ATP Indian Wells: Alcaraz respinge l'assalto di Sinner

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ATP Indian Wells: Alcaraz respinge l’assalto di Sinner

Gran primo set di Jannik, altrettanto grande la reazione di Carlos nel secondo. Poi un fastidio alla gamba sinistra, e un ruzzolone sul cemento costano all’azzurro break e partita

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Carlos Alcaraz, Indian Wells 2024 (foto Ubitennis)
 

[2]C. Alcaraz b. [3]J. Sinner 1-6 6-3 6-2 (da Indian Wells, il nostro inviato)

La partita più attesa è arrivata, la sensazione del grande evento, come sempre ormai quando si confrontano Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, qui a Indian Wells si respira già da un paio di giorni. In palio la finale del BNP Paribas Open 2024, e la seconda posizione nel ranking ATP. I precedenti sono 4-4, a livello ATP 4-3 per l’italiano.

Sul punteggio di 2-1 per Jannik,, con Carlos alla battuta, purtroppo, arriva la pioggia, e bisogna aspettare tre ore per riprendere il gioco. Al rientro, Alcaraz appare poco centrato, sbaglia molto da fondocampo, mentre Sinner palleggia solido e potente, strappando subito il servizio all’avversario. Salvata una palla del contro-break nel game successivo, l’azzurro non si ferma più, sciorinando la sua consueta potenza, e costringendo Carlos a tentare spesso soluzioni azzardate. Il rendimento altalenante dello spagnolo prosegue, e gli costa un altro break, che Jannik capitalizza chiudendo 6-1 il primo set, davvero autoritario.

La reazione, prevedibile, di Alcaraz però arriva subito, con un break a 30 messo a segno nel quarto game, e poi confermato per un meritato vantaggio di 4-1. Ci sono punti assai spettacolari, come un memorabile duello di palle corte incrociate strettissime sottorete vinto da Sinner, la partita sta decisamente decollando. I ragazzi tirano forte, Carlos spacca la palla e tenta spesso i drop-shot, Jannik spinge fluido e potente da ogni angolo del campo, il pubbico delle grandi occasioni (lo stadi è esaurito in ogni ordine di posti, 15.000 spettatori) apprezza e incoraggia i campioni in campo. Bello vedere due ragazzi così giovani e forti affrontarsi a viso aperto.

Anche Sinner fa vedere ottime cose in avanti, un paio di recuperi su palla corta di Alcqraz, e qualche volée, sono molto buoni, bene così. Messo sotto pressione dalle arrischiate accelerazioni di Carlos, a volte Jannik sbaglia largo il dritto, cercando di stringerlo troppo in diagonale, forse l’unico appunto tecnico che gli si può muovere finora. Nel settimo game, 4-2 e battuta per Alcaraz, una risposta incrociata vincente dà a Jannik una palla del contro-break, purtroppo fallita. Poco dopo, sotto 3-5, Sinner ha una seconda opportunità, ma qui è strepitoso il rovescio lungolinea vincente di Carlos, che poi chiude 6-3 con una palla corta in contropiede, bravissimo, si va al terzo.

Nel primo game, Sinner inizia a toccarsi dietro il ginocchio, e a fare stretching con la stessa gamba, palesando nel contempo qualche difficoltà a spingere di dritto. Sull’1-1, Jannik è bravo ad annullare in attacco una palla break, ma deve cedere il servizio nella seconda occasione avuta da Carlos, nonostante un recupero spettacolare in tuffo, per fortuna non sembra essersi fatto male. Ma per la prima volta in questo torneo, Sinner è sotto: come si suol dire in questi casi, la partita ora si gioca nei turni di battuta di Alcaraz.

La vicenda purtroppo lascia scosso Jannik, che si tocca il braccio destro, speriamo che il ruzzolone non abbia lasciato conseguenze rilevanti. Oltre a questo, la spinta delle gambe appare insufficiente. Sta di fatto che dopo aver sparato fuori un paio di dritti (alla fine saranno ben 27 gli errori con quel colpo), l’azzurro cede ancora la battuta, decidendo di fatto l’esito della partita. Dopo 2 ore e 5 minuti, Carlos chiude 6-2, va meritatamente in finale aspettando Medvedev o Paul, ma soprattutto respinge l’assalto di Sinner al numero 2 ATP.

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