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[4] E. Rybakina b. G. Minnen 6-2 6-3
Tutto facile per la numero 4 del mondo, Elena Rybakina. La tennista kazaka, infatti, ha battuto la giocatrice belga (n. 85) Greet Minnen con il punteggio finale di 6-2 6-3 al termine di un incontro che, sin dalle prime schermaglie, ha avuto ben poca storia. Inizia spedita, dunque, la marcia di Rybakina che ha disputato una gara oltremodo convincente e che ha visto la tennista classe ’99 sbarazzarsi – senza grandi patemi – della sua rivale. raggiungendo il secondo turno in questo Slam per la quinta stagione consecutiva.
Primo Set: Rybakina mette subito le cose in chiaro
Primo parziale decisamente ad appannaggio di Rybakina. La numero 4 WTA ha mostrato un tennis dannatamente efficace e produttivo, dove dritto e rovescio volavano come coriandoli a Carnevale. Non solo. La top 4 del ranking femminile è riuscita a portarsi subito in vantaggio di un break. Poche le contromosse messe in atto da una comunque coriacea Minnen, al netto di un bel po’ di errori e di una tenuta mentale alquanto inferiore rispetto alla propria avversaria.
Il 6-2 che ha chiuso ufficialmente il primo set la dice lunga sull’equilibrio della gara in questione.
Secondo Set: Minnen prova a risalire la china, ma Rybakina non le concede grandi occasioni
Nel corso del secondo set Minnen ha provato a sciorinare qualche colpo un po’ più efficace rispetto a quelli esibiti nel primo parziale, ma Rybakina, oggi, era quasi in uno stato di grazia. La tennista kazaka, infatti, ha concesso poco o nulla alla propria rivale, anche nel secondo set. Soprattutto nel secondo set. Troppa la differenza vista in campo tra la numero 4 del mondo e la giocatrice belga. Sia dal punto di vista tecnico che mentale. Greet Minnen, probabilmente, ha pagato lo scotto di un primo parziale in cui nulla è girato come doveva.
Il 6-2 6-3 finale rappresentava l’epilogo più giusto per una gara che non è stata quasi mai in discussione. Basti pensare che all’inizio del set Rybakina era riuscita a portarsi in vantaggio per quattro giochi a zero. Dominio assoluto, dunque, e qualificazione al prossimo turno. Rybakina sugli scudi che ora attende la vincente di Rus-Kerber.
[7] Q. Zheng b. [WC] A. Cornet 6-2 6-1
Una cerimonia emozionante quella con cui gli organizzatori del Roland Garros – Amelie Mauresmo in primis – hanno omaggiato la 34enne Alizé Cornet, al suo ultimo match in carriera, il 1001esimo di una lunga carriera che la vede come seconda tennista in assoluto (uomini inclusi) nella classifica delle presenze Slam consecutive: 69 (dietro ai 79 di Feliciano Lopez). La veterana francese, vincitrice di 6 titoli WTA e best ranking n.11, è presente con una wild card e ha esordito nel suo ultimo torneo contro la testa di serie numer 7 Qinwen Zheng, tennista cinese di un livello troppo superiore per poter essere impensierita dalla n.106 del mondo.
Primo Set: Inizio in discesa per Zheng, Cornet spreca un bel po’ di occasioni per accorciare
Per ciò che concerne la cronaca dell’incontro, primo set che ha visto subito il predominio di Zheng. La tennista cinese, infatti, ha messo subito in chiaro le cose, prendendo il largo sin dall’inizio del match e portandosi su un insindacabile 4-0. Solo due i game concessi alla propria rivale. Alizé Cornet è apparsa decisamente in difficoltà rispetto agli attacchi frontali della numero 8 del mondo. Probabilmente, il dettaglio (non da poco) della potenziale ultima gara del torneo, ha acuito ancor di più la tensione della giocatrice transalpina.
Cornet ha avuto pure la possibilità di accorciare sul 3-4, ma ha commesso tutta una serie di errori che ne hanno compromesso il tentativo di rimonta. Il primo parziale si è chiuso così sul 6-2 a favore di Zheng.
Secondo Set: Approccio più determinato per Cornet, ma Zheng riesce comunque a fare sua l’intera posta in palio
Inizio secondo set che vede approcciare Cornet con un piglio diverso e con un dritto che gira su delle marce un po’ più accettabili rispetto al primo parziale. Il primo game è suo. Zheng Qinwen, probabilmente, non si aspettava una ripartenza così determinata da parte dell’avversaria. Tuttavia, nel secondo game, Alizé Cornet appare alquanto sprecona e Zheng ne approfitta per ristabilire la parità.
Da quel momento in poi, il match ha preso una piega nuovamente favorevole alla numero 8 del mondo, che è riuscita a portarsi sul 4-1 ed a ristabilire le distanze con l’atleta di Nizza. Negli ultimi due giochi a Zheng è bastato davvero poco (nonostante un settimo game più combattuto del previsto) per regolare definitivamente Cornet e qualificarsi così al prossimo turno. Il 6-2 6-1 finale ha sancito non solo il trionfo della tennista cinese, ma anche e soprattutto il probabile, probabilissimo ultimo ballo di Alizé Cornet in quel di Parigi.