Simon su Medvedev: “È un genio, il mix attacco-difesa è la sua forza”

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Simon su Medvedev: “È un genio, il mix attacco-difesa è la sua forza”

“La gente ha impiegato un po’ di tempo per capire il suo gioco perché non era abituata” dice Gilles Simon, nuovo membro del team di Daniil. “Capisce tutto in anticipo”

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Daniil Medvedev – ATP Vienna 2023 (foto via Twitter @ErsteBankOpen)
 

Gilles Simon, appena entrato nello staff di Daniil Medvedev (come confermato da Gilles Cervara) è sempre stato un estimatore del russo. Durante lo US Open 2021, il francese ha analizzato per L’Équipe ciò che costituisce la forza e la specificità del gioco del suo nuovo protetto. Simon, ex top ten francese ritiratosi a fine 2022 e dotato di grande intelligenza tattica, può vantare ben tre vittorie su quattro contro il russo ed è da sempre suo grande estimatore, come già si poteva evincere nell’intervista datata 2021 ripubblicata dalla testata francese.

Tecnica: “La sua palla gira dall’altra parte”

La palla di Daniil è particolare. La sua specificità è che rimane molto bassa, è molto piatta o gira dall’altra parte. Normalmente la palla gira sempre in avanti, mentre quando la sua è in aria, gira nella direzione opposta, cioè come una scheggia. Pochissimi giocatori possono farlo. Anche se “Manna” (Adrian Mannarino) o io facciamo qualcosa di simile, Kukushkin è stato il primo a giocare così: il suo rovescio lungo è quasi un chip, ma ti arriva molto velocemente.

In difesa, questa palla bassa dà tempo a Daniil perché vola a lungo in aria. La difficoltà nasce dal fatto che ti costringe sempre, qualunque sia l’avversario, a giocare sotto rete. Anche da lontano riesce a mantenere bassa la palla. così che rallenta il gioco ed è per questo che può giocare da lontano (dietro la linea di fondo). Successivamente, ha anche questa capacità di accelerare. Altrimenti, giocando sempre ai due all’ora, si stancherebbe troppo.”

Il gioco: “Un mix attacco-difesa che è il suo punto di forza”

Il suo gioco è fastidioso per due motivi. Innanzitutto perché siamo sempre meno a farlo. Poi perché le superfici vanno contro questo tipo di gioco, oggi tutte le superfici favoriscono il rimbalzo. Quindi i ragazzi colpiscono con tutta la loro forza e tirano palle che schizzano. Prima, sul veloce indoor, tutti i cechi giocavano come Daniil. Stepanek era un po’ così: non cercava di colpire forte, voleva solo che la palla restasse bassa e volasse. È per questi motivi che Daniil è molto forte sul cemento e meno sulla terra battuta.

Sul cemento c’è grande equilibrio nel suo gioco, sa stare sulla difensiva, giocare da lontano, giocare tanti scambi. Allo stesso tempo, essendo molto alto, ha un ottimo servizio che gli fa guadagnare moltissimi punti gratuiti. È proprio questo mix attacco-difesa la sua forza. Controlla molto bene in difesa, è molto bravo negli schemi di attacco abbastanza semplici, come il secondo colpo dopo il servizio. Inoltre ha un’ottima mano sotto rete.”

Stile: “Gioca come si sente”

Ha uno stile particolare, soprattutto nel finale di rovescio. Quando colpisce la palla, va un po’ sotto e lo “accompagna”. Quello che mi piace è che il suo stile di gioco non corrisponde al suo fisico. Normalmente i ragazzi come lui servono forte, colpiscono forte e non corrono di qua e di là. È alto due metri e corre ovunque! Il suo stile di gioco corrisponde a quello che è: gioca come si sente. Non gli interessa la bellezza estetica! Quello che vuole è mettere la palla in un certo punto del campo e ad una certa velocità. Con la sua tecnica riesce a fare solo quello che fa ma lo fa così bene che è il numero 2 al mondo (ora nr.4, ndr.). Ha molte soluzioni contro molti giocatori. Ad esempio, non gli piace colpire il diritto all’altezza delle spalle, quindi riesce a colpirlo all’altezza che gli si addice. È abbastanza per essere un fenomeno. In effetti ha capito tutto: ha adattato la sua tecnica a quello che vuole fare. ”Va bene, sono alto 2 metri ma voglio giocare due metri dietro.” Oppure ”Va bene, sono alto 2 metri ma voglio fare scambi da sessanta colpi”. Questo è quello che dovrebbero fare tutti! Non è permeabile ai dogmi, ha una grande forza di carattere.”

Tattica: “Capisce in anticipo cosa succederà”

È un giocatore interessante e mi sono subito affezionato a lui e al suo stile di gioco. È estremamente intelligente e capisce tutto. Lui infatti è un giocatore di scacchi: capisce in anticipo cosa succederà. Nel suo entourage nessuno gli darà lezioni di tattica. Lui vede tutto meglio di chiunque altro. Non è lì che lo farai progredire.

La gente ha impiegato un po’ di tempo per capire il suo stile di gioco perché non ci era abituata. Per i giocatori è diverso. Quando lo hai affrontato una volta, hai capito! E’ un fottuto genio! Mi piace anche il suo gioco perché, quando accelera, non è brutale, non è violento. È tutta una questione di tempismo, non di forza bruta. Non segue la logica del 90% dei ragazzi, accarezza il pallone. E’ un giocatore genuino. È un percorso unico, il suo. Questo è ciò che rispetto sopra ogni altra cosa.”

Diego Tripodi

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