ATP Los Cabos: fuori Zverev e Tsitsipas, salutano i due grandi favoriti

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ATP Los Cabos: fuori Zverev e Tsitsipas, salutano i due grandi favoriti

Sascha annulla sei match point ma perde una maratona da 3 ore e 40 minuti con Thompson. Il campione in carica prova a ribellarsi nel secondo ma non basta: passa Ruud

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La notte della caduta delle stelle al Cabo Sports Complex. Favoriti numero uno e numero due alla vigilia, Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipa, quest’ultimo per giunta campione in carica uscente, hanno salutato insieme e in anticipo sulla tabella di marcia la compagnia. Ne beneficeranno, affrontandosi per il titolo nella prossima nottata italiana, Casper Ruud, e fin qui sorpresa relativa, e Jordan Thompson, la cui impresa stimola maggior meraviglia. Nemmeno troppa, direte voi, visto che dopo tutto il baffuto e barbuto tennista da Sydney ha toccato proprio lunedì scorso il proprio ranking migliore alla posizione numero 40. Curiosamente, tanto Ruud quanto Thompson sono passati in vantaggio negli scontri diretti contro i rispettivi e più titolati avversari appena battuti, entrambi con due vittorie e una sconfitta. Segno, sempre sia dato sapere se ciò abbia un qualche senso, che gli underdog di Cabo San Lucas erano per storia e costituzione fastidiosi rivali per i favoriti. E infatti.

[4] C. Ruud b. [2] S. Tsitsipas 6-4 7-6(4)

Il primo a staccare il ticket per la finale è stato Casper Ruud, il quale sembra essersi lasciato alle spalle almeno una parte dei pensieri negativi che devono averlo rannuvolato per un buon pezzo dello scorso anno. Il norvegese ha tirato fuori la versione migliore di sé, anche se quel prototipo di giocatore non necessariamente soddisfa il palato di tutti. Solido come una roccia, specie da fondocampo per fedeltà ai costumi della casa. Solido al servizio, anche, in particolare nel primo set, quando ha raccolto quattordici punti su quattordici con la prima in campo, un vantaggio anche psicologico che gli ha consentito di farsi bastare l’unica palla break avuta in tutto il parziale e convertita nel fatale settimo gioco.

Nel secondo Tsitsipas ha notevolmente alzato i giri in risposta nel finale di set, e si è conquistato le prime cinque occasioni della partita per strappare il servizio al norvegese tra il decimo e il dodicesimo gioco, tutte coincidenti, quindi, con altrettanti set point. Casper, una sfinge sul ciglio del burrone, si è aggrappato a ciò che ha sempre saputo fare meglio: palleggio inossidabile dalla linea e nessuna intenzione di sbagliare. L’acribia messa sul campo da Ruud ha così spento le velleità di Tistsipas, che poi si è presto abbacchiato in un tie break giocato invece molto bene, e dall’inizio, dal suo rivale. Oltre al danno, la beffa: nella classifica di lunedì prossimo Ruud passerà dalla dodicesima all’undicesima posizione saltando proprio Tsitsipas, che invece farà il percorso inverso. Il periodo nero per il greco continua, e non si scorgono segnali – almeno fino alla stagione su terra – che possano suggerire una controtendenza: la partita persa con Ruud rappresenta la sesta sconfitta in fila per Stefanos contro i colleghi frequentanti la top 20.

[8] J. Thompson b. [1] A. Zverev 7-5 4-6 7-6(2)

Dopo essere sopravvissuto a un incredibile quarto di finale contro Alex Michelsen, rimontando dal dirupo di un 6-0 3-0 e annullando tre match point, Jordan Thompson ha voluto indossare i panni del rivale rimontato, per sua fortuna non fino al termine della contesa. Nella semifinale vinta con Sascha Zverev è toccato al giocatore di Sydney sprecare sei palle del match. Non la settima, tuttavia, perché un dritto arronzato della testa di serie numero uno gli ha regalato la vittoria insieme alla terza finale della carriera dopo tre ore e quaranta di sfiancante lotta. Zverev ha sprecato il giusto, per la verità, soprattutto nel primo set, perso 7-5 nonostante sia stato per due volte in vantaggio di un break. Sascha, ondivago come non di rado gli capita, ha invece giocato un’ eccellente seconda frazione, abbellita da otto vincenti a fronte di soli tre errori non forzati e nessuna palla break fronteggiata.

Il terzo set è trascorso in modo tranquillo fino al balordissimo dodicesimo game: impegnato a conservare la battuta per riparare al tie break dirimente, Zverev ha dovuto fronteggiare cinque match point, ben salvandosi grazie al decisivo apporto di un servizio intermittente, ma presente nei momenti senza appello. La grande star del Mifel Tennis Open non ha però sfruttato l’occasione miracolosamente materializzatasi, e dall’1-0 a suo favore nel tredicesimo gioco ha perso sei punti consecutivi che hanno sotterrato qualsiasi ulteriore speranza di redenzione. Thompson ha così potuto esultare, non prima di aver sprecato un sesto match point, quando però il più era fatto. Domani notte Jordan andrà a caccia del primo titolo grosso della carriera, dopo i due sfuggitigli al duello decisivo sull’erba di ‘s-Hertogenbosch nel 2019 e lo scorso anno.

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