[2] C. Garcia b. E. Cocciaretto 6-1 3-6 7-5
Davvero un’occasione persa. Era a pochi 15 dal ribaltare il pronostico Elisabetta Cocciaretto in questo primo turno dell’Open Capfinances Rouen Métropole, torneo in terra francese alla terza edizione diventato WTA 250 solamente da quest’anno (prima era un 125 e si giocava su cemento). Dinanzi alla seconda forza del seeding e tennista di casa, Caroline Garcia, la marchigiana si è fatta lo sgambetto da sola nel finale – era avanti 5-3 nel set decisivo – e ha permesso alla transalpina di rientrare nell’incontro. Alla fine, ha prevalso l’ex numero 4 al mondo con il punteggio di 6-1 3-6 7-5 dopo quasi due ore di gioco che per lei erano iniziate senza sbavature nel primo parziale.
Poi, uno dei suoi soliti cali ha permesso alla grinta di Cocciaretto di prendere il sopravvento sino quasi alle fasi finali. Più contratta, poco decisa e, forse, in balia dei suoi pensieri, Elisabetta però non è stata cinica nella chiusura dell’incontro e ha quindi ceduto il quarto testa a testa su quattro (tutti sulla terra) alla francese. Con ben 11 ace e il 78% di punti vinti con la prima Garcia avanza nel torneo di casa e attende la vincente del match tra Parry e Schmiedlova.
Primo set: Garcia ha un altro ritmo di palla
Subito decisa e aggressiva Garcia in avvio di match. Dopo aver tenuto il servizio a 30 la francese continua a spingere bene soprattutto dal lato del dritto non dando respiro a Cocciaretto e, a 0, le strappa il servizio con autorevolezza. Solide prime che non consentono all’azzurra di organizzare una buona risposta, poi, catapultano la transalpina sul 3-0 con un parziale solidissimo di 12 punti a 3. La sua potenza di fuoco è schiacciante. Nel quarto game la numero 23 WTA recupera da 40-0 in risposta e, facendo partire meteore dal suo piatto corde con i piedi abbondantemente dentro la linea di fondo campo, obbliga Elisabetta a rincorrere la palla affannosamente.
Il ritmo di gioco della francese è di un altro livello fino ad ora; talvolta i suoi fendenti lasciano sul posto la tennista italiana, che non riesce a smorzare il pressing forsennato della sua avversaria in nessun modo. Nonostante si procuri due palle break Cocciaretto non le concretizza e, vittima ancora una volta delle mazzate di Garcia, lascia andare il quinto gioco consecutivo. Arriva il game della bandiera per l’azzurra, ma l’inarrestabile transalpina va dritta per la sua strada e a suon di vincenti ed ace chiude il primo set, dopo soli ventisette minuti di gioco, con lo schiacciante punteggio di 6-1.
Secondo set: Gli equilibri si capovolgono. Garcia scende, Cocciaretto sale. Si va al terzo
È la marchigiana a partire in vantaggio nella seconda frazione, portandosi a casa a 15 il primo gioco al servizio. Risponde Garcia con un ottimo turno in battuta, ma Elisabetta vuole mostrarle che non ha più intenzione di farsi dominare come accaduto nel primo set. Infatti, gioca bene anche lei con il colpo di inizio gioco e si porta sul 2-1. L’incontro inizia a farsi più equilibrato, con entrambe le tenniste capaci di sferrare delle ottime accelerazioni che rendono pure il match più godibile. Fatica però Cocciaretto nel quinto gioco: alcuni suoi doppi falli regalano a Garcia punti importanti che la catapultano a palla break.
L’italiana però non ci sta. Sferra degli eccellenti colpi in corsa sia con il dritto che con il rovescio e sale sul 3-2. La grinta dell’azzurra inizia a farsi sentire. Non riesce più la francese a tenere in mano il pallino del gioco come aveva fatto in maniera ineccepibile fino a pochi minuti prima. La tennista marchigiana ascolta i consigli del coach che la esorta a fare un passo in avanti sulla seconda dell’avversaria e, eseguendo le indicazioni da manuale comportandosi in maniera aggressiva sul campo, strappa per la prima volta il servizio alla seconda potenza del seeding.
Gli equilibri del match, ora, non hanno più niente a che fare con quelli della prima frazione. Il tennis di Elisabetta è più incisivo, colmo di maggior fiducia e le permette così di avanzare 5-2. Il nono game è quello decisivo. Quattro prime dell’italiana fanno sì che il parziale si concluda, dopo trentanove minuti, con lo score di 6-3. Di conseguenza, le sorti dell’incontro si decideranno nella frazione decisiva.
Terzo set: Cocciaretto parte in quarta ma nel finale si irrigidisce e Garcia le strappa dalle mani l’incontro
È l’ex numero 4 al mondo a partire in testa nel parziale finale. Tiene il servizio a 0, ma Cocciaretto c’è e vince anche lei il primo game in battuta senza perdere un punto, sferrando pure un ace finale sulla ‘T’. La numero 55 al mondo continua con il suo forcing in risposta alle seconde francesi e, con questo modus operandi, conquista un preziosissimo break. Le sue manovre mettono in seria difficoltà Garcia, incapace ormai di trovare quell’incisività sin dai primi colpi che le aveva permesso nel primo frangente della sfida di guardare dall’alto la rivale. Ora sembra un altro match.
In ogni caso, la transalpina rimane aggrappata nel punteggio e nel sesto game mette paura all’avversaria procurandosi una palla break. Cocciaretto non perde la concentrazione, cancella l’occasione della francese e sale sul 4-2. Da 0-30, poi, l’azzurra risale nell’ottavo gioco e con precisione, miscelata alla giusta dose di carattere, costringe Garcia a servire per allungare la sua permanenza nel torneo di casa. Anche lei rimonta da 0-30 e si salva. Sotto pressione Elisabetta incappa in brutti errori che, combinati con vincenti stupendi della francese, restituiscono il servizio alla mittente. Tutto da rifare. Siamo 5-5.
In seguito, terzo gioco consecutivo per la numero 23 WTA e questa volta è la tennista marchigiana a dover servire per rimanere nel match che fino a pochi istanti prima sembrava avere in pugno. La frustrazione e la paura di perdere lanciano nuovamente Garcia sullo 0-30, a due punti dalla vittoria. Elisabetta è contratta, non le funzionano più così bene i fondamentali. Commette due doppi falli e ai vantaggi la transalpina regala due dritti vincenti al pubblico e a sé stessa. Sono quelli che valgono la vittoria, che piomba dopo meno di due ore di gioco con il punteggio di 6-1 3-6 7-5. Se l’è vista brutta, ma alla fine ha prevalso lei, la tennista di casa.