ATP Dallas: disastro Tiafoe, vince Giron. Avanti Shelton e Paul. Mannarino in semi vincendo solo un set!

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ATP Dallas: disastro Tiafoe, vince Giron. Avanti Shelton e Paul. Mannarino in semi vincendo solo un set!

A Dallas il francese è in semifinale sfruttando un bye, un walkover e un ritiro. Possibile una finale con Shelton

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Marcos Giron - Dallas 2024 (X @DALOpenTennis)
Marcos Giron - Dallas 2024 (X @DALOpenTennis)
 

Quarti di finale al Dallas Open terminati con una grande sorpresa: la sconfitta di Frances Tiafoe per mano di Marcos Giron, col risultato di 6-1 6-4 in un’ora e 5 minuti. Derby statunitense che vedeva la testa di serie numero 1 di non poco favorita sul proprio avversario, capace però di ribaltare i pronostici con l’86% di punti vinti con la prima palla, a dimostrazione della grande prova al servizio.

Adrian Mannarino raggiunge la semifinale vincendo un solo set nell’intero torneo: l’australiano James Duckworth si ritira e così il francese sfrutta anche questo evento dopo il bye del primo turno e il forfait di Nishioka agli ottavi.

Nell’altra parte di tabellone, vincono i due americani, ora pronti ad un derby che è già un grande classico. In vantaggio per 2 a 1 nei precedenti su Tommy Paul, Ben Shelton ha sconfitto in 3 lottati set Jordan Thompson.

Match più semplice, invece, per la testa di serie numero 2, sbarazzatasi di Dominik Koepfer 7-5 6-3, in poco meno di un’ora e mezzo di gioco.

M. Giron b. [1] F. Tiafoe 6-1 6-4

Grande prova del numero 67 al mondo, che si dimostra ancora una volta un avversario parecchio ostico su questa superficie. Dopo un primo set con solamente 4 punti vinti in risposta, Tiafoe riesce ad alzare il proprio livello. Ma dall’altra parte della rete, ha un avversario che concede pochissimo. Percentuale all’88% di prime palle in campo, per un Giron che termina il proprio match con solamente 8 punti persi nei propri turni di battuta. Numeri da capogiro, che fanno da cornice ad una prestazione quasi perfetta del giocatore che partiva, sulla carta, sfavorito.

Da canto suo, Francis, ha faticato da ogni lato del campo. Mai realmente in partita, prosegue nel suo periodo di grande crisi, incapace di avvicinarsi ad una singola palla break in tutto il match.

[4] A. Mannarino b. J. Duckworth 6-2 3-1 (ret)

Tutto facile, fin qui, per il francese. Bye inaugurale, ritiro pre match di Nishioka al turno dopo, e ritirato dopo un set James Duckworth ai quarti di finale. Per un totale di 55 minuti passati con la racchetta in mano, spesso passeggiando. Visto il livello mostrato da Giron, non sarà certamente cosi semplice raggiungere l’atto conclusivo. Il grande vantaggio, il tempo trascorso in campo. Il più grande svantaggio, il tempo trascorso in campo. Un’arma a doppio taglio da non sottovalutare, il francese rischia di non esser ancora del tutto a proprio agio sulla superficie americana. Resta possibile una finale contro Shelton che sarebbe una rivincita del match vinto dal francese all’Australian Open.

[3] B. Shelton b. [7] J. Thompson (2)6-7 6-4 6-4

Vittoria in rimonta per il classe 2002, sgretolatosi nel tie break iniziale dopo un set in cui è stato capace di vincere il 90% di punti con la prima palla, messa però in campo troppe poche volte. A differenza del giocatore australiano meno impressionante sotto il punto di vista statistico, ma ben più solido nella prima fase di partita. Nessuna palla break concessa da entrambi, verso un tiebreak decisiva che lasciava sperare in un epilogo ben più equilibrato. È bravo Thompson a non calare di concentrazione nel momento più importante, vincendo 3 minibreak e portando a casa il primo parziale.

Il settimo gioco del secondo set, è decisivo. L’australiano, subito sotto 0-40, riesce ad annullare le prime due palle break, consegnandosi alla terza occasione. Lo statunitense non fatica a guadagnarsi il privilegio di servire per il set, e il braccio inizia a tremare. Spreca 2 set point, si vede costretto a fronteggiare ben 3 palle del controbreak, ma il ventunenne è bravissimo a salvarsi col solito servizio. Alla terza occasione, rimette le cose in parità.

Specchio del parziale precedente, è nuovamente il settimo gioco a risultare decisivo. Ancora sotto 0-40, questa volta l’australiano non ha la forza di lottare, concedendo l’immediato vantaggio a Shelton. E come nel secondo set, il braccio non trema, almeno fino alla battuta più importante. Questa volta le palle del controbreak sono 4, tutte splendidamente annullate, trionfando al matchpoint numero 2.

 [2] T. Paul d. [8] D. Koepfer 7-5 6-3

Non poche difficoltà per lo statunitense, mai in grado di annullare una palla break nel corso della partita.

Il primo set è il più lottato. Conquista il primo turno in risposta a 0 nel sesto gioco, il tedesco è subito bravissimo a rimettere le cose in parità alla prima occasione. Altri due break, 4 consecutivi, ed è parità. La testa di serie numero 8 si scioglie sul più bello, pronto a servire per la conquista del tie break. Vincitore a 0, Paul conquista il parziale al primo set point.

Il secondo set è decisamente più lineare, un solo break a favore dello statunitense nel quarto gioco, col tedesco in grado di annullare solamente 2 delle 3 palle break offerte. Serviranno 5 matchpoint a Tommy Paul per portare a casa la partita, e un risultato che poteva essere ben diverso.

Roman Bongiorno

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