Andy Roddick sulle WTA Finals in Arabia Saudita: "Parliamo di un Paese in cui l’omosessualità è considerata illegale"

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Andy Roddick sulle WTA Finals in Arabia Saudita: “Parliamo di un Paese in cui l’omosessualità è considerata illegale”

L’ex numero 1 usa parole non propriamente entusiastiche verso il Paese saudita

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Si è fatto un gran parlare, nelle ultime settimane, del potenziale spostamento delle finals WTA in Arabia Saudita. Sono molte le perplessità – di natura “logistica” e non solo – che aleggiano tra appassionati ed addetti ai lavori. Durante l’ultimo episodio del podcast “Served With Andy Roddick”, l’ex trionfatore dello US Open edizione 2003, ha provato a dire la sua sull’argomento, coadiuvato dal noto giornalista statunitense, Jon Wertheim: “Il diavolo è nei dettagli. Parliamo di un Paese in cui l’omosessualità è considerata illegale. Ma abbiamo giocatori apertamente gay. Kasatkina ha fatto coming out l’anno scorso. Se va lì per giocare, le diciamo solo di prendersi una settimana di pausa dalla sua sessualità? Come proteggiamo i nostri stessi giocatori le cui scelte di vita vengono viste come “criminali” quando entrano in un posto del genere? Come proteggiamo questi meccanismi? E tutto ciò che viene detto ora può essere considerato attendibile?”.

Il riferimento, ovviamente, è alla tennista n. 14 WTA, Dar’ja Kasatkina – che nel luglio del 2022 aveva dichiarato la propria omosessualità – e ad alcune leggi, piuttosto discutibili, presenti in Arabia Saudita. Alle parole di Roddick, si sono poi aggiunte quelle di Wertheim: “Abbiamo giocatori apertamente gay. Non è solo imbarazzante, è davvero problematico e inquietante che l’omosessualità venga tratta in una maniera simile“, ha sottolineato il giornalista dell’Indiana. “Penso che il tennis abbia più influenza qui di quanto non si creda. Forse la WTA ha bisogno di far sentire le proprie ragioni. Se poi i sauditi dovessero cercare un altro sport, così sia”. Insomma, una situazione alquanto complicata, che meriterebbe delle riflessioni ancor più ampie.

L’episodio di “Served” si è concluso con una sorta di comparazione tra l’attuale situazione vissuta da Andy Murray (eliminato da Paire al primo turno dell’Open Sud di Francia) e quella attraversata da Venus Williams durante il Rothesay Classic del 2023 a Birmingham. Entrando ancor più nello specifico, Wertheim ha speso delle belle parole per la maggiore delle sorelle Williams: “Lei (Venus Williams) non vince un Major da 15 anni. Sai una cosa? Trova ancora realizzazione. Non prende soldi dal tavolo di nessuno. Trova ancora soddisfazione. Qualcuno dice che la sua eredità è offuscata perché non ha vinto, ma io non la vedo così“. Più “pratica”, infine, la chiosa di Roddick al riguardo: “Beh, deve anche aver venduto biglietti che hanno fatto rimbalzare l’economia di quella comunità. Fino a che punto vuoi portare questo argomento? Potrebbe aver aggiunto denaro alle tasche di migliaia di persone.

Francesco De Salvin

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