parte sua? Pensi che possa essere più lento, non colpisca la palla così bene o non ci sono segnali di questo?

Taylor Fritz: “No, da quello che mi ricordo dalla prima volta che abbiamo giocato per me è tanto bravo quanto lo è sempre stato”.

D: A cosa attribuisci il calo nel terzo e nel quarto set? Ovviamente faceva molto caldo là fuori. Penso che ci fossero 31 gradi. È stato frustrante aspettare così tanto? Penso che fossero le 17 quando sei entrato in campo.

Taylor Fritz: “Sì, il fatto che abbiamo aspettato così tanto ha fatto in modo che le temperature si abbassassero man mano che il match proseguiva. All’inizio faceva molto caldo. Nel terzo e nel quarto set il livello del mio servizio è calato e avevo bisogno che migliorasse, avevo bisogno di fare più punti gratuiti. Non posso trovarmi a dover lavorare così duro per ogni singolo punto sul mio servizio e poi doverlo fare anche in risposta. Avevo bisogno che il mio servizio funzionasse nel terzo e nel quarto e ci sono stati alcuni game e in cui trovavo le prime di servizio, ma erano troppo sporche. Non posso essere così contro di lui, lui mi risponderà. Poi sì c’è stato un calo negli ultimi due set, ma ne avevo giocati quattro fino a quel momento- Sono state due ore e mezza di tennis davvero fisico. È difficile tenere quel livello per due o tre ore in più. È difficile prepararsi per qualcosa del genere, soprattutto quando hai avuto un off-season con solo infortuni e in cui ho cercato di rimettermi in salute e non sono riuscito a mettere tempo come avrei voluto nell’allenamento sul campo e in palestra. Ho fatto quello che ho potuto, ma è difficile prepararsi dal punto di vista fisico per quattro o cinque ore”.

Fabio Barera

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