Becker e il sogno di tornare a Wimbledon nel 2025: "Chiederò di poter rientrare nel Regno Unito. Djokovic? Mai escluderlo dai favoriti"

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Becker e il sogno di tornare a Wimbledon nel 2025: “Chiederò di poter rientrare nel Regno Unito. Djokovic? Mai escluderlo dai favoriti”

Dopo la condanna per bancarotta, Becker dovrà aspettare almeno dieci anni prima di entrare nel Regno Unito: faranno un’eccezione per lui?

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Pensi a Boris Becker, pensi a Wimbledon e non può essere altrimenti. Il tedesco nel 1985 diede inizio alla sua favola alzando il trofeo al cielo al Centre Court. Fu il più giovane campione della storia a 17 anni a conquistare uno Slam di singolare maschile.

L’anno prossimo ricorrerà il 40° anniversario da quella data straordinaria, inizio della sua storia d’amore con Wimbledon, che durerà tutta la vita. Il tennista tedesco vorrebbe tornare lì per festeggiare questo meraviglioso momento tennistico, ma deve prima convincere il Ministro degli Interni britannico ad accettare di lasciarlo rientrare nel paese, vista la condanna penale, già scontata, per bancarotta.

 “Mi manca Wimbledon – dice Becker al Telegraph Sport – è il mio torneo preferito, il più bello. Sto lavorando su tutti i fronti per tornare l’anno prossimo, nel 2025”.

Sedici mesi dopo il suo rilascio dalla prigione, Becker è libero di fare quasi tutto ciò che vuole, tranne che varcare i cancelli dell’All England Club.

È stato assente nelle ultime due edizioni di Wimbledon: nel 2022 stava scontando 231 giorni di una pena detentiva di due anni e mezzo nel Regno Unito, dove ha ricevuto minacce di morte durante la sua permanenza all’interno. Poi, l’anno scorso, le condizioni di rilascio gli hanno vietato di entrare nel Regno Unito.

Tale divieto può durare fino a 10 anni in alcuni casi, ma Becker tuona su questa legge e insiste sul fatto che già a partire da ottobre possa richiedere il visto per rientrare nel Regno Unito a partire da ottobre: “Dicono che dovrei far trascorrere 10 anni – tuona il tedesco – prima di poter tornare nel Regno Unito, ma questo è una fake news. Per quanto mi riguarda, dopo l’ottobre 2024, potrò ricevere il permesso dal Ministero degli Interni. Loro decidono, io non decido”.

Il tedesco ricorda con gioia l’All England Club uno dei suoi posti preferiti al mondo. Ha vinto tre titoli negli anni ’80, diventando sei volte campione major. È stato per molte edizioni un opinionista e commentatore molto amato anche per la BBC e spera di lavorare di nuovo per loro, anche se non ha ancora piani precisi per il 2025.

Per un certo periodo ha vissuto anche a pochi minuti a piedi dal club. L’attesa che prova di ricongiungersi con l’erba verde della sua “casa adottiva” è palpabile durante questa intervista rilasciata a Madrid in qualità di membro della Laureus Academy.

Sono il più grande fan di Wimbledon – dice Becker – conosco i dettagli come giocatore, come allenatore e come commentatore. Alla fine vuoi varcare i cancelli della SW19 e annusare di nuovo il profumo delle ortensie. Sto vivendo di nuovo la bella vita e sono tornato“.

Uno dei principali aspetti positivi che ha riscontrato nell’ultimo anno è stato il modo in cui la comunità del tennis lo ha accolto a braccia aperte: “Non ci sono state domande sul vissuto recente in carcere ed è stato davvero come se mi stessero aspettando. Conoscono il vero Boris, conoscono me nella buona e nella cattiva sorte. Se vincevo o perdevo, in un certo senso ero comunque un compagno di squadra”.

Poi parla del momento attuale del tennis e chissà che Becker non faccia un pensierino a Novak Djokovic rimasto senza allenatore dopo l’addio a Ivanisevic. Il serbo era stato guidato dal tedesco dal 2013 al 2016, ma afferma fermamente che questa volta non sarà disponibile. Dalla fine dello scorso anno ha allenato per quattro mesi il giovane danese Holger Rune, ma ha detto che si è trattato di “un lavoro più impegnativo del previsto”.

Comunque sosterrà Nole: “Penso che stia cercando qualcosa di diverso in questo momento. Non sono sicuro che sappia esattamente di cosa si tratta. Sarà sempre un mio caro amico, parliamo sempre di tennis. Ma non potrei essere di nuovo il suo allenatore, perché l’ho fatto. Sarebbe fare un passo indietro. Sono rimasto sorpreso dalla sua decisione a Madrid. Penso che in questa fase abbia bisogno di partite. Ha bisogno di sfide. Ma ha il suo programma. Penso che vincere l’oro per la Serbia alle Olimpiadi di Parigi sia il suo torneo principale, quindi forse sta già programmando di essere ancora fresco per luglio. Questo potrebbe essere un motivo. Non puoi mai sottovalutarlo o escluderlo”.

Becker guarderà tutto, per ora da lontano, quando si tratta di Wimbledon. Ma le ortensie viola lo aspetteranno ogni volta che ritornerà.

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