Nei Challenger è la settimana di Giovanni Mpetschi Perricard

Challenger

Nei Challenger è la settimana di Giovanni Mpetschi Perricard

Il giovane francese vince in Messico il secondo torneo consecutivo, il terzo in stagione, e comincia a fare un pensierino al tabellone principale di Parigi

Pubblicato

il

Premiazione Perricard -Instagram Acapulco Challenger
 

Al Challenger 125 di Acapulco (cemento), dove non c’erano italiani in tabellone, la vittoria è andata al 20enne francese Giovanni Mpetschi Perricard che in finale ha avuto la meglio sull’australiano Adam Walton (n.129 ATP) con un doppio 6-3 in un match senza storia. Dall’alto dei suoi 203 cm il transalpino ha picchiato duro col servizio, conquistando la bellezza dell’81% di punti con la prima e non concedendo nemmeno una palla break all’avversario. Ovviamente i colpi d’inizio gioco sono il meglio del suo repertorio, e quando si appoggia sul diritto con i suoi 100 kg tende a fare male. Ma non disdegna neppure i colpi di fioretto, mostrando grande sensibilità nel gioco a rete. Migliorabile invece il rovescio che colpisce a una mano e che al momento è un colpo puramente difensivo.  

Con questa vittoria il nativo di Lione conquista il suo quarto titolo Challenger, il terzo di questa stagione (il secondo consecutivo dopo quello di Cuernavaca) che si prospetta indimenticabile. Intanto migliora di molto il proprio best ranking che da lunedì dovrebbe vederlo alla posizione n.124 ATP, inducendolo inevitabilmente a fare un pensierino al tabellone principale del Roland Garros. Nuovo best anche per lo sconfitto di giornata che sale al n.119.

A Oeiras (Challenger 125, terra battuta), eliminati i nostri azzurri nei quarti, Samuel Vincent Ruggeri da Francisco Comesana (n.115 ATP) e Stefano Napolitano da Ugo Blanchet (n.192), sono stati proprio i loro giustizieri ad affrontarsi in finale. L’argentino (testa di serie n.4), che partiva con i favori del pronostico, non ha tradito e ha vinto col punteggio di 6-4 3-6 7-5 dopo un match tanto lungo quanto noioso. Diciamo che ci è venuto spontaneo solidarizzare con i pochi spettatori sparpagliati sulle tribune del peraltro splendido centrale del Complexo Desportivo do Jamor. Per il 23enne nativo di Mar del Plata è il quinto successo Challenger (il primo di questa stagione dopo i due del 2022 e gli altri due dell’anno scorso) che gli permette di entrare finalmente in top 100 col suo nuovo best al n.96.

In Sud Korea (Challenger 75, cemento) si sono affrontati in finale le teste di serie n.5 e 6, rispettivamente il cinese Yunchaokete Bu e il sudafricano Lloyd Harris. La classifica li vedeva appaiati, rendendo più che mai aperta la sfida. Al termine di un match molto interessante ha prevalso Harris col punteggio di 6-2 3-6 6-4. I due si sono affrontati in un match a specchio con grande pressione da fondocampo e l’ambizione, non sempre suffragata dai fatti, di prendere l’iniziativa. Il sudafricano ha fatto però valere una maggiore pesantezza del servizio che l’ha spesso tratto d’impaccio nei momenti di difficoltà e gli ha permesso di limitare a due il numero dei break subiti. Per lui è la quarta vittoria a livello Challenger (Lexington e Stockton 2018, Launceston 2019 i precedenti) che gli permette di risalire in classifica al n.149, anche se sono molto lontani i fasti di tre anni fa quando riuscì a conquistare la posizione n.31. Lo sconfitto di giornata risale a ridosso del suo best ranking, precisamente al n.167, confermandosi terzo cinese nella classifica mondiale.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement