Provate a prenderlo (Crivelli). Scalata Sinner Il n. 2 virtuale (Giammò). De Groot l'imbattibile: "A Sinner lascio qualche game" (Cefalù).

Rassegna stampa

Provate a prenderlo (Crivelli). Scalata Sinner Il n. 2 virtuale (Giammò). De Groot l’imbattibile: “A Sinner lascio qualche game” (Cefalù).

La rassegna stampa di martedì 5 marzo 2024

Pubblicato

il

 

Provate a prenderlo (La Gazzetta dello Sport, Riccardo Crivelli)
L’ultima story di Sinner su Instagram è del weekend: televisore acceso sulla F1, una delle grandi passioni extra tennis della Volpe Rossa. E per rimanere in argomento, da domani a Indian Wells Jannik si presenterà da favorito, in pole position, una sorta di Verstappen delle racchette dopo le vittorie in serie in Davis, in Australia – il primo Slam – e poi a Rotterdam. Riecco Carlitos Il motto del primo Masters 1000 stagionale potrebbe essere “venite a prendermi”: semifinalista un anno fa, quando perse da Alcaraz, Sinner è in California da una settimana e certamente non si è cullato sulle magie di questo inizio di 2024. Ritrovato coach Cahill, sta dedicando la lunga vigilia al richiamo atletico e al perfezionamento dei dettagli tecnici che dovranno consentirgli di rimanere il punto di riferimento per tutti anche nel torneo del deserto e di proseguire nell`imbattibilità che dura da 15 partite. Insomma, il solito Jannik che lavora per migliorare, che considera i successi un punto di partenza e non certo un approdo dove abbandonarsi alle mollezze.

[…]

Certamente avrei potuto fare meglio da settembre in poi, non abbassare il livello e la concentrazione come invece mi è successo. Ne ho parlato a lungo con coach Ferrero e ne abbiamo discusso anche all`interno del team. Certamente sono contento per i successi di Sinner, se li merita e so che per batterlo dovrò sempre essere a1100%. Lui e Djokovic saranno i miei rivali». Il ritorno Nole tornerà a giocare a Indian Wells dopo 5 anni per le note posizioni No Vax e si è presentato sui campi sotto le palme due settimane prima, chiaro segnale della voglia di rivincita rinfocolata dagli effetti del ciclone Sinner in Davis e a Melbourne. Ma proprio perché doveva recuperare il rapporto con l`America, guastato dalle vicende Covid, il Djoker si è concesso quasi quotidianamente anche alle relazioni pubbliche: ha incontrato Lionel Messi, si è allenato a Ucla, la celebre università della California, tra centinaia di studenti festanti, ha firmato autografi ai bambini in un centro commerciale ed è stato alla partita di basket dei 40.000 punti di Lebron James, facendosi immortalare con l’Mvp delle finali Nba Nikola Jokic, star dei Denver Nuggets campioni e serbo come lui. Novak non ha punti da difendere e tutto ciò che otterrà sul cemento Usa farà classifica, consentendogli di blindare il primato almeno fino a Wimbledon, però a quasi 37 anni e con il fantasma di Sinner sulle spalle bisognerà valutarne le reazioni fisiche e mentali.

[…]

Scalata Sinner Il n. 2 virtuale (Corriere dello Sport,  Ronald Giammò)

 Si è svolto nella notte il sorteggio del tabellone di Indian Wells, primo Masters1000 della stagione nonché prima tappa del Sunshine Double che si concluderà a fine mese con la fine del secondo Masters1000 di Miami. A guidare il contingente azzurro ci sarà Jannik Sinner, forte di un ranking che virtualmente lo vede già n.2 del mondo. Il numero uno italiano affronterà il torneo padrone del suo destino in quanto chiamato a difendere la semifinale raggiunta l`anno scorso, un piazzamento inferiore a quelli che saranno invece chiamati a difendere Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, rispettivamente campione in carica e finalista della scorsa edizione.

[…]

Nonostante fosse assente da quasi due mesi, quando il 5 gennaio scorso fu eliminato dall’Atp250 di Brisbane da Jordan Thompson, il maiorchino ha mostrato una buona condizione non sbilanciandosi su quella che potrebbe essere la sua ultima stagione sul circuito e dichiarando che la sua priorità è al momento “terminare integro il torneo” (che giocherà grazie al ranking protetto) in vista di una stagione sulla terra rossa che lui vorrebbe far partire da Montecarlo, dove detiene undici successi, per poi provare a incamerare il suo quindicesimo titolo in cartiera al Roland Garros. RICORSO. L’Atp ieri ha reso noto di aver accolto parzialmente il ricorso inoltrato da Andrey Rublev circa la squalifica inflittagli in seguito agli insulti che avrebbe rivolto a un giudice di linea nel corso della semifinale dell`Atp500 di Dubai giocata contro Alexander Bublik.

[…]

A seguito di questa decisione Rublev conserva i punti della semifinale (200) e il premio in denaro accumulato nel torneo (circa 138.152 dollari)». Resta confermata invece la multa di 33.524 euro inflittagli, resa ora più digeribile dal mantenimento del suo ranking che lo vede ancora figurare come n.5 del mondo.

De Groot l`imbattibile: “A Sinner lascio qualche game” (La Repubblica, Antonio Cefalù)

«Anniversario? Non saprei, cosa avrei dovuto festeggiare esattamente?». Silenzio. «Scusi, lei davvero non sa che sono appena passati tre anni dalla sua ultima sconfitta?». «Ma ne sei sicuro?». «Sicuro. Almeno ricorderà quante sono le vittorie consecutive?». «Avrò superato le 130?» tira a indovinare Diede de Groot, olandese, 27 anni, il destino inciso nel cognome che in italiano significa “La Grande” – campionessa in carica di tutto, gli ultimi 13 Slam e i Giochi di Tokyo in singolare e doppio. Fra le due specialità, di Major ne ha 39 e se non si parla di lei come la tennista migliore di sempre è solo perché a tennis ci gioca in carrozzina, nata con una gamba più corta. Le vittorie di fila, comunque, sono 138 e non le conta «per allontanare la pressione». «Se inizio a pensare che sono passati non so quanti anni dall`ultima sconfitta andrò in campo con la mentalità sbagliata».

[…]

Lui serve bene, quindi qualche game potrebbe farlo, però poi mi basterebbe tirargli la palla a un metro» ride l`allieva di Amanda Hopmans, fra le sparute tenniste riusciteti diventare coach ad alti livelli. «Non so gli altri, io per sopportare questa vita ho bisogno di dolcezza e prospettiva femminile». Utile, anche perché non avrà tante amiche nel circuito, visto che le batte tutte senza pietà. «È diventato complicato avere un gran rapporto con le colleghe», ammette. «Pure per colpa mia: ormai sono più professionale, più concentrata su me stessa. Poi, sai, giocando sempre fino all`ultimo non hai manco il tempo per socializzare».

[…]

«Il mio cuore e la mia testa hanno opinioni diverse. La mia testa sa che è normale per un atleta, che può accadere in qualsiasi momento, e bene così. Il cuore, invece, non vuole perdere. Sa che sarebbe triste, ma magari anche sollevato da tutta la pressione che mi toglierei di dosso». Chissà se La Grande tornerà mai a cadere.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement