ATP Marsiglia: match spettacolare, Dimitrov si impone al tie-break decisivo su un Khachanov esemplare

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ATP Marsiglia: match spettacolare, Dimitrov si impone al tie-break decisivo su un Khachanov esemplare

Grande tennis tra il bulgaro e il russo, un paio di errori di Karen nel finale spingono Grigor all’atto decisivo di domenica contro Humbert

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Grigor Dimitrov - Marsiglia 2024 (foto X @atptour)
 

È stato davvero vicino a vincere Karen, e forse se lo sarebbe anche meritato, in fondo. È stato lui a spingere, a inventare, a camminare sui carboni ardenti di colpi cui non è mai stato particolarmente avvezzo pur di divincolarsi dalle magie di Dimitrov. Grisha conferma che la serenità mentale e la maturità raggiunta sono due aspetti di fondamentale importanza per chi dispone di un tennis complesso, ricco di soluzioni e di scelte che possono non essere un vantaggio quando si tratta di articolare la strategia vincente.

Il russo ha servito bene e non si è perso d’animo quando il rivale gli rimandava ogni battuta; ha trovato più di un net amico, persino nello shootout finale, ma qui è emersa l’anima zen di Grigor, che ha mandato nel dimenticatoio gli scherzi del nastro orizzontale e si è rialzato per vincere. Sarà finale per lui, al cospetto del genietto francese Humbert, beniamino di casa che in qualche frangente ricorda il talento del classe 1991 di Haskovo.

[2] G. Dimitrov b. [3] K. Khachanov 6-7(3) 6-4 7-6(5)

Primo set: Khachanov lucido vince nettamente il tie-break

Khachanov trova il break in apertura sorprendendo un Dimitrov ancora “freddo”; il russo dimostra comunque di meritare il vantaggio in quanto limita con la robustezza dei propri colpi di rimbalzo il gioco di attesa del rivale e le improvvise accelerazioni. Sul punteggio di 5-3 in proprio favore si procura in risposta anche due setpoint, ma in entrambi i casi piovono ace oltre i 200 chilometri all’ora. Dimitrov chiude il game lanciando dalla parte opposta quattro ace e il pericolo scampato lo porta a rispondere con rinnovato coraggio.

Il russo manca le due prime palle e si trova 0-30 con Dimitrov che lavora benissimo con lo slice di rovescio basso per proporre sempre un rimbalzo diverso; Khachanov perde il predominio sullo scambio e regala lo 0-40 con un rovescio frettolosamente messo in corridoio. Grigor coglie il controbreak mandando al dirimpettaio un segnale di rinnovata vitalità e di attenzione alla scelta del colpo più adatto.

Le trame in contenimento del numero 13 del ranking ora spaziano su tutto il fronte offensivo e la testa di serie numero tre deve dare fondo alle riserve di pazienza per non perdere il controllo dei colpi. Dimitrov arriva a due punti dal set sul 6-5 ma il moscovita riesce a trovare la strada del tie-break. I primi quattro punti sono un ace e un servizio vincente per ciascuno; il momento decisivo si ha nell’ottavo e nel nono punto, quando Khachanov si aggiudica lo scambio più bello del set addomesticando ogni variazione del bulgaro, recuperando con lo slice di dritto uno splendido affondo parso ai più definitivo e costringendo il rivale all’errore con il rovescio.

Un altro minibreak per Karen e a seguire un servizio vincente che manda il set in frigo. Un’ora e sei minuti, dodici ace a cinque per il favorito numero due del torneo.

Secondo set: Dimitrov parte bene, risponde meglio e pareggia il conto

Primo set giocato bene e con intelligenza da entrambe le parti, il tennis è di alta qualità e la differenza nello stile di gioco dei contendenti si apprezza a ogni scambio. Dimitrov parte in ricezione e risponde sempre: in breve si arrampica sul 15-40 con un rovescio coperto lungolinea che scintilla nella notte marsigliese. Anche nella seconda frazione c’è il break in apertura ma ora ne beneficia il bulgaro, che non ha intenzione di mollare la presa e si appoggia alla battuta per difendere il vantaggio.

Karen mostra ora maggiori problemi nell’arginare l’estro dell’avversario ma è ammirevole per pazienza e attenzione nel non lasciarsi travolgere dalle trame del rivale, che pare nel suo momento migliore. Dimitrov ha la palla del 4-2 ma il russo scende a rete e accomoda una buona volée di dritto per la parità. Ne ricava un’altra e la spreca con un inopportuno doppio fallo; il resto è un Khachanov che con maestria disinnesca ogni trappola che l’avversario gli propone e finisce per esibire uno ottimo slice di rovescio a una mano che irrita il bulgaro e lo spinge ad alcuni errori con il dritto coperto che ne azzerano il vantaggio: 3-3.

Grisha però non finisce qui. Il trentaduenne mago bulgaro non si perde d’animo dopo il break e nemmeno dopo che sul 15-30 in suo favore nel game successivo una volée del suo dirimpettaio viene velenosamente frenata ma non respinta dal net. Poco male per lui perché Khachanov gioca con distrazione un rovescio cercando un angolo eccessivo; Dimitrov si riprende il break di vantaggio sorprendendo il russo con una risposta molto profonda che ne causa l’errore nella misura del dritto.

Griga sale 5-4 e con un ace e due servizi vincenti rinvia le decisioni al terzo set: 51 minuti per il secondo parziale, il livello del gioco non scende e ci si aspetta un finale spettacolare.

Terzo set: non ci sono break e Khachanov si arrende al tie-break con due errori di dritto

I due protagonisti non si fanno attendere: Khachanov serve per primo e Dimitrov risponde sempre, tenendo il colpo spesso negli ultimi dieci centimetri del campo. Karen scende a rete e deve inventarsi un colpo in mezza volata per non farsi passare, si difende attaccando ma deve concedere una palla-break perigliosissima a causa di un net che gli deforma la parabola del dritto inside-in. Il russo non smette di spingere e con uno smash a rimbalzo fugge l’insidia; si ricarica e il passante di rovescio nello scambio successivo strozza la volée di dritto del bulgaro, che deve rimandare l’appuntamento con il break.

Attenzione, scelta del colpo, pazienza e determinazione a ricostruire il gioco: tutti questi ingredienti abbondano anche all’inizio del set decisivo, senza dimenticare il coraggio soprattutto di Khachanov, sempre sconfitto nei tre precedenti (l’ultimo a Shanghai nello scorso ottobre) e chiaramente desideroso di voltare pagina. È lui, infatti, che cerca di uscire più spesso dagli schemi più collaudati, anche per rubare il tempo all’avversario, un maestro nella materia. Karen è 0-30 sul punteggio di 1-1 e serve un poker con due sevizi vincenti e due sventagli di dritto a rientrare che sono pietre.

Il colpo che più sta infastidendo Dimitrov è il rovescio lungolinea, che, sia coperto che tagliato, lo costringe a perdere campo e a dover ricostruire mentre l’affondo sembra pronto; il bulgaro nei primi game risponde meglio ma non trova la strada per togliere la battuta al russo. Gli sfidanti sono appaiati sul punteggio di 4-4 e il bulgaro ha appena sfoderato la mercanzia buona per resistere alle insistenze di rovescio del suo emulo; sulla diagonale dei rovesci Griga deve giocare anche in drop ma si disimpegna come forse solo lui oggi sa fare. Dall’altra parte del net Khachanov continua a imbrogliare le carte con discese a rete fruttuose e anche eleganti, perlomeno per i suoi standard.

Il russo cresce in risposta e arriva a due punti dalla finale sul 5-4 15-30, orchestrando un passante incrociato in chop miracoloso che coglie Dimitrov in mezzo al mare profondo. Adesso è il russo a vestire panni del mago ma il successivo errore non forzato con il dritto inside-out che prende il largo è di quelli da matita blu, di quelli che ridanno ossigeno al contendente preoccupato e lo aiutano a recuperare e a trarsi in salvo. C’è ancora il tempo per ammirare uno stupefacente rovescio lungolinea in corsa di Griga, poi occhi solo per il tie-break decisivo.

Dimitrov si tiene in linea con il servizio perché Khachanov gioca al meglio gli scambi e torna a decrittare gli effetti del bulgaro con grande sapienza. Il russo sale 4-2 con un passante di dritto di metallo che piega il polso del rivale ma sbaglia una volée di dritto non difficile e siamo 4-4. Qui Karen perde mezza partita con un dritto incrociato malamente largo e sul 6-4 ci sono sue palle-match per Dimitrov. Il russo trova un nastro clamoroso per annullare il primo, ma sul secondo è ancora lui a mancare il campo con il drive. Passa Dimitrov, onore a entrambi.

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