Jasmine Paolini in fiducia: “Al mio primo titolo WTA sono rimasta sorpresa. Ora so di potermela battere”

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Jasmine Paolini in fiducia: “Al mio primo titolo WTA sono rimasta sorpresa. Ora so di potermela battere”

Vittorie sul cemento in aumento per Jasmine: “Preferivo la terra, ma nel tempo ho capito che posso giocarmela”

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Jasmine Paolini - Australian Open 2024 (X @federtennis)
Jasmine Paolini - Australian Open 2024 (X @federtennis)
 

In attesa del suo esordio al WTA1000 di Indian Wells e reduce dall’esaltante trionfo in quel di Dubai, dove grazie ad una determinazione quasi fuori dal comune è riuscita a stupire pubblico ed addetti ai lavori, Jasmine Paolini – attuale numero 14 del ranking WTA – nel corso di un’intervista rilasciata al podcast “WTA Insider” ha detto la sua circa il (lungo) percorso che ha dovuto affrontare per provare a conquistare i suoi primi (due) titoli all’interno del circuito femminile.

Non solo. L’italiana si è soffermata pure sulle superfici di gioco che le sono più congeniali. Almeno sulla carta. Del resto, stiamo parlando di un’atleta che ha fatto della propria “garra” e della propria consapevolezza, le sue peculiarità più preponderanti. “È stato un percorso piuttosto lungo” Ha sottolineato la ventottenne toscana. “Ma adesso non c’è nemmeno più da lamentarsi perché so che una settimana può andare male. Forse non mi piacciono determinate cose o il campo, lo so. Ma so che ho le armi per fare una bella prestazione, sai?”.

Insomma, una vision chiarissima quella di Paolini, poco da dire. Successivamente, la tennista di Castelnuovo di Garfagnana, ha posto la sua attenzione sulla superficie che, quasi in maniera inaspettata, l’ha portata al successo: il cemento. “Quando ho vinto il mio primo titolo WTA sul cemento sono rimasta davvero sorpresa” ha dichiarato Jasmine. “Non avrei mai pensato che il mio primo titolo WTA sarebbe arrivato sul cemento. Quindi da quel momento penso di aver capito che potevo giocare bene su questa superficie. Me lo dicevano tutti, ma ero io a non crederci

Quindi, la chiosa finale sulla terra rossa: “All’inizio ricordo che pensavo che sulla terra battuta è un tennis completamente diverso, il che è vero, ma non troppo” ha aggiunto. Sottolineando pure che “Si tratta sempre di tennis: sulla terra battuta o sul cemento è sempre la stessa cosa”

Francesco De Salvin

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