Lo speciale completo è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
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28 gennaio 2024, ore 13 e 31 in Italia (+10 a Melbourne): sono queste data e ora in cui Jannik Sinner è diventato un campione Slam. Il traguardo che tutti i ragazzi che giocano a tennis sognano al pari di diventare numero 1 del mondo. Il titolo che, nei giudizi sulle carriere dei professionisti, fa la differenza tra chi viene considerato “solamente” un ottimo giocatore e chi può essere annoverato tra le massime eccellenze di questo sport. Pochi eletti, baciati da un talento innato e in grado di coltivarlo e affinarlo, ce la fanno. E ora Jannik è ufficialmente tra questi.
È il terzo azzurro a farcela (quinto allargando il discorso anche al femminile): prima di lui soltanto Pietrangeli nel 1959 e nel ’60 e Panatta nel ’76 – entrambi sulla terra del Roland Garros. Insomma, siamo al cospetto di una vittoria epocale. Quella che stiamo vivendo, infatti, non è “semplicemente” la golden age del movimento italiano: i fatti ci dicono che il tennis mondiale non è mai stato così azzurro. Nel giro di due mesi sono infatti arrivati Coppa Davis (anche lei mancante dal 1976) e titolo dell’Australian Open. Entrambi nel segno dello stesso ragazzo 22enne con i capelli rossi e ricci: il fuoriclasse che l’Italia aspettava da tempo e che probabilmente non aveva mai avuto.
La nuova stagione è così iniziata nello stesso modo in cui era finita la precedente: con Sinner davanti a tutti. Non ancora in classifica, ma sul campo sì. Lo Slam australiano era il primo torneo del 2024 di Jannik e nelle due settimane a Melbourne ha prima spazzato via le incognite che ogni ripartenza porta solitamente con sé e poi messo in fila tutti i migliori avversari possibili: nessun percorso semplificato, nessuna fortuna. Ai quarti il numero 5 del mondo Rublev, in semifinale il numero 1 Djokovic che non perdeva in Australia da 6 anni e per finire il numero 3 Medvedev, rimontandolo da uno svantaggio di due set a zero, come era riuscito solamente a leggende come Lendl, Agassi, Nadal e proprio Djokovic. A 22 anni Sinner è diventato Grande anche per la storia del tennis.
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