ATP Montecarlo: Roccia Ruud regge le fiammate di Humbert e vola in semifinale

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ATP Montecarlo: Roccia Ruud regge le fiammate di Humbert e vola in semifinale

Casper Ruud ritorna in semifinale nel Principato dopo tre anni, affronterà Novak Djokovic contro il quale in cinque precedenti non ha mai vinto un solo set su 11 tentativi

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Casper Ruud – ATP Monte Carlo 2024 (foto via Twitter @atptour)
 

[8] C. Ruud b. [14] U. Humbert 6-3 4-6 6-1

Dopo tre anni, al tempo fu estromesso da Rublev, Casper Ruud ritorna in semifinale al Rolex Monte-Carlo Masters sbaragliando l’arcigna concorrenza di Ugo Humbert: arresosi al termine di poco più di due ore di gioco, per 6-3 4-6 6-1. Per il tennista norvegese più forte di tutti i tempi, è la sesta semifinale in altrettanti quarti disputati nei Masters 1000 sulla terra battuta.

Il tre volte finalista Major ha condotto le operazioni senza sbavature fino al 2-0, battuta a disposizione e 30 pari, del secondo set. Qui, qualcosa nei consueti meccanismi scandinavi di massiccia solidità si è inceppato e parallelamente il mancino di Metz ha finalmente messo in pratica con costrutto il suo piano gara reso inefficace nelle due frazioni perse dallo scarso sostegno pervenuto dalla prima palla di servizio: nel primo e nel terzo parziale ha fatto registrare rispettivamente il 47% e il 25% di trasformazione, differentemente nel set vinto ha ottenuto il 70% dei punti sulla prima. 28 sono stati poi i vincenti di Ugo contro i 24 di Casper, 6 i gratuiti in più dell’allievo di Chardy (18 a fronte dei 12 del vice Maestro delle Finals 2022).

Andando al succo della sfida, la maggiore completezza di soluzioni tecniche del transalpino – Ruud ha fatto solo 2 winners bimani è stata limitata nell’efficienza dagli svarioni in cui il n.2 di Francia ha infilato errori in sequenza che però sono da mettere in conto, inevitabilmente concentrati a distanza ravvicinata, quando giochi sempre sul filo del rasoio.

Adesso l’ostacolo per il figlio d’arte di Oslo si chiama Novak Djokovic, vittorioso – ancora una volta non convincendo del tutto – su De Minaur: si sono già affrontati in cinque occasioni, sempre in eventi di prestigio, di cui tre volte sul mattone tritato. Tuttavia, l’ex n. 2 mondiale non ha mai vinto un set su 11 tentativi: ma Nole non è mai stato così battibile, perlomeno considerando gli stati di forma del serbo nei precedenti incroci.

7-5 6-3 in semifinale al Foro Italico nel 2020, medesimo turno del torneo e sempre agli Internazionali d’Italia ma due anni più tardi: 6-4 6-3. L’ultimo confronto diretto in assoluto, la finale dell’Open di Francia del 2023: 7-6(1) 6-3 7-5 in favore di Novak. A completare il pacchetto, ci sono le due sfide al Pala Alpitour con la finale del 2022 vinta dal Djoker 7-5 6-3.

Primo Set: la solidità di Ruud ha la meglio sul ventaglio di proposte offensive del francese

Ugo per sperare di poter superare un cagnaccio da terra come Casper, deve attuare una strategia di gioco notevolmente offensiva provando a variare gli effetti il più possibile e cercando di fare la differenza con la propria chela mancina per tentare di ingabbiare il norvegese sulla diagonale sinistra e successivamente finirlo tramite l’accelerazione lungolinea. Questo approccio tattico, se messo in campo con l’efficacia e la continuità necessarie porterebbe immensi benefici al giocatore francese in quanto costringerebbe il due volte finalista del Roland Garros a dover giocare quasi sempre in corsa dal lato destro in situazioni di precario equilibrio con distanza dalla linea di fondo e con il solo rimedio del rifugio nel chop difensivo. Naturalmente per rendere reale tale piano tattico, è fondamentale avere un’ottimo rendimento con la prima per comandare lo scambio.

Diversamente, un controllo del punto nelle mani di Ruud e soprattutto una lunghezza medio-alta del palleggio avvantaggerebbero e non poco il 25enne di Oslo; il quale se può mazzolare con i suoi frigoriferi a sventaglio carichi di top spin, manovrando a piacimento lo spartito geometrico, diventa un cliente rognosissimo sul rosso.

Nel primo game del match, Humbert va dapprima avanti 30-0, poi si fa parzialmente rimontare sino al 30-30 prima di tenere il turno di servizio d’esordio senza soffrire ulteriormente. E’ costretto a fronteggiare un pari trenta anche il tre volte finalista Slam nel quarto game, dopodiché il mancino transalpino torna a rischiare in battuta e questa volta deve cedere il break: il nativo di Metz commette il primo doppio fallo dell’incontro sul 15-30 e con tre errori gratuiti complessivi offre due break point consecutivi al giocatore scandinavo. Basta il primo, Casper spinge meravigliosamente col drittone muovendo il rivale come una marionetta: 3-2 e servizio in favore di Ruud.

Il vantaggio, nonostante il doppio fallo da Oslo sullo 0-15, viene prontamente confermato per il 4-2 norvegese. Il primo set di fatto si conclude qui: Humbert finisce infatti per cedere una seconda volta la battuta sul 5-3 mandando così agli archivi la frazione inaugurale con lo score di 6-3 in 36 minuti a favore di Casper Ruud.

Secondo Set: Humbert straripa l’equilibrio con accelerazioni anticipate, spegnendo istantaneamente la fiducia di Casper

Si riprende e Ruud appare in totale controllo. Pronti via e l’ex n. 2 del mondo strappa immediatamente la battuta al tennista di “casa”, peraltro infliggendogli un ulteriore contraccolpo psicologico avendo centrato il break in rimonta dal 40-15 mediante una serie di quattro punti vinti consecutivamente, e si porta rapidamente sul 2-0. Nel successivo game, poi, al servizio per confermare l’allungo va in scena il momento di svolta dell’intero parziale. L’attuale numero 10 del mondo si ritrova sul 30-30 a due soli quindici dal 3-0 “leggero”, ma ecco che d’improvviso spegne la luce. Comincia a sbagliare qualcosa di troppo, smarrendo la sua proverbiale solidità ammirata anche sin lì. Al contrario, come se rappresentasse un perfetto contrappeso di equilibri emotivi e tecnici, Humbert inizia a limitare i gratuiti riuscendo allo stesso tempo a mettere maggiormente i piedi in campo per lasciare andare le sue splendide fiondate. Nella sostanza, spingendo e tornando a prendersi i giusti rischi. Dal terzo game, filotto di quattro giochi con tanto di di parziale da 9 punti a 1 per l’allievo di Jeremy Chardy e due round di servizio persi consecutivamente da Ruud: addirittura il secondo a zero con doppio fallo sulla palla break a completare la frittata.

Il momento che segna in maniera incontrovertibile il secondo set è proprio il sesto gioco, quello che permette ad Ugo di consolidare lo strappo: di gran lunga il più ungo e combattuto della sfida. Alla fine, dopo 18 punti e 3 palle del contro-break sfumate – alla quarta opportunità del 4-2 – il n. 25 al mondo sigilla il passo decisivo per trascinare il match al terzo. Non succede infatti più nulla e il mancino in campo chiude 6-4 in 50 minuti.

Terzo Set: Humbert ha la spia accesa, sbaglia in sequenza e Ruud di prepotenza si prende la semifinale

Frazione finale che si gioca in un’atmosfera resa molto suggestiva dai fari accessi del Ranieri III, anche se gli spalti si sono considerevolmente svuotati. Tuttavia, a rendere ancora più caldo l’ambiente, i francesi assiepati sul centrale del Principato si fanno sentire intonando la Marsigliese. Humbert riparte da dove aveva lasciato: prosegue nel suo match champagne fatto di costanti anticipi, controbalzi dal coefficiente di difficoltà ben elevato, attacchi accelerati in continuazione tagliando benissimo il campo per impattare sempre in fase ascendente e ingressi in ribattuta con grandissima aggressività. In sintesi, si sta giocando la partita che più si confà alle caratteristiche del francese. Casper, invece, deve ritrovare la consistenza dimostrata fino all’inizio del secondo set e rispolverare un’incisività diversa con il dritto, altrimenti questa versione di Ugo tirata a lucido lo soppianterebbe definitivamente di vincenti.

Nel momento del bisogno, però, papa Cristian osserva come il figlioletto quando conta davvero alza ogni volta la serranda; mentre come è normale che sia un tennista come Humbert, che esprime un tennis sempre esposto all’errore, nelle fasi negative di rendimento sbaglia tanto concentrando i gratuiti in sequenza e in breve periodo. Per cui, break di Ruud a 15 e il norvegese a servire per salire 4-1. A questo punto, si assiste indubbiamente al game più emozionante della sfida: prima Ugo vince il punto più bello dell’incontro, poi si costruisce due occasioni del contro-break per rientrare nuovamente in gareggiata quando appariva spacciato. Ebbene, sulla prima l’esito ha dell’incredibile: il francese spinge col dritto trovando la solita traccia, anomalo incrociato e lungolinea subito dopo. Il 3-4 sembra vidimato ed invece, Casper è autore di un recupero irreale che con l’inevitabile pizzico di fortuna termina negli ultimissimi centimetri di campo. Ugo sorpreso riesce comunque tramite padellata a rimetterla di là ma poi il dritto di Oslo certifica il 4-1. La partita si conclude qui, visto che nel successivo gioco il 25enne di Metz con la spia della riserva oramai accesa alza bandiera bianca: secondo break (il quinto nel match) norvegese che vale il 5-1.

Humbert tuttavia se la vuole giocare fino alla fine, estrae dal cilindro le ultime perle e si porta 15-40 continuando a caricarsi. Ma Ruud di pura prepotenza agonistica, tornato macinare ad alta intensità con le sue due armi più affilate, ribalta tutto e ai vantaggi si qualifica dopo tre stagioni di digiuno alle semifinali di Montecarlo: 6-1 in 40 minuti.

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