Stefano Napolitano vince il Challenger di Bangalore e dà il via alla sua riscossa

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Stefano Napolitano vince il Challenger di Bangalore e dà il via alla sua riscossa

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Stefano Napolitano - Ch. Bangalore 2024 (X @BlrTennisOpen)
Stefano Napolitano - Ch. Bangalore 2024 (X @BlrTennisOpen)
 

Stefano Napolitano impreziosisce la domenica del tennis italiano vincendo il Challenger di Bangalore. Una vittoria importantissima per il biellese, che ha un fisico che appare la perfetta incarnazione del tennista moderno: 90 kg perfettamente ripartiti sui 196 cm che gli regalano un fisico da autentico corazziere. Un rovescio bimane che fila via veloce a cercare gli angoli e un diritto che forse è meno performante ma sicuramente non lo si può definire un punto debole. Proprio come il servizio, anche se calando da quelle altezze forse ci si aspetterebbe qualcosa di più incisivo. Aggiungeremmo un piccola nota biografica per ricordare che da ragazzino, in terra di Piemonte, erano pochi a tenergli testa, Sonego e Vavassori compresi. Allora cosa è andato storto nella carriera di questo ragazzone che a quasi 29 anni è ormai da anni che si dibatte al confine tra Challenger e ITF, dopo che nel 2017 era arrivato alla posizione n.152 ATP e sembrava avviato ad entrare velocemente in top 100? Fondamentalmente l’infortunio al gomito destro che l’ha costretto ad un complicato intervento chirurgico a inizio 2020 e ad un lungo percorso di recupero. Un percorso contraddistinto da continui stop and go e dalla difficoltà a ritrovare le vecchie sensazioni, tanto da sprofondare oltre il 500esimo posto in classifica nel 2022.

Per ripartire ha da un po’ di tempo scelto la Lombardia (in particolare Baranzate, a due passi da Milano) e il nuovo progetto chiamato ‘Cantera Tennis Team’, con a capo Ugo Pigato, ex pro e padre della promessa Lisa. A seguirlo passo dopo passo c’è Giacomo Oradini (nonostante le feroci polemiche tra i due a Pozzuoli nel 2017), che sta tentando di rimettere assieme i pezzi di un giocatore che merita ulteriore fiducia, per quanto sta mostrando. E qui a Bangalore (Challenger 100, cemento outdoor) l’azzurro di fiducia ne ha mostrata parecchia, arrivando alla finale attraverso un percorso accidentato che non gli ha risparmiato ostacoli, si chiamassero Vasek Pospisil o Sumit Nagal, fresco vincitore a Chennai.

Anche la finale contro il coreano Hong Seong-chan (n.221 ATP) non è stata certo una passeggiata, con l’azzurro costretto alla rimonta, fino a chiudere dopo due ore e mezza di partita col punteggio di 4-6 6-3 6-3. Ma Stefano è rimasto freddo anche quando tutto sembrava giocargli contro: quattro break conquistati su quattro occasioni. Per Napolitano è la seconda vittoria a livello Challenger dopo quella di Ortisei nel 2016, cui dobbiamo aggiungere cinque finali perse di un soffio: Todi 2016, Bergamo, Lexington e Biella nel 2016, per  finire con Shenzen l’anno successivo. Con questa vittoria Napolitano risale alla posizione n.160 ATP a soli otto posti dal suo best, l’ideale per riprendere una narrazione bruscamente interrotta.

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