[7] A Bublik b. [2] A. Rublev 6-7 7-6 6-5 DEF.
È finita con la squalifica di Andrey Rublev il match tra i due joker del torneo Dubai Tennis Championships. Alexander Bublik aveva perso il primo set 6-7(3) per poi vincere il secondo 7-6(5). Il terzo tie-break era ormai alle porte quando il russo ha commesso un grave errore che gli è costato la squalifica.
Il kazako è il primo finalista del torneo ATP 500 di Dubai e da lunedì, entrerà per la prima volta in carriera nella top 20 del ranking.
Nonostante il finale deludente, entrambi hanno giocato un’ottima partita dove le differenze si sono viste soprattutto nello schema del proprio gioco e nella costanza. Bublik ha dimostrato grande fantasia e improvvisazione, alternate però, a momenti di errori ingiustificati e di eccessiva leggerezza in campo. Dall’altra parte invece, Rublev ha messo in gioco un repertorio che ormai conosciamo a memoria: grande solidità sul dritto, diversi contropiedi vincenti, sempre aggressivo in risposta, oltre alla garanzia di ottime seconde di servizio. Il kazako ha sfoderato degli ace impressionanti, a 215 km/h, ma anche delle seconde di servizio a 120km/h, senza mai apparire con un’idea chiara in testa. Ma oggi, la sua genialità è stata sufficiente, se non per vincere il match all’ultimo punto, almeno per mandare letteralmente fuori di testa il russo numero 5 del mondo.
Nel primo parziale Bublik è riuscito a commettere 4 doppi falli, insieme agli 8 ace, perdendo 5 punti con la 1 di servizio ma guadagnando un timido 44% dei punti con la seconda battuta. Rublev non ha messo la stessa potenza al servizio ma ha mantenuto più equilibrio tra la prima e la seconda battuta. In 50 minuti di set, ha chiuso con un piccolo ma significativo vantaggio di 4 punti, e un tie-break dove non ha sbagliato niente. Nel secondo parziale, Bublik è cresciuto con la seconda di servizio e pur mantenendo lo stesso numero di ace, ha commesso soltanto un doppio fallo, continuando a mantenere la media di 16 colpi vincenti. Alla prima e unica chance di set point, il kazako ha dimostrato la forte personalità che lo contraddistingue, per allungare al terzo set.
L’equilibrio però, cambia sempre molto in fretta, Bublik ha iniziato a impensierirsi sul cambio palle, sostenendo di volerle cambiare. Nonostante le spiegazioni dell’arbitro, è apparso molto nervoso in apertura del terzo parziale, rischiando di vedere la partita sfumare via in un attimo. Dopo aver conquistato il primo break di vantaggio, Rublev è stato a un passo aggiudicarsi anche il secondo, per ben due volte. Ma solo il gioco folle del kazako ha potuto salvare Bublik da una partita che sembrava ormai chiusa, per vederlo in seguito al tie-break finale, avanti 6 giochi a 5. Un tie-break che però, non c’è mai stato. Quando il kazako ha chiuso l’ultimo punto dell’11esimo game, Rublev è andato dritto verso il giudice di linea urlandogli a pochi centimetri dal viso qualcosa che nessuno ha capito, neanche lo stesso giudice. Ma il suo vicino, si.
IL MATCH
Primo set: la genialità di Bublik non basta contro la solidità di Rublev che conquista il tie-break
Bublik parte un po’ contratto e per colpa di un doppio fallo arrivano subito due chance per Rublev di iniziare in vantaggio. Il kazako riesce a recuperare mentre Rublev inizia una polemica molto accesa con l’abritro. Sul suo turno di servizio il russo non riesce a calmarsi e con poca lucidità perde il servizio: 2-0 Bublik. Il kazako tira delle prime di servizio a 223 km/h e tiene la distanza avanti 3 giochi a 0. Rublev tiene per la prima volta il turno di battuta e ritrova la concentrazione che gli permette di rientrare nel set nel quinto game, strappando la battuta al kazako: 3-2 Bublik. In un attimo, Rublev mette a segno il terzo gioco consecutivo del match e il kazako adesso sembra in difficoltà. Nel settimo game, Bublik parte sotto 0-30 ma con 4 punti consecutivi ritrova solidità per restare avanti 4 a 3. Il match torna in equilibrio, con il kazako che chiude 5-4 con circa una prima di servizio su due in campo. I due avversari arrivano quindi al tie-break con un solo punto di vantaggio a favore di Rublev.
Tie-break: Il primo mini-break è del russo ma Bublik lo punisce subito con la risposta vincente. Sul 4-3 però il kazako sbaglia e permette a Rublev di prendersi un vantaggio importante. Il russo da quel momento non si fa sorprendere e con grande solidità, in 50 minuti chiude il primo parziale 7 punti a 3.
Secondo set: Bublik parte bene, Rublev lo rimonta e lo sorpresa; ma nel tie-break, Bublik migliora la difesa e vince
Buona partenza del kazako che strappa il primo turno di servizio a Rublev per prendersi il primo game del match. Turno di servizio quasi perfetto per Bublik che con il 3 ace del gioco conferma il vantaggio: 2 giochi a 0. Nel quarti game, il kazako è di nuovo avanti 40-0 quando riesce a farsi recuperare dal russo fino ai vantaggi. Nonostante le risposte aggressive di Rublev, Bublik consolida il vantaggio: 3 a 1. Un altro turno di servizio perfetto, tenuto a 0 per il kazako che si porta avanti 4 giochi a 2. Da quel momento però, il russo rimonta Bublik e con il terzo gioco consecutivo passa in vantaggio avanti 5 game a 4. Con grande intelligenza, Rublev ha sfruttato l’ottavo game per sfoderare una serie di risposte rischiose ma aggressive al punto giusto per tornare nel set. Con il russo avanti 5 giochi a 4, Bublik serve per restare nel match e senza tremare tiene ancora la battuta a 0: 5 pari. Ma il russo lo costringe a servire ancora una volta con lo stesso obiettivo e questa volta il kazako sii ritrova in un pericoloso 30 pari, dal quale lo salvano due ottime prime di servizio. Sarà ancora il tie-break a decidere.
Tie-break: Rublev è avanti 3 punti a 2 quando il kazako si prepara a servire e commette l’unico doppio fallo del secondo set. Il russo sale in vantaggio 4 a 2 e mantiene il mini-break fino al 5-3. Questa volta è Rublev a sbagliare, anche grazie all’ottime risposta del kazako. Dal 5-4, Bublik tiene i due turni di servizio e guadagna il primo set point del match. In uscita dal servizio, Rublev corre in attacco sotto rete ma sbaglia la volée e dopo 48 minuti di gioco, si chiude il secondo parziale conquistato dal kazako.
Terzo set: Rublev arriva quasi al tie-break, poi urla in faccia al giudice di linea, squalificato. Finale per Bublik!
Proprio quando ci si aspetta che Bublik sia in un momento di grande fiducia e agonismo entra in gioco la sua imprevedibilità. Il kazako parte al servizio e si ritrova sotto 0-40, Rublev coglie l’occasione per strappargli il servizio e Bublik accartoccia la racchetta sbattendola con violenza sul cemento. Poi se la prende con l’arbitro: dice che ha sbagliato il cambio palle e avrebbe dovuto averle nuove. Rublev sfrutta il nervosismo per portarsi veloce sul 2 a 1. Nel quarto game, Bublik è di nuovo a rischio di concedere defintivamente il match al suo avversario ma reagisce. Con un tamponamento in difesa e un ace finale a 211 km/h annulla 3 chance di palla break per Rublev e resta sotto 2 a 1. Nel settimo game, il kazako è costretto a salvarsi nella stessa situazione di pericolo e ci riesce ancora: 4 giochi a 3 Rublev. Per la prima volta nel set, il russo si trova in difficoltà e Bublik, con due chance di rientrare nel set, recupera lo svantaggio: 4 pari. Ormai il tie-break è alle porte quando il kazako mette a segno l’ultimo punto per salire sopra 6 giochi a 5. Ma il russo crede che la palla sia fuori e perde la testa. Si avvicina la giudice di linea e gli urla in faccia qualcosa in russo. Sfortunatamente per lui, il vicino capisce la lingua e riferisce al supervisor gli insulti. Rublev è squalificato, in finale ci va comunque un ottimo Bublik.