Da Madrid, il nostro inviato
Un brutto modo di accomiatarsi dal Mutua Madrid Open quello di Elena Rybakina, che dopo aver avuto in pugno a più riprese il match contro Aryna Sabalenka non è riuscita a chiuderlo, e ha dunque abbandonato il torneo in semifinale. Risultato comunque che lascia buone sensazioni in vista del prosieguo della stagione su terra per la kazaka, come da lei confermato anche nella conferenza post match in cui ha mostrato animo da vincitrice nonostante la sconfitta, rispondendo con gentilezza e sorrisi. Oltre ad aprirla spostando la bottiglia d’acqua così da poter vedere meglio in faccia i giornalisti.
D: “Un po’ di sfortuna, ma puoi parlarci delle cose positive del match?“
Rybakina: “Penso che abbiamo mostrato un buon tennis. Naturalmente è un peccato perdere. Ho ancora in mente la palla sopra la rete sul 5-4, 30 pari. Naturalmente è un peccato quando hai questa opportunità. Ma Aryna ha giocato bene. Anche nel secondo set ha alzato il livello rispetto al primo, quindi non è stato facile“
Pellegrino Dell’Anno (Ubitennis): “Nonostante la sconfitta hai giocato un buon torneo, del buon tennis. La settimana prossima andrai a Roma dove sei campionessa uscente. Come ti senti per quel torneo?“
Rybakina: “Sicuramente per me è importante ora prendermi qualche giorno libero, e poi provare ad abituarmi alle condizioni lì a Roma, perché ovviamente la palla viaggerà in modo diverso, e giusto per sentire il campo e tutto il resto. Ma ho giocato bene l’anno scorso, quindi spero di sentirmi bene quella settimana. Di solito soffro di allergie proprio a Roma, e l’anno scorso sono stata molto fortunata con la pioggia. Ma spero di essere altrettanto fortunata, inoltre stavamo cercando di migliorare questo genere di cose, quindi spero di sentirmi bene a Roma“
D: “Congratulazioni per l’ottimo torneo. Nel primo set sembrava che stessi servendo incredibilmente bene. La tua percentuale di prima di servizio è stata piuttosto alta, e ha iniziato a diminuire man mano che la partita andava avanti. Quanto di questo era stanchezza, dato che eri stanca nell’ultima partita, presumo che fossi un po’ stanca oggi, o forse Aryna ha apportato qualche aggiustamento a quello che hai visto nel secondo e terzo set che ha reso il servizio un po’ più complicato?“
Rybakina: “Penso che ovviamente ci sia stanchezza. Nel primo set ho mantenuto il livello, nel secondo è sceso un po’. Poi c’è stato anche un cambio di palle nuove, e non è facile da controllare, quindi lei ha avuto l’opportunità e giocava un po’ meglio, metteva pressione, sbagliava meno. Quindi il secondo set è stato un po’ più serrato, e ovviamente la mia percentuale è scesa, quindi lei si sentiva meglio in campo. Le stava dando fiducia. Poi nel terzo set ho iniziato a ritrovare il servizio ed ecco perché era già una partita diversa, ma è stata così equilibrata che non posso commentare molto. Naturalmente ho avuto l’opportunità sul 5-4 del secondo, ma per il resto siamo state molto vicine. Ha giocato davvero bene. È rimasta aggressiva nel secondo e nel terzo set“
D: “Con il titolo a Stoccarda e la semifinale qui lo consideri un buon inizio per la stagione su terra?“
Rybakina: “Sicuramente un ottimo inizio sulla terra battuta. Anche dopo la sconfitta di oggi, penso di aver giocato davvero bene. Stavo facendo tutto correttamente. Sono solo un paio di punti a fare la differenza. Per ora sono contenta del livello e di come mi sento fisicamente in campo. Spero di poterlo mantenere e persino migliorare qualcosa nei prossimi due giorni“
D: “Hai menzionato il dritto sopra la rete. Cosa ti passava per la mente in realtà lì? Puntavi in una direzione e hai cambiato idea?“
Rybakina: “Niente che mi passi per la testa onestamente. Voglio dire, era solo una palla normale. Penso di aver scelto l’angolazione corretta e tutto il resto. È solo che ho esagerato ed è andata larga. Ho servito molto bene anche la seconda, come se lei fosse fuori campo e lungolinea, ma ha risposto in maniera incisiva, quindi non è stato facile cambiare direzione lungolinea. E da questo ovviamente lo slancio è cambiato e lei si è sentita più sicura ed è andata al game successivo. Avevo la sensazione che avesse alzato il livello nel secondo set, e inoltre non sono rimasta aggressiva in alcuni momenti, forse giocando un po’ troppo passiva. Forse avrei dovuto entrare un po’ di più“