Peccato per Lucia Bronzetti, uscita sconfitta all’Open di Miami dopo aver vinto il primo set con la statunitense Taylor Townsend: 3-6 6-3 6-4 in poco più di due ore.
L’italiana, mai in grado di dimostrarsi realmente superiore alla sua avversaria, vince un primo set di grandissima lotta e concretezza, andando poi a sciogliersi sempre più, di gioco in gioco. Tanto sarebbero servite delle soluzioni diverse, la decisione necessaria a cambiare qualcosa. Invece, la passività ha regnato sovrana nella testa della nostra giocatrice, ora costretta ad abbondare Miami.
La giocatrice qualificata, adesso, sarà costretta a vedersela con la belga Mertens, testa di serie numero 25.
Set in apnea, ma alla fine vince Bronzetti
Grandissimo primo parziale dell’italiana, che sfrutta l’unica chance datele da un’avversaria perfetta per quasi l’intera durata del set. Ogni game è una grande lotta, con la statunitense in discreta difficoltà nei primi attimi di gioco. Diversi gratuiti fanno tremare Townsend, che alla fine è bravissima ad alzare il livello, entrando in partita. Ora è lei a comandare. I giochi per Lucia iniziano a farsi sempre più complicati, allungandosi. Al servizio l’americana sembra non aver problemi, con continuità trova un’ottima percentuale di prime palle in campo, oltre il 70%. Bronzetti, da canto suo, fatica a mettere pressione in risposta, troppo passiva e vittima dei suoi tanti errori. Sopra 40-0 nell’ottavo gioco, però, Townsend si scioglie. Perde 5 punti consecutivi, e Lucia Bronzetti guadagna l’opportunità di servire per il primo set. Taylor, visibilmente in difficoltà, prosegue nella sua cascata di non forzati, regalandosi alla propria avversaria, bravissima a restare li fino alla fine, sfruttando la prima occasione a sua disposizione.
Parte meglio Bronzetti, ma Townsend rimonta
Subito un’ottima partenza per l’italiana, sulle ali dell’entusiasmo conquista il break in apertura, mostrandosi sicura su ogni colpo. Ed è forse questa sicurezza, a permettere all’avversaria di rientrare in partita. L’americana inizia a lasciare libero il braccio, conscia di poter colpire ogni palla senza pressione: la qualità del gioco aumenta, e Lucia resta indietro. Taylor riagguanta la parità e col secondo break consecutivo ribalta tutto, ora avanti 4 a 2. Bronzetti fatica nel ritrovare il proprio gioco, ora passiva e sempre in balia della propria avversaria, in grado di disegnare perfettamente il campo. Quando l’italiana riesce a entrare, per Townsend non c’è scampo. Ma al momento, sembra riuscirsi troppo raramente. La numero 72 WTA non arretra di un centimetro e senza più alcuna difficoltà conquista la possibilità di giocarsela alla pari al set decisivo.
L’italiana non regge, il ritmo dell’americana è troppo superiore
A Lucia la convinzione non basta…In campo fin da subito con un piano ben preciso, sembra incapace di adottare soluzioni differenti quando Townsend capisce come prendere le distanze. Una volta che è lei a dettare il gioco, per Bronzetti non c’è via d’uscita. E questo, piano piano, la porta alla sconfitta finale. Parte bene, sembra rivedersi la decisione di fine primo set, ma a cambiare è l’approccio della giocatrice dall’altra parte della rete. Adesso Townsend, con altra fiducia e convinzione, sembra inattaccabile a scambio prolungato. A Bronzetti servirebbe un piano B, qualche nuova arma da mettere in campo. Ma niente, resta passiva, e il break nel quinto gioco è fatale. In risposta l’italiana non è mai sufficientemente aggressiva per impensierire l’avversaria, alla quale basta il primo match point per chiudere in rimonta con una grande prestazione.