ATP Doha: prima finale in carriera per Mensik, troverà Khachanov

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ATP Doha: prima finale in carriera per Mensik, troverà Khachanov

Prosegue la settimana da sogno del diciottenne ceco Jakub Mensik, che batte anche Gael Monfils e conquista la sua prima finale ATP. Karen Khachanov annulla tre set point, vince un incredibile tie break e domina il secondo contro Popyrin

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Jakub Mensik – ATP Doha 2024 (foto via Twitter @atptour)
 

J. Mensik b. [WC] G. Monfils 6-4 1-6 6-3 (di Fabio Barera)

Continua la settimana perfetta al Qatar ExxonMobil Open 2024 di Jakub Mensik, presente a Doha grazie alla regola dell’ATP Next Gen Programme, che permette ai tennisti di età minore o uguale a 20 anni ed entro i primi 250 del mondo di partecipare ad un ATP 250 nelle settimane con tre tornei di questo livello. La sua vittima in semifinale, al termine di una battaglia spettacolare terminata 6-4 1-6 6-3, è l’esperto Gael Monfils. Ora in finale il diciottenne ceco se la vedrà con Karen Khachanov.

Primo Set: Monfils non contiene il dritto di Mensik e il ceco si porta in vantaggio

Il giovanissimo Jakub Mensik vince il sorteggio e decide di partire in risposta, per testare subito il servizio di Gael Monfils che, bisogna dirlo, comincia senza particolari problemi. Non è invece un avvio facile quello del diciottenne ceco, che concede immediatamente tre palle break anche e soprattutto ad errori suoi; il dritto, per sua fortuna, viaggia che è un piacere e, grazie anche alle ottime traiettorie che trova, le annulla una dopo l’altra. ‘La Monf’ capisce che se la mette sul piano del ritmo rischia di far scatenare il suo avversario e, di fatto, è proprio lui che cerca maggiormente le variazioni.

Il tentativo di cambiare il piano tattico al n. 116 del mondo non dà buon esito e anzi è proprio quest’ultimo a trovare il primo allungo nel set nel quinto game, grazie ad una combinazione tra qualche suo vincente ed alcuni errori di troppo di Gael Monfils. Il dritto potente di Jakub Mensik da ‘delizia’ in rarissime occasioni diventa ‘croce’, ma non riesce ad approfittarne il transalpino che rimane il più possibile attaccato al suo dirimpettaio nel punteggio, ma è costretto ad arrendersi dopo 39’ di gioco.

Secondo set: il dritto tradisce Mensik, Monfils ne approfitta e dilaga

Il secondo parziale per certi versi segue lo stesso copione del primo, soprattutto nei primissimi scampoli, con lo spettacolo che la fa decisamente da padrone: un lob di Jakub Mensik in modo particolare lascia tutti attoniti, compreso l’emiro presente sugli spalti e lo stesso Gael Monfils. Il colpo, però, è fine a sé stesso e non permette al giovane ceco di impensierire il suo avversario che anzi, alla seconda occasione utile piazza il break e prova così ad allungare.

Dall’altra parte della rete il classe 2005 sembra aver perso smalto all’improvviso, con il dritto che troppo spesso lo tradisce nei momenti decisivi, e di fatto non c’è un game al servizio in cui non conceda a ‘La Monf’ l’opportunità di raddoppiare il vantaggio conquistato. Dopo due occasioni mancate nel quarto game ecco che il doppio break arriva nel sesto gioco e a quel punto il transalpino non ha problemi a chiudere la pratica per 6-1.

Terzo Set: Mensik approfitta della fatica di Monfils e vola in finale

Che il match potesse rivelarsi spettacolare lo si poteva anche prevedere prima che questo cominciasse, ma forse non ci si aspettavano tanti ribaltamenti di fronte. Ad inizio terzo parziale è infatti Jakub Mensik a trovare subito il break, complici alcuni errori di Gael Monfils: come da copione, però, la reazione è stata solo questione di minuti e il diciottenne ceco si è trovato a dover fronteggiare tre palle del possibile contro-break, causate dalla potenza esagerata del suo dritto, arrendendosi alla seconda.

Il francese sembra provato dalla fatica e più volte si piega sulle gambe dopo gli scambi lunghi, ma riesce comunque a resistere senza arrendersi, provando ad affidarsi al servizio e alle variazioni per far correre maggiormente il suo avversario. Dopo una serie di game lottati l’allungo decisivo arriva nell’ottavo gioco, quando torna ad essere preciso e potente il dritto del n. 116 del mondo e allo stesso tempo sembra essere sempre più segnato dalla fatica il 37enne parigino. Il ceco a quel punto deve solamente amministrare il proprio vantaggio nel turno di servizio successivo, conquistando il quale si qualifica alla sua prima finale in carriera, dove affronterà il russo Karen Khachanov.

Karen_Khachanov – ATP Doha 2024 (foto via Twitter @atptour)

[2] K. Khachanov b. A. Popyrin 7-6(12) 6-2

Prima finale stagionale per Karen Khachanov che elimina Alexei Popyrin con il punteggio di 7-6(12) 6-2 in un’ora e 48′. E’ decisivo il tie-break del primo set nell’evoluzione del match. Hanno dominato entrambi con il loro servizio, con il russo più costante dell’australiano e abile a conquistare ben 41 dei 50 punti serviti con la “prima”. 35 i vincenti di Popyrin a fronte di 14 gratuiti, mentre il gap del russo è di 23 circoletti rossi a fronte di 4 errori. Tie break straordinario chiuso da Khachanov sul 14-12 al quinto set point e dopo averne annullati tre al suo avversario. Poi la fatica del primo parziale ha lasciato strascichi sul fisico dell’australiano che ha accusato un problema al fianco sinistro che lo ha limitato specie al servizio. Senza paura la gara di Popyrin, bravo a difendersi a oltranza per poi far valere la potenza del suo dritto.

Tie break epico vinto con personalità da Khachanov

Primo set rapido ma di un’intensità incredibile. Entrambi con l’esplosività dei colpi e la capacità di ribattere con ancor più violenza ai dritti dell’avversario. Incidono molto i servizi con alcuni momenti in cui non si gioca e si ammira solo la potenza della battuta. Un primo set giocato senza pause. Il primo passaggio a vuoto è di Karen Khachanov e il russo si ritrova rapidamente sotto di un break sul 2-1 in favore dell’australiano. L’australiano si difende alla grande e appena ne ha l’opportunità cambia l’inerzia dello scambio con il suo dritto. Il parziale complessivo in favore dell’australiano è di 10-2 e gli vale il 2-1 30-0 e ci arriva dopo aver vinto due scambi faticosissimi e li paga nei due punti successivi quando commette due errori consecutivi di dritto. Ne nasce un game combattuto, portato ai vantaggi, ma risolto con i soliti vincenti di dritto dall’australiano. E’ il settimo game quello utile per l’assalto di Khachanov alla certezze di Popyrin.  Sotto 4-3 comincia con una risposta vincente e sfrutta un doppio fallo dell’avversario e un dritto finito in rete per procurarsi tre palle break di fila: basta la prima dopo che il dritto dell’australiano finisce in corridoio, materializzando il 4-4.

Turni di battuta che scivolano via in favore di chi è al servizio. Il tie break è la logica conclusione di un set molto equilibrato in cui i due giocatori hanno fatto valere la potenza del proprio dritto.

Chi comincia meglio il tie break è proprio il russo che si difende sugli attacchi dell’australiano e poi riesce a capovolgere l’inerzia degli scambi facendo esplodere il proprio dritto. Così facendo si porta avanti di due minibreak. Salito 4-0, l’australiano comincia a far valere la potenza dei suoi colpi. Un passante vincente di dritto gli fa recuperare un minibreak: in difficoltà nello scambio tira fuori un tracciante di dritto che pizzica la linea, con il russo che ha guidato lo scambio, ma non è riuscito a piegare la resistenza dell’avversario. Poi col servizio si riporta a debita distanza. Un errore del russo riporta tutto in parità sul 5-5: Popyrin col servizio è il primo ad arrivare a set point. Khachanov scalda il braccio e lo annulla con il quarto ace del match e si porta sul 7-6 con una prima vincente. Popyrin gioca con coraggio anche la seconda di servizio: piedi in campo e set point annullato. Nessuno dei due trema col servizio e si cambia nuovamente campo sul 9-9. Australiano da applausi con una seconda scagliata a 171km/h per il 10-9 che gli vale il terzo set point in suo favore. Il russo va spedito nei suoi turni di battuta e decide di assalire l’avversario in risposta. La scelta paga perchè sull’11-11 costringe l’avversario a forzare la seconda palla e Popyrin incappa nel doppio fallo che manda a il russo a set point, il quarto. La prima non entra, sulla seconda Popyrin aggredisce e tira un sospiro di sollievo: il suo dritto è ancora una volta vincente, 12-12. Torna a set point il russo con una risposta dell’australiano che finisce sul fondo. Poi esplode un’incredibile violenza nei colpi Karen e il primo set può finalmente andare in archivio!

Popyrin accusa il colpo mentalmente e fisicamente, Khachanov domina il secondo set

Popyrin paga le conseguenze delle energie spese nel corso del secondo set e va subito sotto di un break. Sotto 3-2 l’australiano ricorre alle cure mediche: Medical Time Out per un problema al fianco sinistro. Questo fastidio lo avverte soprattutto col movimento del servizio, per il resto il dritto non è per nulla scalfito e lo usa a sufficienza per salire 15-40 sul servizio del russo che rimane concentrato e annulla queste due pericolose palle break con due ottimi servizi. Altro dritto vincente di Popyrin per la terza palla break del sesto game, ma Khachanov non fa sconti e si affida al servizio per risalire la corrwntw. Su queste tre palle break fallite da Alexei la gara si spegne e c’è spazio per un altro break in favore del russo nel settimo gioco. Per Khachanov si tratta della prima finale stagionale.

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