ATP Montecarlo: impresa Ruud, vola in finale e batte Djokovic col cuore in un match da batticuore

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ATP Montecarlo: impresa Ruud, vola in finale e batte Djokovic col cuore in un match da batticuore

Il norvegese per la prima volta si impone sul serbo e su un numero 1. Risale al numero 6 in classifica e domani sfiderà Tsitsipas per conquistare il primo Masters 1000 della carriera

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Casper Ruud - Montecarlo 2024 (foto X @ATPTour_ES)
 

[8] C. Ruud  b. [1] N. Djokovic 6-4 1-6 6-4

I cinque precedenti, l’ultimo a Parigi, erano stati impietosi, con un dominio schiacciante di Nole Djokovic che a Casper Ruud non aveva lasciato mai neanche le briciole di un set. Ma nel Principato, nella seconda semifinale del Montecarlo Rolex Masters 2024, la musica cambia. In men che non si dica il norvegese si prende l’agognato primo set. Poi si sfalda anche perché Nole, che su quella terra rossa ha trionfato due volte (l’ultima nel 2015), sale in cattedra. Casper sembra il fantasma di se stesso. Ma nel terzo set ricompare e più pimpante e lucente di prima, sferra vincenti (tanti i lungolinea da applausi) su vincenti e si prende la supremazia del gioco. Almeno sembra. Perché Djokovic all’improvviso risorge e recupera il break di scarto. A suon di tiri angolati ma soprattutto di sacrifici e difese strenue, col cuore, il norvegese argina il ritorno di fiamma di Nole. L’impresa è compiuta. Per la prima volta Casper batte Novak Djokovic, per la prima volta si impone su un numero 1 al mondo. Sarà lui a sfidare Stefanos Tsitsipas, vincente contro il nostro Jannik Sinner, nella finale di domani. Anche la classifica gli sorride: sale al numero 6 del ranking scalzando Andrey Rublev.

Ma riavvolgiamo il nastro.

Primo set: Ruud cinico, conduce dall’inizio. Nole si accende tardi

Si inizia. È Novak Djokovic ad aprire le danze al servizio. Ma Casper Ruud, numero 10 del ranking, rimontando dal 30-15 si procura subito la prima palla break: martellando a suon di dritti la trasforma. Il numero 1 al mondo, 36 anni, cerca la profondità per non farsi schiacciare dal norvegese classe 1998. All’occorrenza farcisce il suo gioco anche con qualche delicata palla corta anche se a rete non è sempre impeccabile: si lascia scappare uno smash davvero goloso con Ruud al servizio. E Casper, pur con qualche leggerezza di troppo, difende il break grazie alle sue prime: una garanzia all’80 %. Nel quarto gioco ecco un’altra palla break per Ruud: Djokovic la spazza via osando un serve and volley. Poi però il serbo sbaglia un dritto, il quinto del game: altra possibilità per Casper. Sfruttata col gentile contributo di Nole, recidivo. Il norvegese conduce così 4-1. Ma il serbo non ci sta, aggredisce con la risposta, da sempre suo colpo letale e tratto distintivo. Accorciate le distanze di un break. Si procede lineari fino al 5-4. Ruud è al servizio. La tensione si fa sentire. Il norvegese ha un tabù da infrangere: con Djokovic ha perso tutti e 11 i set giocati. Ma non si incarta, gioca a trazione anteriore e fa suo 6-4 il primo atto. Un set veloce, costellato da scambi brevi.

Secondo set: riecco Djokovic, dirompente. Ruud, seminato, va in tilt

Il sole comincia ad abbassarsi e l’aria a cambiare a Montecarlo. In campo c’è un altro Nole, rivitalizzato e deciso. Più preciso e profondo al secondo gioco il serbo mette le sue grinfie sul gioco di Ruud. 2 a 0. Il suo sguardo è cambiato, trapela concentrazione. Anche le palle corte, millimetriche, non mancano all’appello. In un lampo è 3-0 per Djokovic. Anche se Nole, sembra comunque non del tutto soddisfatto. Ruud è ancora lì: sfodera uno smash da fondo campo di una difficoltà estrema. E sfoggiando una forma fisica impeccabile fa capire che può arrivare sulle palle corte di Djokovic. Ma il serbo è arcigno. Solo grazie a un servizio a uscire prolifico il norvegese si salva da un altro break che avrebbe potuto rivelarsi una condanna. 4-1. Djokovic è ormai involato verso il set: non si lascia più scappare un colpo e continua con le “carezze” sottorete che diventano sempre più “pugni” per Ruud. Casper ormai è in tilt: tre doppi falli, un tiraccio da non far guardare alle scuole tennis ed è 5-1 Nole che non si fa pregare. Il set è suo.  

Terzo set: Casper, ritrovato, parte forte. Nole lo aggancia, poi cede

Si rientra in campo ed ecco subito un altro ribaltone. Ruud sembra ritrovato. Ricomincia a spingere e dal 30-0 sotto strappa a Nole il game portandosi 2-0. Il norvegese procede sull’onda di questa convinzione e con questo spirito battagliero. Cerca gli angoli Casper, scoccando lungolinea vincenti da applausi. In un batter d’occhio è 4-2. Nole è dato per spacciato. Ma contraddice tutti. Lasciando Ruud a zero, con classe gli strappa di dosso il gioco compiendo il break. Le distanze ora sono cortissime, Casper è ancora avanti ma solo 4-3.  Con un ace Nole fa la voce grossa. Ci aggiunge anche un serve and volley e completa l’aggancio. 4 pari. Casper non perde le staffe. Il lungolinea lo aiuta ancora una volta. Ma soprattutto a salvarlo dal ritorno di fiamma di Nole è il suo grande carattere e la strenua difesa. Lo score recita 5-4. Poi sul gioco di Nole il norvegese si procura tre match point. Al terzo tentativo è Nole che con un doppio fallo gli regala la vittoria. “Sono ancora sotto shock” dice Casper che non si capacita della vittoria firmata. Il norvegese domani contro Tsitsipas andrà alla caccia del suo primo titolo 1000: “Sarà dura ma vedremo come andrà” è elegante e composto Casper ma sicuro dentro di sè scalpita per non farsi scappare quest’occasione.

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