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[1] N. Djokovic b. R. Carballes Baena 6-4 6-1 6-2
Got it!
— Roland-Garros (@rolandgarros) May 30, 2024
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Per il diciannovesimo anno di fila dal 2006 ad oggi, Novak Djokovic è al terzo turno del Roland Garros. 6-4 6-1 6-2 il punteggio con cui il 37enne di Belgrado batte Roberto Carballes Baena e conquista la sua vittoria numero 368 in carriera nei tornei Slam, una solo in meno rispetto al recordman Roger Federer (destinato dunque ad essere sorpassato anche in questa statistica). Prestazione non convincente all’inizio per la prima forza del tabellone, che però pian piano alza il suo livello e mostra qualche progresso rispetto al suo match d’esordio contro Herbert. Le cose per lui potrebbero farsi un po’ più complesse al terzo turno, quando dall’altra parte della rete troverà Lorenzo Musetti o il beniamino di casa Gael Monfils, ma nel frattempo pochi sono i problemi affrontati sin qui dal campione in carica in quest’edizione del Roland Garros.
Primo set: Djokovic delude nel gioco ma è cinico e porta a casa il set
Break a freddo per il numero 1 del mondo, che ci mette un po’ a entrare nel match e non esprime mai il suo miglior tennis. Carballes non è da meno e restituisce subito il favore a 0. Djokovic fatica a vincere gli scambi da fondo e cerca sempre qualche soluzione estemporanea per tirarsi fuori dall’impaccio, magari una smorzata o un’accelerazione improvvisa. Il tennista spagnolo, allievo di David Ferrer, non riprende dal suo allenatore la garra e l’intelligenza tattica per sfruttare questo momento tutt’altro che impeccabile del suo avversario. Djokovic gioca a sprazzi, mentre il numero 63 del mondo resta fedele alla sua posizione lontano dalla linea di fondo, remando come un classico giocatore da terra rossa. Essere campioni con 368 vittorie Slam alle spalle significa anche gestire queste difficoltà, e come un libro letto e riletto centinaia di volte, il serbo strappa la battuta all’avversario nel decimo game. Carballes Baena manda a campo aperto un dritto a rete dopo un duro scambio, e dopo 50 minuti, il punteggio dice 6-4 in favore di Djokovic.
Secondo set: Djokovic dilaga e concede solo un game al suo avversario
La strada è adesso in discesa per il serbo, che questa volta non si fa pregare e mette a segno il break molto prima, già nel secondo gioco. Al contrario, Carballes perde quella convinzione che gli aveva permesso di restare attaccato fino all’ultimo al punteggio nella frazione precedente e, dopo pochi minuti, si trova già a dover rincorrere: 3-0. Prosegue il monologo ormai iniziato del 24 volte campione Slam e sappiamo bene che, una volta imboccata la strada giusta, è davvero difficile che Djokovic possa sbandare. Lo spagnolo cede nuovamente il servizio nel quarto game e, pochi istanti più tardi, si trova anche in svantaggio di due set nonostante il 37enne di Belgrado sia tutt’altro che impeccabile alla battuta. Dopo 1 ora e 25 minuti, la situazione è di 6-4 6-1.
Terzo set: nessun colpo di scena, Djokovic chiude in scioltezza
Djokovic oggi è, quantomeno dal punto di vista del punteggio, in versione pilota automatico e anche il terzo set inizia, non a caso, con un break in suo favore. La poca tensione del punteggio permette al tre volte campione del torneo di giocare anche con la testa più libera, e il suo livello cresce con il passare dei minuti. Il 31enne iberico non riesce più ad esprimere il tennis che serve per impensierire un giocatore del calibro di Djokovic e ciò si traduce in un ennesimo break subito nel quinto game. Si tratta soltanto adesso, per Nole, di gestire il largo vantaggio a sua disposizione e il vincitore delle edizioni 2016, 2021 e 2023 fa valere tutta la sua esperienza per non concede allo spagnolo neanche uno spiraglio per rimettersi in carreggiata. Dopo 2 ore e 5 minuti, il match finisce definitivamente negli archivi: 6-4 6-1 6-2 e Djokovic vola al terzo turno del Roland Garros per il diciannovesimo anno di fila.
Mario Boccardi – Paolo Di Lorito