Giornata piuttosto interessante quella svoltasi alla Napoli Tennis Cup 2024, ovvero il Challenger 125 ATP organizzato da Master Group Sport in collaborazione con il Tennis Club Napoli. In principio fu Nikoloz Basilašvili. Già. Perché il tennista georgiano (tifato in quel di Partenope come una sorta di Kvaratskhelia con la racchetta) è riuscito ad imporsi sul tennista tunisino Aziz Dougaz dopo essere andato sotto nel primo parziale (4-6). Incisiva la rimonta del caro vecchio Nikoloz, poco da dire. Soprattutto nel terzo set, dove grazie ad una prestazione oltremodo convincente, ad un dritto maledettamente solido ed al sopraccitato favore del pubblico, il Nostro è riuscito ad avere la meglio su Dougaz al termine di un tie-break decisamente combattuto. 4-6, 6-1, 7-6 il punteggio finale. Adesso, il prossimo avversario di Basilašvili, sarà un altro protagonista della terra rossa partenopea, vale a dire quel Corentin Moutet che ha srapazzato, in un derby tutto francese, il suo connazionale Mathias Bourgue.
Una delle gare più interessanti di giornata, però, è stata quella disputatasi fra il perugino classe ‘2001 Francesco “Checco” Passaro ed il biellese Stefano Napolitano, in un Campo D’Avalos in condizioni pressoché impeccabili (almeno in apparenza). Un match, quest’ultimo, che soprattutto nel primo parziale è stato in odor di “montagne russe” poiché è riuscito a regalare al numeroso (e talvolta rumoroso) pubblico partenopeo, un bel po’ di emozioni. Alla fine, il primo set è stato portato a casa da Passaro, che oltre a sfruttare qualche errore di troppo commesso da Napolitano, soprattutto sul dritto, ha sciorinato dei colpi di gran classe ed ha dimostrato una tenuta mentale dannatamente equilibrata. È inutile girarci intorno: gli appassionati che affollavano le tribunette del “D’Avalos” avevano “scelto” Napolitano come eroe di giornata. Per Passaro, in pratica, è stato ancor più difficile cercare di restare focalizzato unicamente sul match. Basti pensare che il secondo parziale sia stato vinto da Napolitano con un secco 6-0. Nel terzo ed ultimo set, invece, la musica è cambiata. Altroché. Sì. perché pur mantenendosi in equilibrio fino al sesto game, ad un certo punto l’inerzia della partita ha deciso di girare in favore di Passaro. Non solo. Napolitano è apparso un po’ nervoso (ed infastidito) rispetto a qualche urlatore di troppo presente in platea. Alla fine, Passaro l’ha chiusa con un meritato 6-4 che lo porterà a sfidare – ai Quarti di Finale – il francese Ugo Blanchet.
Sconfitta amara quella rimediata dal pisano Francesco Maestrelli contro il tennista francese Pierre-Hugues Herbert (altro mini-idolo della torcida campana). In verità, la gara disputata dal giocatore italiano è stata più che dignitosa, ma non è bastato per riuscire ad avere la meglio su quello che, ad oggi, è uno degli atleti più in palla della kermesse tennistica organizzata all’ombra del Vesuvio. 4-6 6-3 3-6 il punteggio finale. Oggi, intanto, si disputeranno gli Ottavi ed i Quarti di finale di un torneo che, anche se al netto di qualche (sostanzioso) dettaglio (ancora) da sistemare, sta comunque regalando delle performance di livello. Ottima pure la risposta, in termini di affluenza, da parte del pubblico napoletano. Segno tangibile del fatto che il tennis sia uno degli sport più amati e seguiti nella città di Troisi e Matilde Serao. In quale altra parte del mondo, del resto, Basilašvili sarebbe tifato come Osimhen e compagni?
Arthur Gea b. Fabio Fognini 4-6 6-2 6-4 (a cura di Luca Franzese)
Si conclude nel peggiore dei modi la quinta giornata della Napoli Tennis Cup, la prima senza pioggia, con l’italiano che incappa in una sconfitta del tutto inaspettata, lasciando il torneo di Napoli tra la delusione dei numerosi spettatori accorsi al CT Napoli, per l’ultimo incontro di singolare in programma sul campo D’avalos.
Eppure, Fabio era partito con il piede giusto e ben centrato sul match ottenendo il break in apertura di primo set, in un primo gioco piuttosto lungo con l’italiano che strappava il servizio al giovane transalpino al quinto tentativo.
Fognini controllava il match senza correre alcun rischio sciorinando, come suo solito, colpi di gran classe, in un clima da Davis grazie al tifo dei napoletani presenti. Il “Fogna” sciupava anche due palle per il doppio break nel quinto gioco, per arrivare poi a servire per il set sul 5-4 in suo favore.
Nel decimo gioco il primo blackout di Fognini porta il giovane Gea a condurre sullo 0 – 40; tre palle break che potrebbero riaprire il primo set. Fognini riesce a riorganizzare le idee e muovendo il suo avversario come un tergicristallo da una parte all’altra del campo riesce prima ad impattare per poi chiudere, al terzo tentativo, il primo set sul 6-4.
Come sempre più spesso accade ultimamente, Fognini però non riesce ad ammazzare il match, o meglio ci prova brekkando nuovamente il francese al primo gioco, ma subisce subito il contro break.
Fognini comincia a disunirsi, parlotta con il pubblico, impreca, e così il francese, silenziosamente, strappa di nuovo la battuta portandosi sul 3-1. Quando poi Fabio sembra riprendersi mettendo a segno il break a zero al quinto gioco, ecco che subito dopo lo subisce, a zero, nel sesto gioco!
E siamo sul 4-2 in favore di Arthur Gea che a quel punto, rintuzzato il tentativo di recupero dell’azzurro, chiude la seconda partita sul 6-2, al primo set point.
Nella terza e decisiva partita accade l’irreparabile. Ancora una volta Fognini piazza il break in apertura di set e in pochissimo tempo l’italiano si trova a condurre sul 4-0! Sembra fatta, il francese è affaticato, chiede anche l’intervento del medico che gli posiziona due fasciature al di sotto delle due ginocchia, il pubblico è in festa ed invece…click, si spegne la luce, il buio!
Fognini esce praticamente dal campo perdendo sei giochi di fila, con il francese che non commette più errori ed una brezza marina che gela il campo D’Avolos.
Il “Fogna, uno dei principali protagonisti del torneo, saluta Napoli, mentre il promettente Arthur Gea approda a sorpresa a quarti di finale dove troverà il connazionale Pierre Hugues Herbert.
ALTRI CHALLENGER – In America latina protagonista della settimana con i tornei di Sao Leao in Brasile (Challenger 75, terra battuta) e di San Luis Potosi in Messico, anche questo un Challenger 75 e sempre su terra battuta.
In terra brasiliana il nostro Gianluca Mager, dopo aver eliminato nel primo turno il padrone di casa Dutra da Silva (n.548), si è poi fatto sorprendere 7-6(5) 6-2 dal portoghese Goncalo Oliveira (n.224 ATP), un avversario decisamente alla sua portata. Subito eliminato Alexander Weis che è stato sconfitto da Andrea Collarini col punteggio di 6-3 6-4.
In Messico c’era Federico Gaio che ha battuto all’esordio 3-6 6-4 6-3 il 22enne giamaicano Blaise Bicknell (n.315) e poi poco ha potuto contro l’argentino Thiago Agustin Tirante che ha prevalso 7-5 6-1.
Si giocava anche in Spagna a Girona (Challenger 100, terra battuta) dove a difendere i nostri colori c’era il solo Andrea Pellegrino che, dopo aver avuto la meglio all’esordio sul tedesco Rudolf Molleker con un nettissimo 6-3 6-0, si è arreso all’olandese Jesper de Jong (n.151 e testa di serie n.7), ritirandosi per un problema fisico mentre era sotto 1-4.