ATP Cordoba, Darderi: “Il titolo è un sogno che diventa realtà”

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ATP Cordoba, Darderi: “Il titolo è un sogno che diventa realtà”

Darderi dice di aver deciso con suo padre di aver adottato un gioco “aggressivo, coi piedi sempre dentro al campo”. Quello con Baez è stato “il match più difficile”

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Luciano Darderi - Cordoba 2024 (X @ATPTour_ES)
Luciano Darderi - Cordoba 2024 (X @ATPTour_ES)
 

“Trabajo, trabajo, trabajo”: Luciano Darderi, a poche ore dal primo successo ATP a Cordoba (sul circuito maggiore prima di questa settimana aveva vinto una sola partita) scandisce a più riprese e con convinzione il sostantivo “lavoro”. Luciano, 22 anni il prossimo 14 febbraio, si aggiunge ai cinque italiani già presenti in classifica nella top 100 posizionandosi al numero 76 del mondo.Incredibile – dice nella conferenza stampa post-vittoria -: all’inizio della settimana ero il numero 136, e partendo dalle qualificazioni sono riuscito a vincere il titolo. Il match di oggi è stato molto importante, perché mi può dare la possibilità di entrare in tabellone sia a Parigi che a Wimbledon. È un sogno che diventa realtà.”

Sui sette match giocati nel torneo, a partire dal primo turno di qualificazione con l’italiano Giannessi, solo due hanno costretto Luciano al terzo set. Il primo turno con Barrios Vera, in cui ha ceduto il primo parziale, e la semifinale contro la seconda testa di serie, Sebastian Baez. “Quella con Baez è stata la partita più difficile. Ma ho dimostrato di avere il livello per competere con questi giocatori. Io e mio padre, che è anche il mio allenatore, abbiamo deciso che dovessi adottare un piano di gioco aggressivo, sempre coi piedi dentro al campo. E ha funzionato.”

La finale, giocata con un altro qualificato, Facundo Bagnis (era la terza finale tra tennisti qualificati in un torneo ATP) è stata quasi integralmente a senso unico, salvo il momento nel secondo set in cui il suo avversario è riuscito ad operare il contro break. “Ero chiaramente un po’ stanco, mentalmente e fisicamente. In una parte del secondo mi sono innervosito (ha contestato alcune chiamate del giudice di sedia, ndr), ma sono riuscito a superare quel momento e vincere”.

Non mi aspettavo di vincere, ma negli ultimi cinque, sei mesi ho lavorato duramente. L’anno scorso ho vinto i miei primi challenger, oggi il primo titolo ATPFin da quando eravamo piccoli, mio padre ha molto insistito sul lavoro con me e con mio fratello”, spiega ancora Darderi.

Luciano si sposta ora a Buenos Aires, che è un po’ il suo torneo di casa, essendo nato nella località marittima di Villa Gesell, in provincia della capitale argentina. La carriera di Luciano, diviso fra le spiagge del Sudamerica e i centri tennis italiani, sembra ad un punto di svolta, dopo una fase nei challenger peraltro di breve durata. Sarà in grado di seguirlo il fratello Vito Antonio che, classe 2008, ha già fatto il suo ingresso sul circuito? Intanto, l’Italia ha un nuovo tennista – il sesto – fra i primi cento.

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