[WC] L. Darderi b. [Q] J. M. Cerundolo 6-3 3-6 6-3
Questa volta il terzo set è stato d’obbligo. Nel quinto scontro diretto (tutti giocati sul mattone tritato) tra Luciano Darderi e Juan Manuel Cerundolo – due pari i precedenti prima di questo match con l’argentino vincitore, grazie a un duplice 6-2, del loro ultimo duello, un paio di settimane fa nel tabellone cadetto del 500 di Rio de Janeiro –, l’oriundo è riuscito ad avere la meglio. In questo ottavo di finale del Movistar Chile Open 2024, l’azzurro ha piegato le resistenze dell’argentino con lo score di 6-3 3-6 6-3 dopo due ore e diciannove minuti di lotta tennistica. Era la prima volta che i due disputavano un terzo set in un loro testa a testa.
L’impronta data da Darderi al match è stata alla lunga quella vincente, caratterizzata dalla sua aggressività miscelata a un pizzico di impulsività. È quest’ultima, infatti, che lo ha costretto a dover ripiegare al parziale decisivo dopo un paio di game disastrosi a fine secondo set. Ma, dimenticatosi del brutto momento, l’azzurro ha continuato a perseguire la sua strada contro un Cerundolo attendista e rematore da inizio a fine match, a parte qualche rara accelerazione con il suo dritto mancino. Alla fine, l’audacia di Darderi è stata premiata e, nonostante la bassa percentuale di prime in campo (51%) con cui però ha ottenuto il 77% di punti (l’argentino 68% e 64%), il break nella terza frazione è stato il suo. Poi, la chiusura è stata un gioco da ragazzi.
Sconfitto quindi Cerundolo – che al primo turno aveva estromesso Hanfmann – dopo una maratona vinta al primo turno contro un altro tennista albiceleste, ovvero Facundo Bagnis, Darderi avanza coraggiosamente ai quarti. Davanti a sé troverà il vincente del derby di casa tra Barrios Vera e Tabilo. Il tifo gli sarà in ogni caso contro, ma se giocherà con solidità per ampi tratti del match come ha fatto quest’oggi potrebbe benissimo avere la meglio. Il tennis ce l’ha, il carattere non manca. Staremo a vedere.
Primo set – Entrambi in vena di confezionare regali dal lato del dritto. Darderi però alla lunga è più solido
Avvio di match molto complicato per Darderi sotto il sole cocente di Santiago del Cile. Nonostante le consistenti prime in campo, l’oriundo fatica a chiudere i punti con un Cerundolo in modalità ‘rematore’ due metri dietro la linea di fondo. Tanti errori per Darderi, impulsivo, soprattutto dal lato del dritto. E infatti, break in apertura per l’argentino alla terza occasione utile. C’è già del nervosismo dal lato del numero 80 ATP. Ma non è l’unico che confeziona gratuiti, poiché anche Cerundolo ci mette del suo, pochi minuti dopo, per restituire immediatamente il break all’avversario. E con dei regali davvero banali sia con il suo dritto mancino, sia nei pressi della rete. Darderi continua ad andare dritto per la sua strada, di potenza, nel bene o nel male, e con il primo ace dell’incontro si porta per la prima volta in vantaggio nel computo dei game. Siamo 2-1 per lui.
Ancora difficoltà in battuta per Cerundolo, nuovamente falloso dal lato del dritto. L’azzurro ne approfitta e gli strappa per la seconda volta consecutiva il servizio. Poi, in men che non si dica, sale con il suo forcing sul 4-1. L’inizio match segnato dall’instabilità si trasforma nei game successivi in una serrata disputa tra ottimi battitori, impeccabili nello svolgere il loro lavoro quando possono contare sul colpo di inizio gioco. Darderi, però, ha un break dalla sua parte. Con due ace e una splendida volée in allungo, il 22enne di Villa Gesell chiude i conti e il set con il punteggio di 6-3 dopo quarantuno minuti di tennis. La sua solidità mostrata nel secondo frangente della frazione è stata così premiata.
Secondo set – Fitto equilibrio tra le parti, fino a che Darderi consegna il parziale a Cerundolo con un mare di gratuiti
Il campo non intende essere dalla parte di Darderi, penalizzato da qualche brutto rimbalzo che in questi giorni sta facendo parecchio discutere i tennisti presenti nella capitale cilena. In ogni caso, pur non essendo partito alla battuta in avvio di frazione, riesce a tenere fede alla regola dei servizi. Cerundolo, nel mentre, si rende più aggressivo lasciando finalmente andare il braccio, con cui raccoglie vincenti da applausi. Forse un po’ frustrato dalla situazione del rettangolo da gioco, l’azzurro scaraventa la racchetta a terra dopo aver incasellato il terzo errore consecutivo. Questo accade nel quarto gioco, dove però poi il vincitore del 250 Cordoba rimedia ai suoi danni e, annullando tre palle break una dietro l’altra, rimane così incollato allo sfidante nello score.
Pochi attimi a seguire Darderi si rende pericoloso in risposta costruendosi a regola d’arte i punti e portandosi presto sullo 0-30. Uno smash terminato a metà rete e un dritto in risposta fuori di millimetri, però, consentono all’avversario di salvarsi ai vantaggi e di mantenere con mani salde il timone del set. Lo score recita 3-2 per il tennista albiceleste. Momenti di confusione sono quelli che portano l’italiano a smarrire il servizio nell’ottavo game. Gratuito dopo gratuito, con un doppio fallo finale come ‘ciliegina sulla torta’, Darderi regala l’occasione di servire per il set a Cerundolo. Occasione che il numero 161 ATP non si fa scappare, restituendo un 6-3 al rivale in quarantaquattro minuti. Prima volta, in cinque scontri tra i due, che il vincitore della contesa si deciderà al set decisivo.
Terzo set – Ancora stabilità, ma nel finale Darderi mostra chi merita questa vittoria
Ritrovato il focus e la convinzione giusta, Darderi parte in vantaggio nel terzo parziale. Cerundolo si continua ad aggrappare ai suoi topponi mancini dalla lunga distanza, con cui tiene testa al ben più coraggioso avversario. Ma il pressing dell’oriundo si fa più intenso, costringendolo a colpi scomodi in corsa che lo portano ai vantaggi nel quarto gioco. Ancora una volta, però, il fratello di Francisco si salva. I game si fanno più serrati, i punti diventano più lunghi, combattuti, con più scambi. Nessuno dei due accenna a mollare o men che meno a calare. La regola sacra dei servizi è quella che va per la maggiore nonostante in risposta sia Cerundolo che Darderi non si stiano comportando affatto male.
Nessuna palla break per i primi sette giochi, ovvero fino al 4-3 per l’azzurro. La prima chance arriva proprio per lui nell’ottavo game, ma non la concretizza. Nessun problema, ce n’è una seconda, ed è quella giusta. Break per il portacolori italiano ed è ora il momento di chiudere la faccenda. Con carattere lo fa, appigliandosi ai suoi colpi esplosivi. Chiude con lo score di 6-3 3-6 6-3 dopo due ore e diciannove minuti di gioco e stacca così il pass per i quarti di finale. Qui se la vedrà con il vincente del derby casalingo tra Barrios Vera e Tabilo. Ma prima di pensarci, lasciamogli il tempo di gioire. Perché se lo merita. Perché il ragazzo ha garra da vendere.