Australia-Messico 5-0: troppo ampio il divario, esordio roboante per capitan Stosur
Con i successi del sabato la squadra di casa stacca il pass per Siviglia: basta la vittoria di Taylah Preston, preferita a Rodionova, su Marcela Zacarias con doppio 6-1 in poco più di un’ora di partita.
Venerdì
L’Australia della neo capitana Samantha Stosur – ha rilevato Alicia Molik a dicembre – è ad un solo rubber di distanza dal raggiungimento della qualificazioni per le Finals 2024 di Billie Jean King Cup by Gainbridge, dopo che Arina Rodionova e Daria Saville hanno ottenuto la vittoria nei due singolari disputati a Brisbane, nella cornice della Pat Rafter Arena, nella prima giornata del qualifier contro il Messico.
L’irrefrenabile Daria Gavrilova ha dominato la carneade Marcela Zacarias (n. 562 WTA) concedendole un solo game e portando la compagine aussie sul 2-0 con inequivocabile 6-1 6-0 consumatosi in meno di un’ora di gioco: 52 minuti di un mero allenamento agonistico per la tennista di origini russe.
In apertura di tie, aveva invece stappato il confronto la numero 2 australiana. Rodionova – ritornata in nazionale dopo 8 anni di assenza – si è imposta in rimonta, al termine di quasi due ore e dieci di partita, sulla specialista del doppio Giuliana Olmos (n.° 25 WTA nella classifica di specialità ma con un recentissimo passato in Top Ten al n.° 6 ad aprile 2023 ,attualmente sprovvista di ranking mondiale per quanto riguarda il singolo: è stata al massimo n.° 343 del mondo nel marzo del 2019) con il punteggio 3-6 6-3 6-1.
Giuliana non disputava un incontro di singolare in un tabellone principale dal novembre del 2019
Ricordiamo a tal proposito, per spiegare anche il perché di una scelta così particolare come quella di far scendere in campo in un match di singolare una doppista di mestiere, che la squadra messicana capitanata da Augusto Moreno è volata in Australia priva delle sue quattro migliori giocatrici: Renata Zarazua (n.° 100 WTA), Ana Sofia Sanchez (n.° 287 WTA), Victoria Rodriguez (n.° 327 WTA), Fernanda Contreras Gomez (n.° 402 WTA).
Qualora il team australiano (sette volte campione in Fed Cup) raggiungesse le finali della competizione, che si terranno a novembre, ritornerebbe a giocare la fase finale dell’evento a squadre nazionali femminili per la prima volta dal 1974; la quarta da quando è denominata BJK Cup.
Curioso il retroscena riguardante lo schieramento in formazione dell’ex Top 20 Saville: in un primo momento, infatti, alla 30enne nativa di Mosca era sta preferita Storm Hunter ma poi l’infortunio di quest’ultima ha cambiato le carte in tavola e Daria è stata molto abile nel cogliere al meglio l’occasione.
Svizzera-Polonia 0-2: Frech sopravvive ad una maratona e dà manforte alla rullante Swiatek
Anche la Polonia è ad un passo dalle finali novembrine di Siviglia grazie ai successi della numero uno mondiale Iga Swiatek, che ha vestito i panni della solita schiacciassi inesauribile e della n. 2 polacca Magdalena Frech che ha dovuto combattere ardentemente per tenere a freno l’esuberanza dell’elvetica Celine Naef.
I. Swiatek b. S. Waltert 6-3 6-1
Ad aprire il tie, è stata la protagonista più attesa. Iga Swiatek ha dato il via alla contesa consegnando l’1-0 alla Polonia con una schiacciante vittoria su Simona Waltert: sconfitta con lo score di 6-3 6-1 in 1h25‘ di “non partita”. In classifica 157 posizioni sotto Iga, la 23enne di Coira ha affrontato la quattro volte vincitrice Slam dimostrando un’eccezionale abilità nella copertura del campo abbinandola ad un tennis ispirato. Tutto sommato si è quindi goduta a pieno il proprio debutto con la maglia della Svizzera, ma pur giocano una buona gara non era provvista dell’esperienza e della potenza di fuoco per impensierire anche solamente in minima parte la Regina femminile.
M. Frech b. C. Naef (8)6-7 7-5 6-3
In una partita con uno slancio in continua evoluzione, e durata poco meno di tre ore di furibonda lotta agonistica, la numero 52 del mondo Magdalena Frech ha resistito all’assalto concertato della 18enne svizzera Céline Naef conquistando il punto del 2-0 per (10)6-7 7-5 6-3. Il risultato porta la Polonia al sabato forte di un rassicurante bottino in vista delle qualificazione alle Finals. La teenager rossocrociata – giovanissima, classe 2005 – (n.° 148 WTA), ha giocato con potenza e tenacia: ingredienti che le ha permesso di andare avanti 3-0 nel set di apertura. La 26enne di Lodz si è però ripresa prontamente ma la 18enne sostenuta dal suo portentoso servizio, ha mostrato coraggio e sicurezza nel resistere al ritorno della rivale in un intenso tie-break prima di riuscire a conquistare la frazione. Dopodiché, il set è proseguito sul medesimo canovaccio alternando continui rovesci dell’inerzia emotiva nel controllo delle redini della sfida. Naef ha strappato la battuta polacca sul 4-4 nel secondo set, con Frech che ha subito un serie di 9 punti consecutivi a sfavore, salvo poi contro-ribattere impiegando i successivi quattro per recuperare il maltorto
Magdalena è stata convocata lasta minute, dopo il forfait all’ultimissimo momento di Magda Linette: nonostante vada sottolineato che classifica alla mano, la semifinalista dell’Australian Open 2022 disti 8 posizioni più giù rispetto alla più giovane connazionale. Di conseguenza, la 60esima piazza (a marzo 2023 è stata n.° 19 WTA) della 32enne di Poznan fa sì che sia Frech la vera “Robin” al fianco della tre volte campionessa al Roland Garros.
La Svizzera ha vinto il primo titolo della sua storia nel 2022, mentre la Polonia non ha mai messo le mani sul trofeo.
Slovacchia-Slovenia 2-0: Schmiedlova e Hruncakova dettano legge
La Slovacchia è passata in una posizione di comando nel qualifier contro la Slovenia, semifinalista della Billie Jean King Cup nel 2023, grazie a Anna Schmiedlova e Viktoria Hruncakova che hanno vinto le loro partite di singolare in quel di Bratislava assicurandosi un vantaggio di 2-0 alla conclusione del primo giorno di gare.
Con la classifica delle giocatrici in campo nettamente favorevole alle padrone di casa, tutta la pressione era sulla squadra casalinga capitanata da Matej Liptak.
Schmiedlova ha regalato alla Slovacchia un inizio perfetto, per la gioia dei tifosi di casa giunti numerosi e rumorosi a coprire i seggiolini della Peugeot Arena, vincendo 6-4 6-3 contro la n. 2 slovena Ela Nala Milic (n.° 812 WTA) che le è valsa la 12esima affermazione in singolare in BJKC. La partita è stata vinta dalla 26enne di Kosice soprattutto per mezzo di un elegante rovescio lungolinea che ha sempre fatto la differenza negli scambi più sostenuti. È stata la decima vittoria in singolare della n.° 68 WTA nella BJK Cup. 13 dei 19 games dell’incontro sono stati vinti dalle risposte, quantomeno tali oscillazioni – dettate più da errori e demeriti delle protagoniste in campo, che da grandi giocate – hanno messo in piedi una visione avvincente per gli spettatori.
Le slovacche ha successivamente consolidato il loro dominio grazie ad una impressionante – per la continuità palesata – prestazione della n. 2 Hruncakova che ha trionfato al terzo su Veronika Erjavec (n. 203 WTA) col punteggio di 6-1 5-7 6-3. Questa scontro sembrava destinato a rivelarsi a senso unico, rispecchiando peraltro i reali valori in campo, visto che la n. 146 del mondo nella prima frazione ha sventato i tre break point concessi trasformando contrariamente entrambe le palle break avute a disposizione. Dunque, non soltanto Erjavec ha perso malamente il primo set ma con la sopraggiunta del carico psicologico di aver più occasioni in risposta della più quotata avversaria e di averle tutte sprecate. Ciononostante, Veronika si è rialzata alla grandissima mostrando un encomiabile spirito combattivo che nel secondo parziale non l’ha vista nuovamente farsi sfuggire la tripla palla break costruitasi.
Vedremo ora se nella giornata odierna, la Slovenia trarrà spunto dall’esperienza della scorsa stagione quando rimontò lo 2-0 del venerdì nel qualifier 2023 battendo così la Romania e qualificandosi alla fase finale di Siviglia.
Francia-Gran Bretagna 1-1: Raducanu mantiene vive le speranze britanniche
Francia e Gran Bretagna sono in pareggio sull’1-1 dopo un’intrigante prima giornata a Le Portel.
Diane Parry ha nettamente superato Katie Boulter per 6-2 6-0 portando la Francia avanti 1-0. Dopodiché con Caroline Garcia in vantaggio su Emma Raducanu di un set e un break, le transalpine apparivano ben indirizzate verso il 2-0. Tuttavia la campionessa dello US Open 2021 ha mandato in frantumi le speranzi francesi, producendo una una straordinaria rimonta e imporsi 3-6 6-3 6-2.
Francia e Gran Bretagna fino alla sfida del 2023 non si incontravano in questa competizione – ex Fed Cup – da 43 anni. Nel qualifier dello scorso anno a Coventry nelle West Midlands, la Francia vinse 3-1. In prima giornata è andata molto vicina al 2-0, ma una grande Emma non può cambiare il pronostico finale sullo scontro: con il pubblico di casa alle spalle e la terra sotto i piedi, il team del capitano Julien Benneteau rimane decisamente favorito per la conquista delle Finals. La superficie è stata infatti sicuramente il principale fattore decisivo nel dirimere i due singolari incrociati della giornata. La morosa di De Minaur, è stata finora autrice della la migliore stagione ma sul rosso è un altro paio di maniche: un terreno di scontro, dove i tagli sotto la palla della giovane monomane di Nizza tolgono respiro al ritmo che normalmente la 27enne di Leicester imprime sulle superfici veloci. Tuttavia, l’inizio gara era stato subito promettente per Katie che ha rotto immediatamente gli indugi strappando la battuta alla 21enne di casa nel game d’apertura, ma per la giocatrice britannica si è di fatto spenta lì: le variazioni di effetti delle classe 2002 d’Oltralpe ha preso il sopravvento senza voltarsi più indietro.
Ci sono stati comunque diversi giochi equilibrati a livello di scorrimento del punteggio, ma sono andati tutti dalla parte di Parry. La sua maggiore attitudine alla superficie era evidente, palesata grazie al suo ventaglio di soluzioni sempre diversi per altezza e tipologia di esecuzione. Il dritto di Boulter, abitualmente arma determinante per le sorti della n. 1 di Gran Bretagna è andata a sbattere pedissequamente sul fastidiosissimo back francese, divenendo impotente.
Dal 2-0 Boulter (n.° 28 WTA) apripista, la numero 49 mondiale ha vinto 12 games consecutivi, suggellando infine la vittoria con un eccezionale dritto vincente.
Anche il secondo singolare della giornata ha visto un grande divario di abitudine agonistica, e in questa caso anche di esperienza nel circuito per questioni anagrafiche, al mattone tritato. Garcia ha giocato più di 150 partite in carriera sulla terra vincendone più della metà la maggior parte. Emma appena 12 in totale, anche se è uscita vittoriosa in sei occasioni.
La campionessa del WTA 1000 di Cincinnati 2022 ha espresso un livello molto alto nel primo set, conquistando dopo 46 minuti un parziale estremamente combattuto e giocato bene da entrambe. La 30enne francese è celebre per la sua aggressività in risposta e per i suoi costanti anticipi, ciononostante è stata la 21enne nativa di Toronto ad utilizzare efficacemente questa tattica nel secondo set per stabilire la parità e far soffiare il vento in poppa del comando dal suo lato.
Una volta che Raducanu è scattata (attualmente n. 302 al mondo dopo gli infortuni e le operazioni chirurgiche), non si è mai guardata indietro, continuando a dominare in risposta e mantenendo alto anche il numero di aces (9 a testa a fine match).
Al servizio sul 4-1 nella partita decisiva, la tennista di origini rumene ha meso ace che ha significato 5-1. Tuttavia, qui è andato in scena un divertente siparietto dovuto al fatto che Emma fosse convinta di aver vinto la partita, camminando verso la rete con un enorme sorriso sul viso. Ma ha dovuto frenare il suo entusiasmo, alla fine rimandato solamente di qualche minuto, dopo un rapido consulto con il tabellone elettronico dell’arena che le ha rivelato come si fosse ancora del lavoro da fare.
Garcia tiene il turno di servizio nel settimo gioco, ma la n. 2 britannica non sbaglia e suggella la vittoria con un potente schiaffo al volo. È stata la sua prima vittoria contro un giocatore Top 30 da Indian Wells 2023 e solamente la quarta da quando è diventata campionessa a Flushing Meadows.
La vittoria di Raducanu sicuramente avvia nel migliore dei modi la seconda giornata, con se necessari. La Francia ha ancora il pubblico e la terra dalla sua parte, ma la Gran Bretagna ha lo slancio di Emma che ha inviato un chiaro messaggio.
Giappone – Kazakistan 3-2: Osaka al ritorno in BJKC mette a segno una vittoria scintillante. Hibino completa l’opera superando Putintseva
Naomi Osaka e Nao Hibino hanno recitato meravigliosamente per il Giappone nel qualifier che le vede opposte ad un Kazakistan decimato dall’assenza di Elena Rybakina, avvicinando la compagine del Sol Levante alla sua prima storica partecipazione alla fase finale della Billie Jean King Cup by Gainbridge. Ancora una vittoria in un rubber all’Ariake Coliseum di Tokyo e prenoteranno il biglietto per lo spettacolo di novembre a Siviglia.
La quattro volte campionessa del Grande Slam ha segnato il suo ritorno in BJK Cup con un successo brillante. L’ex numero 1 del mondo ha sconfitto Yulia Putintseva per 6-2 7-6(5) in 1h23‘ di gioco, tenendo il calmo colma di fiducia e serenità donatele dal precedente trionfo totalmente a senso unico della n. 1 (naturalmente lo è per questioni di ranking vista la classifica di n. 193 WTA di Naomi in seguito alla maternità) giapponese Hibino, che in 59 minuti ha annientato per 6-1 6-0 le speranze della doppista Anna Danilina, occupante la 939esima piazza mondiale – mentre è n. 54 di specialità con best ranking in 10esima posizione. La presenza di Osaka in questo appuntamento di BJKC, che è ritornata a disputare la sua prima partita in nazionale dal febbraio 2020, ha senza dubbio dato vivacità al Giappone consegnandole un dimensione ben diversa. Naomi ha avuto un un incoraggiante rientro alle competizioni dopo aver saltato l’intera stagione 2023 per la nascita di sua figlia Shai, avvenuta lo scorso luglio, e il suo trionfo su Putintseva (n.° 50 WTA) ne è stata un’ulteriore prova.
La 26enne nipponica, due volta campionessa sia a Melbourne che a New York, ha approcciato al match con un bottino di 5 vittorie su un totale di 7 match disputati in carriera vestendo la maglia del Giappone in BJK Cup ma la 29enna nativa di Mosca è un’avversaria contro in cui in passato aveva faticato e non poco. Le due si erano già infatti affrontate quattro volte a livello WTA, con tre affermazioni di Yulia. Stavolta però Osaka ha finalmente rotto il tabù.
La sconfitta ha messo fine alle possibilità della n. 1 kazaka di poter agganciare Yaroslava Shvedova al secondo posto alla time della speciale graduatoria riguardante le giocatrici kazake con più successi in BJKC . Ha bisogno di altre tre vittorie, quindi l’attesa per il tanto agognato traguardo continuerà. Constatato ciò, l’ex n. 27 del mondo è già tutt’ora una delle prime tre tenniste kazake ad aver ottenuto 20 o più vittorie nella competizione, e sempre nel podio anche per ties disputati: 25.
Nella seconda giornata di gare, Hibino – ritornata in nazionale nei play off del 2023 dopo un’assenza che perdurava dal 2019 – ha sguainato le spade contro Putintseva, chiudendo la pratica al termine di una battaglia senza quartiere consumatasi in 2h11‘ con lo score di 6-4 3-6 7-6(7). Tutto questo ha dunque reso ininfluente il doppio, con le favorite di casa Ena Shibahara e Shuko Aoyama che sono state sconfitte da Zhibek Kulambayeva e Ana Danilina 11-9 al super tie-break. Shibahara era imbattuta in Billie Jean King Cup avendo vinto tutte le otto partite di doppio disputate in precedenza, mentre si interrompe la striscia della la partner Aoyama di 13 vittorie consecutive nelle competizione: la sua ultima sconfitta risaliva al 2017.