S. Cirstea b. [7] M. Vondrousova 2-6 7-6(1) 6-2

Wimbledon è abbastanza lontano da Doha, in tutti i sensi. Se n’è resa conto Marketa Vondrousova, tanto cinica e perfetta nel Regno Unito un’estate fa, quanto capace di buttarsi via lasciandosi prendere dal nervosismo in Qatar. Sarà Sorana Cirstea l’avversaria in semifinale di Jasmine Paolini dopo aver battuto la ceca con il punteggio di 2-6 7-6(1) 6-2. Incredibile a dirsi, perchè la ceca per un’ora e mezza stava liquidando con serenità la pratica. Addirittura sei i match point lasciati andare dalla ceca che ha servito per il match sul 5-2 del secondo set. Meriti alla rumena sicuramente, perchè è stata brava a crederci, a non mollare e, soprattutto, a migliorare la qualità del suo tennis limitando errori e orrori. Sul 5-2 e servizio Vondrousova ha subito un’involuzione, smarrendo via via la prima di servizio, e sulla sua “seconda” ha trovato la reattività della sua avversaria. Poi il nervosismo l’ha sciolta come neve al sole.

La semifinale Cirstea-Paolini sarà una grande occasione per entrambe: in palio, oltre alla finale di un WTA 1000, c’è il posto n. 16 del ranking, e Jasmine non è mai stata una top20. Attualmente è n. 26 al mondo e come best ranking ha fatto registrare la posizione n. 24. L’azzurra arriverà a questa gara molto riposata, Cirstea – a 33 anni e 321 giorni – ha giocato 2h15 ieri e 2h41 oggi.

Primo set: dominio Vondrousova

Nel primo set è paradossalmente Vondrousova a dover per prima cancellare palle break. Ma gli errori della rumena fanno la differenza. Il primo break si manifesta nel terzo gioco, ma fioccano le chances per Cirstea nel quarto gioco. Oltre alle imprecisioni della n. 22 WTA, è la robustezza dei colpi della ceca a far la differenza. Sorana non riesce a prendere ritmo e, incredibilmente si ritrova sotto 5-1 dopo aver sprecato ben sette palle break.

Secondo set: il match cambia incredibilmente rotta

Perso il primo set 6-2, la confusione regna sovrana in casa Cirstea, sfiduciata e imprecisa. La n. 8 del ranking sa il fatto suo e scappa via sul 5-1 anche nel secondo set. Fine del racconto? No, è l’inizio di un incredibile cambio di scena con la rumena più determinata e meno imprecisa rispetto alla prima ora e un quarto di gioco. Vondrousova si complica la vita. Cirstea vuole lottare ed essere della partita: lo dimostra nel corso del settimo game. L’ex campionessa di Wimbledon la costringe ai vantaggi e poi si procura due match point sul 5-2, annullati con due aces dalla sua avversaria. Marketa va a servire per il match e sale 30-0 con autorità. L’avversaria non sta a guardare e finalmente limita gli errori: cancella il terzo match point con grande personalità a rete. Poi è la ceca a dover salvare tre break point: sulle prime due una mano arriva da Cirstea che sbaglia in lunghezza due colpi di dritto. Sul terzo è la prima di servizio ad arrivare in soccorso della ceca. Con un rovescio convincente a rete la rumena si procura una quarta palla break: il nastro sembra dare una mano a Vondrousova, ma è brava Cirstea con un recupero da applausi che le permette di accorciare le distanze. Rispetto alle difficoltà di inizio set, sembra un’altra giocatrice Sorana e con personalità annulla altri due match point nel nono gioco, sul 5-3. Il servizio e tanto nervosismo di Marketa fanno la differenza.

Sul 5-4, un doppio fallo avvia negativamente il game per Vondrousova. Ma è Cirstea a regalare con due errori consecutivi (i n. 52 e n. 53 del suo match), prima che il nastro le dia una mano. Vondrousova smarrisce la prima di servizio, la rumena è molto aggressiva sulla seconda e trova l’incrocio delle righe per un’incredibile palla del 5-5. Marketa ritrova profondità col suo dritto e costringe all’errore l’avversaria. La tensione paralizza i suoi colpi e arriva un’altra palla break dopo un dritto finito in rete. Il terzo passante di rovescio vale il 5-5 per Sorana.

Nell’undicesimo gioco la foto del match: Cirstea in situazione di vantaggio sbaglia con continuità, quando si trova a fronteggiare un match point sale di livello e torna in parità. La rumena ha anche la palla del 6-5, ma Marketa ribalta tutto e costringe la rumena a cedere il servizio dopo un errore di dritto. Dopo aver annullato una palla break con la prima di servizio, annulla il sesto match point con grande personalità, giocando un grande scambio e trovando un rovescio meraviglioso che cancella l’altra chance per la ceca. Vondrousova smarrisce la prima: sulla “seconda” Cirstea mette i piedi nel campo e detta legge. Il break è nell’aria e si materializza con il doppio fallo della ceca. Vietato fare pronostici per il tie-break: parte forte Cirstea molto reattiva sulla palla corta della ceca e si va a prendere a rete il primo minibreak (2-0). Altro doppio fallo per Marketa ed è 3-0 in favore della rumena, per la prima volta avanti nel match. Uno dei due minibreak viene prontamente recuperata, ma Vondrousova ormai è fuori dal match, mentre alla sua avversaria riesce tutto. Dopo aver annullato sei match point, basta il primo setpoint per chiudere il tie-break 7-1.

Terzo set: Vondrousova sparisce dal campo

Terzo set a senso unico con Cirstea subito avanti di un break e la ceca a lavorare sodo per tenere il turno di servizio nel terzo game. Non vede quasi più il campo e continua a forzare la seconda. La rumena vola via sino al 5-2 quando si contrae, sbaglia un dritto e manda a palla break la sua avversaria. Si affida al servizio per porre fino al match, con l’errore in rete di Vondrousova che vale il passaggio del turno per la rumena.