Nadal fa fatica ma deve resistere (Bertolucci). E dalla terra risboccia Martina (Di Nardo). L'Italia resta aggrappata ad Arnaldi (Bertellino)

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Nadal fa fatica ma deve resistere (Bertolucci). E dalla terra risboccia Martina (Di Nardo). L’Italia resta aggrappata ad Arnaldi (Bertellino)

La rassegna stampa di giovedì 18 aprile

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Nadal fa fatica ma deve resistere, una chiusura in bellezza è la sua missione (Paolo Bertolucci, La Gazzetta dello Sport)

II ritorno di Rafa Nadal in campo, a prescindere dai risultati immediati, compresa la sconfitta subita ieri contro De Minaur, per il tennis mondiale è la notizia del mese. Ci eravamo preoccupati quando Rafa era praticamente scappato da Indian Wells e si era cancellato dai tornei di Miami e di Montecarlo, quest’ultimo la seconda casa dopo Parigi. Per fortuna lo abbiamo finalmente ritrovato sulla terra rossa di Barcellona: il solo fatto di vederlo sulla sua superficie preferita infonde grande gioia agli appassionati elevando lo spessore e l’attesa di qualunque torneo. Perché Rafa gioca ancora con grande passione, ama fortissimamente il suo sport, adora competere, adora lottare e soffrire. Il mondo va talmente di fretta che si dimentica dei suoi campioni, dei grandi personaggi. La presenza in campo di Nadal in questo periodo che introduce agli Slam di Parigi e Wimbledon invece ricorda a tutti quanto sia importante la sua figura di sportivo per l’impegno, la correttezza, l’educazione e il rispetto nei confronti del pubblico e degli avversari che il fuoriclasse maiorchino ha sempre dimostrato nella sua immensa carriera […].

Rafa ha scritto la storia del tennis, nessuno può negarlo. II suo “gancio” mancino di diritto ha fatto epoca, la sua tecnica difensiva, con la capacità di uscire dalle situazioni più complesse, non ha rivali nel circuito e lo rappresenta tuttora come un indomabile agonista. Ha avuto il merito, lui come Federer, di entrare nel cuore di tutti i tifosi senza bisogno di un passaporto. Si può tifare per il giocatore del proprio Paese, ma è impossibile tifare contro Nadal. Ora è rientrato per i tornei sul rosso per preparare al meglio il ritorno al Roland Garros, il suo regno. Dopo Barcellona lo attendono Madrid e Roma. Difficile pronosticare se quei tornei lo metteranno nella migliore condizione per competere ad alto livello a Parigi. Ma da Rafa possiamo aspettarci di tutto. La sua bella favola sportiva e umana avrebbe il giusto epilogo con l’ennesimo trionfo nella capitale francese e poi con il ritiro, questo è il mio pensiero, oltre che l’augurio, per lui. Vincere e lasciare come hanno saputo fare pochi assi dello sport. Ma dubito che possa riuscirgli […].

Sarebbe già importante che la “mala suerte” lo lasciasse in pace, libero di giocare il suo tennis e di poterlo esprimere a testa alta, come ha sempre fatto, nei successi e nelle sconfitte. E sarei felicissimo se ancora una volta riuscisse a smentire gli scettici compiendo l’ennesima impresa. Non per il gusto di aggiungere un titolo in più al suo straordinario palmares o per guadagnare altri soldi. Ma soltanto per affermare il suo senso di sfida, soprattutto per quelle più difficili, che per Rafa è sempre stato il motore di tanti trionfi e delle sue lunghe settimane in testa al ranking ATP.

E dalla terra risboccia Martina (Marco Di Nardo, Corriere dello Sport)

Allontana la crisi e ritrova il sorriso Martina Trevisan. Al WTA 250 di Rouen, l’azzurra ottiene la vittoria più prestigiosa del suo inizio di stagione eliminando l’ex numero 1 del mondo Naomi Osaka. Un 6-4 6-2 in poco più di un’ora e mezza che ci riporta indietro di qualche mese, quando la toscana stava giocando un grande tennis e insieme a Jasmine Paolini aveva trascinato l’Italia in finale alla Billie Jean King Cup […].

Un quarto di finale e una semifinale al Roland Garros non si raggiungono per caso.Quando l’azzurra gioca ai suoi livelli e sulla sua superficie preferita, anche per le migliori batterla può essere molto difficile. Ieri lo ha sperimentato la nipponica, ex vincitrice di quattro prove del Grand Slam. La solidità di Martina, insieme alla capacità di emergere nei momenti importanti, hanno fatto la differenza. Le rimonte che le hanno permesso di tenere la battuta nel settimo game (vinto da 15-40) e nel nono (tre palle-break fronteggiate) sono state decisive per portare a casa un combattutissimo primo set, prima di dominare la seconda frazione. È un risultato molto importante per diversi motivi. I problemi fisici dell’ultimo periodo, come l’infortunio di Miami, l’avevano fatta scendere in classifica (dal 46 di inizio anno all’attuale 78). E le poche vittorie ottenute in questa prima parte di stagione avevano influito negativamente sulla fiducia della toscana, che è stata bravissima a ritrovarsi appena ne ha avuto l’occasione […].

Il prossimo ostacolo per l’azzurra (oggi alle 19.30) è rappresentato da Anhelina Kalinina, numero 32 WTA e terza testa di serie dell’evento francese. L’ucraina ha vinto entrambi i precedenti, giocati nel 2021 sul cemento indoor. In queste condizioni la storia potrebbe essere diversa e certamente Martina non partirà battuta […].

L’Italia resta aggrappata ad Arnaldi (Roberto Bertellino, Tuttosport)

FATP 500 di Barcellona ieri ha bocciato gli italiani e in questo periodo di grandi imprese è una notizia. Prima Vavassori, poi Musetti, hanno alzato bandiera bianca contro due giocatori di casa. Non è bastato a Vavassori un set e mezzo da gran giocatore per avere la meglio sull’esperto Roberto Bautista Agut nel secondo turno raggiunto da lucky loser. Il torinese è partito a spron battuto (2-0 e poi 4-2). Ripreso dall’ex n°9 del mondo sul 4-4, ha reagito con un altro break e nel decimo game è risalito dal 15-40 con alcuni colpi di classe per chiudere la prima sezione di gara. Nella seconda sul 2-2 Vavassori si è procurato una palla break del 3-2 che Bautista Agut gli ha annullato. Da quel momento l’inerzia della sfida è cambiata, Vavassori ha perso brillantezza e una volée di rovescio uscita di poco ha sancito il 6-3 per il suo avversario. Un po’ scarico per l’occasione mancata, Andrea ha subito il break in apertura di terzo set, dal 40-15 e servizio in suo favore […]. L’azzurro è uscito dal campo accompagnato dai meritati applausi. Un po’ più di continuità e fiducia quando le cose non si mettono per il meglio potrebbero portarlo a più alto livello anche in singolare.

Proprio la fiducia è quella che continua a mancare a Lorenzo Musetti, piegato dal solido Roberto Carballes Baena in due frazioni. Il canarino è mancato, come purtroppo gli accade da mesi, nei momenti in cui avrebbe dovuto e potuto fare la differenza. Nel tie-break della prima sezione di gara Lorenzo si è trovato subito a rincorrere il fresco finalista dell’ATP250 di Marrakech. Dall’1-4 ha provato a risalire, ma lo spagnolo non gli ha dato spazio. Nel secondo set Carballes Baena ha strappato il servizio all’azzurro salendo 3-1. Musetti ha reagito e i due si sono trovati 4-4. Gli ultimi due game hanno nuovamente visto l’azzurro in rincorsa e piegato con un nuovo break nel decimo gioco. Lorenzo ha lasciato il campo scuro in volto e dopo aver contenuto uno scatto di nervi con tanto di racchetta “non scagliata” in panca. Ancora una volta una sconfitta amara da lasciarsi alle spalle, maturata per la solita eccessiva distanza dalla linea di fondo e la ritrosia a prendere la rete dopo essersi costruito il punto. Oggi tornerà in campo l’ultimo italiano in gara, Matteo Arnaldi, che nel secondo match dalle 11 andrà a caccia dei quarti contro l’argentino Trungelliti (non ci sono precedenti).

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