Denis Shapovalov è rientrato nel Tour dopo un’assenza che durava dall’ultima edizione di Wimbledon, precisamente dalla sconfitta agli ottavi con Roman Safiullin. Un infortunio al ginocchio lo ha tenuto lontano dai tornei per l’intera seconda parte della scorsa stagione.

In dicembre, l’atteso annuncio da parte di Denis della ripresa dell’attività sui suoi profili social è stato seguito da un’intervista al suo ex coach Mikhail Youzhny, secondo il quale Shapo non sempre metterebbe il tennis in cima alla liste delle priorità. Parole che non hanno fatto particolarmente piacere al classe 1999 canadese che, come si diceva, è tornato a disputare tornei questo mese, prima Auckland, poi l’Australian Open, uscendo sconfitto all’esordio in entrambe le occasioni, rispettivamente da Ofner e dal diciottenne ceco Mensik.

Terminate le collaborazioni con Jamie Delgado, Peter Polansky e appunto Youzhny, Denis è stato seguito nella trasferta down under da Matt Daly, nel suo angolo dallo scorso maggio. Tuttavia, come informa il giornalista Fernando Murciego, l’ex numero 10 del mondo lavora da dicembre con Javier Piles, storico coach di David Ferrer, poi anche di Bautista Agut e di Milos Raonic. Piles e Daly si alterneranno quindi nel seguire Shapovalov durante il tour e lo spagnolo siederà così per la prima volta nell’angolo del suo nuovo pupillo questa settimana a Montpellier.

Nel “250” francese, unico torneo ATP in programma questa settimana, Denis è stato estratto contro un altro mancino, Hugo Gaston, e in caso di vittoria, troverà il numero 2 del seeding Alexander Bublik. Un passo alla volta, però.