Bolelli e Vavassori: "Obiettivo OIimpiadi e ATP Finals. E ora forza Jannik"

Australian Open

Bolelli e Vavassori: “Obiettivo OIimpiadi e ATP Finals. E ora forza Jannik”

Le parole dei due azzurri dopo la sconfitta in finale all’Australian Open: “Bilancio positivo, sono state due settimane fantastiche”

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Andrea Vavassori e Simone Bolelli – Australian Open 2024 (foto via Twitter @AustralianOpen)
 

Andrea Vavassori e Simone Bolelli si fermano in finale e la vittoria dell’Australian Open 2024 va all’indiano Rohan Bopanna e all’australiano Matthew Ebden in un’ora e 39 minuti con il punteggio di 7-6 7-5. Per i due azzurri è la prima finale in Slam in coppia, prima di loro nella storia del nostro tennis c’erano riusciti solamente Nicola Pietrangeli ed Orlando Sirola e Fabio Fognini sempre insieme a Simone Bolelli.

Al termine delle due settimane di torneo, per i due alfieri azzurri c’è un po’ di amarezza per il risultato e per non essere riusciti a tenere il ritmo degli avversari, forse complice l’emozione che si prova in una finale di questa portata. Nonostante tutto, la partenza di quest’anno fa ben sperare per la coppia italiana che gioca da poco assieme e che dice di essere fiduciosa e carica per i prossimi tornei. Ecco le dichiarazioni rilasciate da Simone e Andrea in conferenza stampa, raccolte dal nostro inviato Vanni Gibertini.

D: Ragazzi, un po’ di delusione per il risultato di oggi però si chiude un torneo strepitoso da parte vostra e il bilancio è sicuramente in attivo.

BOLELLI: “Sono state due settimane fantastiche anche se ora c’è un po’ di amarezza per il risultato di oggi. Non siamo riusciti ad essere molto solidi in risposta, li abbiamo fatti giocare poco e così tenevano i loro game al servizio facilmente. Partita combattuta come punteggio, però l’abbiamo persa. Dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo fatto perché abbiamo fatto due grandissime settimane, vincendo delle buonissime partite. Questo ci deve dare fiducia per il resto della stagione e per i prossimi tornei. Per me è il primo torneo dell’anno, per lui il secondo o il terzo. Abbiamo appena iniziato l’anno e giochiamo da poco assieme ma si sono già viste delle belle cose. Andiamo avanti con fiducia, carichi e sereni.

VAVASSORI: “Perdere in finale ti lascia sempre un po’ di amarezza, però è l’inizio di un percorso che abbiamo preparato bene e questa è la partenza che tutti speravamo. Ci cambia tutta la programmazione, potremo giocare i Master 1000 quest’anno e dovremmo entrare facilmente in tutti quanti. C’è poi il sogno delle Olimpiadi che è un’altra cosa che ho sempre sognato di poter raggiungere, sarebbe bellissimo poter giocare assieme a lui. Un altro nostro obbiettivo è arrivare alle Finals quindi non potevamo fare una partenza migliore, vincendo partite con avversari molto forti. Oggi sono stati bravi loro e come ha detto Simone, abbiamo fatto fatica in risposta perché coprivano bene il centro. Loro hanno servito tante prime e noi eravamo un po’ emozionati”.

D: C’era un po’ di emozione, Andrea, essendo una prima finale Slam?

VAVASSORI: “Si, sicuramente anche aver giocato per la prima volta così tardi e aver dovuto gestire tutto il pre-match, non è stato semplice. Lui l’ha già vissuto e per me era la prima volta ma penso di aver fatto una buona partita ed è stato solo il fatto che non siamo riusciti ad impensierirli in risposta, i game andavano via troppo facili. Abbiamo avuto una piccola occasione sul 5 pari. Se la palla non si fosse fermata sul nastro saremmo andati 15-40 e magari si sarebbe aperto uno spiraglio. Tolta quella chance lì, loro hanno giocato benissimo e nel tie-break sono stati perfetti. Nel secondo set abbiamo avuto un piccolo passaggio a vuoto sul 5 pari che ci è costato caro. Bravi loro”.

D: Avete toccato l’argomento della programmazione. Tu (rivolto a Vavassori) sei impegnato anche in singolare, come pensate di gestire la cosa?

VAVASSORI: “Io spingerò su entrambi i fronti. Tutte le volte che potrò giocare il singolo lo giocherò e cercherò di giocare i tornei grandi. Farò le qualificazioni lì e proverò a fare dei risultati. In singolare ho giocato meno di altri giocatori e devo riuscire a fare risultato. Avrò un po’ di pressione in più però ho obbiettivi più grandi nel doppio”.

D: E in febbraio dove andrete?

BOLELLI: “Sud America. Faremo assieme Buenos Aires e Rio. Lui farà anche Santiago ma io no e poi andremo a Miami. Poi faremo tutto il tour sulla terra in Europa”.

VAVASSORI: “L’unico problema delle qualificazioni in singolo è che se arrivi in fondo in doppio, le devi saltare. Però è un buon segnale quando succede…”

D: Un flash sulla finale di Jannik domani. Potete fare un pronostico su questa partita?

BOLELLI: “Ho visto Jannik giocare e sta esprimendo un grandissimo tennis. Gioca molto vicina alla riga, veloce, dà poco tempo agli avversari di organizzarsi. Medvedev ieri ha fatto una grandissima partita, sotto due set a zero ed è riuscito a vincere dopo una bella maratona. Jannik ci ha già vinto le ultime tre volte e quindi saprà come affrontarlo tatticamente. Lo vedo un match alla pari, sono due grandissimi giocatori. Jannik sta giocando meglio ma l’altro è un osso duro e va battuto. Gli facciamo un grandissimo in bocca al lupo, tifiamo per lui domani e speriamo porti la coppa a casa”.

D: Ha detto che ha guardato la vostra partita. Vi ha mandato un messaggio?

VAVASSORI: “Ci siamo sempre parlati in questi giorni, eravamo nello stesso hotel. Ieri l’abbiamo visto giocare contro Djokovic ed è stato un match incredibile. Speriamo si regali questo sogno e che lo regali a tutti gli italiani”.

Jacopo Andrea Dantona

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