Alla scoperta del pianeta rosso (Cocchi). L'intrigante missione del Rosso (Giammò). Djokovic aspetta Jannik alla roulette di Montecarlo (Erbi). Berrettini convince in Marocco (Di Nardo)

Flash

Alla scoperta del pianeta rosso (Cocchi). L’intrigante missione del Rosso (Giammò). Djokovic aspetta Jannik alla roulette di Montecarlo (Erbi). Berrettini convince in Marocco (Di Nardo)

La rassegna stampa di mercoledì 3 aprile 2024

Pubblicato

il

Alla scoperta del pianeta rosso (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Da Miami 2023 a Miami 2024 c`è un Sinner nuovo di zecca. Più sicuro, più tecnico, più potente al servizio. Un Sinner che, con le sue 21 vittorie su 22 partite giocate dall`inizio dell`anno, ha messo in campo i frutti di un lavoro cominciato nel 2022 con il cambio di coach, da Riccardo Piatti a Simone Vagnozzi e Darren Cahill, e metabolizzato nel 2023 per raggiungere la maturazione completa negli ultimi sei mesi. Sono soltanto tre i giocatori che sono riusciti a battere Jannik Sinner da ottobre del 2023: Ben Shelton al Masters 1000 di Shanghai, Novak Djokovic nella sfida per il titolo alle Atp Finals e Carlos Alcaraz nella semifinale di Indian Wells poco più di due settimane fa. Segno che, a parte Shelton, che s`è inserito nel 1000 in Cina subito dopo la vittoria del titolo a Pechino, solo i fenomeni riescono a fermarlo. Darren Cahill, dopo il titolo a Miami, lo ha detto chiaro: «Ora Jannik ha una sicurezza in se stesso, nel suo gioco, nel suo fisico, per cui entra in campo rispettando al massimo gli avversari ma senza aver paura di nessuno». Lo ha battuto per la quinta volta consecutiva, senza lasciargli scampo. Daniil Medvedev è rimasto impressionato dal rendimento al servizio del numero 2 al mondo. Una crescita che ha notato principalmente nelle ultime sfide, all`Australian Open, dove Jannik lo ha rimontato in finale conquistando il primo Slam della carriera: «Gioca bene, serve bene, fa vincenti. Anche nei momenti in cui io avrei potuto tentare la rimonta, tirava a 230 all`ora sulla linea, slice sulla linea, seconda sempre sulla linea. E quando Sinner gioca così, beh non c`è niente da fare. […] Come persona non mi sembra cambiato, anche se non lo conosco tanto bene. Ma sicuramente è cresciuto, sceglie i colpi in maniera molto più saggia e soprattutto serve bene, ma tipo dieci volte meglio. Serve fortissimo. E immagino quanto impegno ci abbia messo per crescere così tanto, quindi complimenti a lui». In generale, tutte le statistiche sul servizio nel 2024 sono migliori rispetto alle stagioni precedenti […]. Se nelle prime discese a rete Jannik sembrava molto poco a suo agio, ecco che adesso frequenta quella zona del campo con molto meno timore reverenziale. Restando un grande colpitore da fondocampo, Jannik ha comunque cercato da subito di aggiungere nuovi attrezzi alla sua “cassetta”. Vagnozzi è stato il primo a mettere mano al suo rapporto con la rete: «C`è voluto coraggio, ma lui è sempre stato molto collaborativo su questo aspetto. Abbiamo iniziato subito a toccare il suo gioco per renderlo più vario e aggressivo». Un work in progress che non si è ancora concluso, ma che ha già dato i frutti: paragonando la finale di Miami 2023 persa contro Medvedev a quella vinta quest` anno contro Dimitrov, la percentuale dice 65% dei punti a rete contro il 100% di quest`anno. Segno che quando si avventura dalle parti della rete, Jannik è sempre più sicuro dei propri mezzi e non procede più per tentativi. La solidità mentale è sempre di più un`arma per Sinner, che ha voluto approfondire molto la gestione delle proprie emozioni: «La tua testa è l`unica cosa che puoi gestire senza l`influenza degli altri» ha detto più di una volta Jannik, che nelle classifiche dei punti sotto pressione (palle break realizzate e salvate, set decisivi e tie break vinti) è sempre tra i primi tre. […] Darren Cahill ha voluto dare a Ferrara quel che è di Ferrara. La crescita fisica si vede (circa 3 chilogrammi di muscoli in più da quando lavorano insieme). E la resistenza allo sforzo è molto migliorata negli ultimi mesi. Crescita fisica e resistenza allo sforzo permettono a Jannik Sinner di affrontare le sfide con molta più serenità. Del preparatore atletico bolognese, il tecnico australiano ha detto: «Ha fatto un lavoro incredibile, è stato straordinario nel capire esattamente di che cosa avesse bisogno Jannik e di conseguenza organizzare con grande lungimiranza il lavoro. Decisiva la preparazione invernale ad Alicante, mentre durante la stagione ci saranno altri momenti dedicati al potenziamento». Parola di coach.

L’intrigante missione del Rosso (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

Sappiamo dove giocherà e ignoriamo quel che farà. Tuttavia, non è con curiosità che attendiamo che prenda il via la stagione sulla terra battuta di Jannik Sinner, bensì con fiducia. Resa ancor più speciale questa volta da una rincorsa al numero uno del ranking tutt`altro che proibita. Appuntamento il 7 aprile, Montecarlo. Casa, campo base, e sede del Rolex Masters 1000. Dal Principato, tappa a Madrid, Roma, e gran finale al Roland Garros. Pochi i punti da difendere (585), così come quelli che lo separano attualmente da Novak Djokovic. Lo scenario si direbbe ideale. Se non fosse che la fretta non si addice all`altoatesino, il ranking «è solo un numero», e l`imperativo rimane quello di sempre: continuare a lavorare e crescere. Più che un trampolino di lancio, la terra rossa si presenta quindi come un`intrigante sfida per l`attuale n.2 del mondo. Superficie esigente priva di facili scorciatoie che gli è sin qui valsa un titolo in carriera (due anni fa a Umago contro Alcaraz), Sinner dovrà cercare di assimilarne in fretta gli umori cercando di accorciare quei tempi d`adattamento in cui inevitabilmente incapperanno molti suoi colleghi. L’anno scorso nel Principato la sua corsa si fermò in semifinale contro Holger Rune al termine di un match scandito da pioggia, vento e provocazioni. E resta, quello, il suo miglior piazzamento in carriera nel quartetto di appuntamenti previsti nel suo calendario: a Madrid non si è mai spinto oltre il terzo turno, e a Roma e Parigi lo scoglio sono stati quarti. Ad ascoltar i pareri dei colleghi di oggi e di ieri, osservatori e addetti ai lavori, folgorati dal rendimento dell`azzurro negli ultimi sei mesi, pare non ci sia alcun dubbio che anche questa spedizione sarà un successo. Ma più che le impressioni, a infondere fiducia c`è l`atteggiamento con cui Sinner si sta preparando alla sfida. Consapevole che più che al risultato immediato, i prossimi mesi saranno interpretati come un ulteriore tassello nella costruzione di un giocatore che ha già dimostrato di avere talento e sensibilità per trovare le soluzioni necessarie una volta posto di fronte al problema. […]

Djokovic aspetta Jannik alla roulette di Montecarlo (Elvira Erbi, Tuttosport)

Appuntamento con il Djoker. A Montecarlo. Dove il gioco vale l`azzardo. Jannik Sinner torna a casa e ritrova il numero 1, su quei campi rossi dove l`anno scorso si fermò in semifinale. Lì Novak Djokovic si allena da qualche giorno, provando a recuperare le buone sensazioni perdute. Senza Goran Ivanisevic, il tecnico dei trionfi dal quale si è separato, dopo mille litigi e tanta tensione, pare. Lo sparring partner come da tradizione, è quel tipetto di Holger Rune. Il giovane danese, inviso ai più nel circuito per il suo essere naturalmente antipatico e irriverente, con il vecchio Nole invece va d`accordo. La stima è reciproca e il serbo dice di giocare come in uno specchio quando si trova di fronte il ragazzo dalle gambe possenti, praticamente un ologramma di se stesso andato indietro nel tempo. Patrick Mouratoglou, che ha ripreso ad allenare Rune dopo l`interregno di Boris Becket ha postato le foto dei due in azione, sorridenti, sul centrale. Una Pasqua diversa, mentre Jannik Sinner si divertiva a dominare Grigor Dimitrov a Miami. […] Una bella lotta, tra generazioni diverse e un obiettivo comune: vincere. Nel video, Rune picchia da fondo e Djokovic cerca di tenere il ritmo. Insomma, si comincia a fare sul serio nel pianeta Nole, perché la sconfitta con Luca Nardi a Indian Wells ha allargato una crepa nelle certezze già incrinate da Sinner e adesso serve intraprendere un nuovo cammino. Per difendere la leadership mondiale dall`attacco del Rosso sul… rosso, dove Sinner ha pochi punti da difendere (giusto la semifinale nel Principato e poco altro). Al Roland Garros la resa dei conti, se tutto va per il verso giusto. Di sicuro, Djokovic sarà da domenica il giocatore più anziano ad aver occupato il posto di numero 1 da quando l`Atp ha introdotto il ranking computerizzato […]. «Da sempre l`obiettivo della mia vita è essere il numero 1, diventare il migliore», raccontava il più vecchio leader mondiale, da domenica appunto, quando raggiungerà i 36 anni e 321 giorni da n.1, superando sua maestà Roger Federer. […] Venerdì il sorteggio del tabellone: con Nole, Sinner entrerà in azione direttamente nel 2° turno. Negli Usa è stato affiancato da Darren Cahill e Giacomo Naldi. A Montecarlo è atteso il rientro di Simone Vagnozzi. Djokovic, invece, ha con lui i fidati Marco Panichi e Nenad Zimonjic che è stato un grande doppista e funge pure da riparo con la sua mole.

Berrettini convince in Marocco (Marco Di Nardo, Corriere dello Sport)

Le sensazioni positive di Phoenix sono confermate, mentre la sconfitta di Miami con il malore accusato contro Andy Murray resta una parentesi sfortunata. Matteo Berrettini riparte dalla terra rossa di Marrakech (ATP 250) e ottiene la sua prima vittoria nel circuito maggiore dagli US Open dello scorso anno. In tabellone grazie alla classifica protetta, l`azzurro ha dominato all`esordio contro il kazako Alexander Shevchenko, testa di serie n. 6 e appena fuori dalla top 50 ATP, infliggendogli un netto 6-2 6-1 in meno di un`ora e un quarto di partita. Matteo ha confermato la capacità di adeguarsi rapidamente a tutte le superfici, virtù che in passato gli ha permesso di ottenere grandi traguardi in tutte le condizioni, come la semifinale agli US Open (cemento), la finale nel Masters 1000 di Madrid (terra) e a Wimbledon (erba). Considerando le ultime tre stagioni, quello di Marrakech è solo il suo quarto torneo sulla terra battuta ed è confortante la facilità con cui ha portato a casa il match d`esordio in Marocco. Agli ottavi lo attende Jaume Munar (n.73 del mondo), mai affrontato. Ha superato l`ostacolo del primo turno Flavio Cobolli, che ha superato Abdullah Shelbayh per 6-1 6-4, senza concedere alcuna palla-break e chiudendo con un impressionante 96% di punti vinti con la prima di servizio (27 su 28). Avanti anche Fabio Fognini, che si è imposto sul numero 89 ATP Hugo Gaston con il punteggio di 6-7(4) 6-1 6-4: affronterà agli ottavi Laslo Djere, prima testa di serie. Fuori Matteo Gigante, che si è ritirato mentre era indietro per 6-2 2-0 contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena. […]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement