WTA Abu Dhabi: Haddad Maia fa piangere Jabeur e trova Kasatkina in semifinale

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WTA Abu Dhabi: Haddad Maia fa piangere Jabeur e trova Kasatkina in semifinale

La tennista brasiliana supera una Jabeur dolorante a fine match, in semifinale sarà sfida contro la russa che ha strapazzato Sorana Cirstea in due set

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Si è finalmente delineato il poker di tenniste che si contenderanno il trofeo del WTA 500 di Abu Dhabi. Gli ultimi due incontri di giornata hanno visto i successi di Beatriz Haddad Maia e Daria Kasatkina che si sfideranno in semifinale per un posto nell’atto conclusivo in Arabia Saudita. Il pubblico, invece, ha assistito all’uscita di scena della propria beniamina, una dolorante Ons Jabeur cade con il punteggio di 6-3 6-4 contro la tennista brasiliana. Nell’altra sfida c’è stata una prova autoritaria da parte della giocatrice russa che ha rifilato una sonora sconfitta a Sorana Cirstea concedendole solo due game con lo score di 6-2 6-0. 

[6] B. Haddad Maia b. [2] O. Jabeur 6-3 6-4

E’ il match di cartello di questi quarti di finale. E non potrebbe essere altrimenti tra le teste di serie numero 6 e 2 di questo torneo. Nonostante sia Jabeur la prima a procacciarsi una palla break, nel quarto game è Haddad Maia a spezzare l’equilibrio del match con la gradita complicità dell’avversaria. Nel quarto game la tunisina si rende protagonista di un turno di battuta disastroso: l’ace è l’unica nota positiva di un passaggio a vuoto condito da un doppio fallo e da uno smash completamente fuori misura. L’attuale numero 6 del ranking è sotto 3-1 ma rimane attaccata al match, nonostante il dritto sembri non girare e l’elevato numero di gratuiti. La brasiliana ne approfitta e vola 5-2 costringendo l’avversaria a servire per rimanere nel set. La tennista classe 1994 non cede la battuta e, nel game successivo, prova a concedersi una chance ma il suo dritto in corridoio consegna l’1-0 alla rivale. Nel secondo set la carioca prova a sfruttare l’inerzia e piazza subito il break ma la due volte finalista di Wimbledon non ci sta e reagisce immediatamente. Sul 2-2 la partita si accende e, dopo aver ristabilito la parità, la giocatrice araba si affida allo schema servizio-dritto per mettere la freccia e sorpassare. Una rimonta compromessa da un incidente di percorso, in un allungo accusa un problema al ginocchio destro e scoppia in lacrime. Ons rimane in campo e con il sostegno del pubblico prova a giocarsi le sue carte. Non basta, la nativa di San Paolo non rallenta e con una risposta fulminante di dritto si prende il break. La beniamina degli spettatori avrebbe, inaspettatamente, anche l’opportunità di riaprire la contesa ma non concretizza tre opportunità fino ad alzare bandiera bianca 6-4.

[7] D. Kasatkina b. S. Cirstea 6-2 6-0

Probabilmente nessuno si attendeva un match così a senso unico tra Daria Kasatkina e Sorana Cirstea dove la tennista russa stacca il pass per la semifinale nel WTA di Abu Dhabi e infligge alla giocatrice rumena una severa lezione. Un punteggio, forse, anche un po’ bugiardo nella sua ferocia perché i primi fuochi del primo parziale tutto lasciavano presagire tranne che la numero 27 del ranking finisse l’incontro con solo due game a referto, soprattutto quando sul 2-2 in risposta non ha concretizzato la prima palla break dell’incontro. L’unico momento di incertezza del dominio imposto dalla semifinalista del Roland Garros 2022 che, scampato il pericolo, piazza due break in rapida sequenza che portano dalla sua il primo set. La nativa di Bucarest è frastornata e cede la battuta anche nel game di apertura del secondo set. Sembra essere il taglio che scioglie gli ormeggi alla partita indirizzata nelle mani dell’atleta cresciuta sulle rive del Volga che, non solo conferma il break, ma strappa nuovamente il servizio all’avversaria. Da lì in poi sembra quasi fare tenerezza la resistenza di Cirstea che non riesce a muovere dallo zero la casella del suo score a dispetto di molti punti lottati. La smorzata sottorete della testa di serie numero 7 è il punto esclamativo ad un secondo set che, nonostante il bagel, si è protratto per 42 minuti.

Manuel Ventriglia

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