Negli ultimi giorni il mondo del tennis è stato scosso dalla notizia del ritiro di Dominic Thiem, comunicato sui canali social. Per il talento austriaco, infatti, il 2024 sarà l’ultimo anno da professionista. L’infortunio al polso, risalente ormai a qualche anno fa, ha costretto Thiem a convivere con dei fastidi parecchio limitanti, che si sono protratti nel corso delle stagioni e hanno tormentato l’ex numero 3 al mondo, impedendogli di ritrovare serenità e continuità nel suo tennis.
Martedì 14 maggio, La Federazione francese di tennis (FFT) ha annunciato le wild card che entreranno di diritto nel main draw del Roland-Garros, escludendo da queste proprio Dominic Thiem. Pleonastico dire che tutto ciò ha sollevato un polverone mediatico non indifferente, creando una spaccatura tra chi crede che sia una decisione corretta e tra chi, invece, grida allo scandalo. Ricordiamo, per dover di cronaca, che Thiem è stato ben due volte finalista dell’Open di Francia, arresosi in entrambi i match al re indiscusso della terra battuta, Rafael Nadal. In merito alla questione, dunque, si è espresso il tennista francese Lucas Pouille, il quale acconsente alla scelta presa dalla federazione francese, giustificandola in tale maniera: “Certo che se lo merita, ha avuto una carriera straordinaria. Ma lo meritano anche i giovani che si trovano tra il 110° e il 130° posto. Credo sia normale favorirli.” Quest’ultimo, appoggiato in pieno dal connazionale Quentin Halys, che ha risposto con un tono piuttosto ironico ad un tweet pubblicato da Tennis Legend: “Perché non gridare allo scandalo a Vienna quando non si dà a Lucas una Wild Card visto che ha già vinto il torneo?”, riferendosi all’edizione 2017, vinta da Pouille. Non tutti però, sono dello stesso avviso, e riversano il loro risentimento sul web, attaccando duramente la Federazione francese. Uno tra questi è Josè Morgado, giornalista portoghese, indignato dal comportamento assunto nei confronti di Thiem: “Che uno come l’austriaco, che ha giocato due finali lì e che ci ha regalato tanti pomeriggi di gloria sulla terra, non riceva un invito per dire addio a Parigi…Non so come la vediate voi, ma io lo vedo come un gesto piuttosto brutto.” Chiunque si occupi di tennis o semplicemente chi lo ama, non è rimasto a guardare. Molti, dunque, pretendevano maggior rispetto per un giocatore che è stato protagonista assoluto nel circuito e nell’Open di Francia nelle passate edizioni; altri invece assecondano la scelta, con la possibilità così di dar più visibilità ad atleti emergenti, sia francesi che non.
Pietro Sanò