Alla fine la corsa di Francesco Passaro al Challenger 75 di Vicenza si è fermata in semifinale, ad opera del cinese di Taipei Chun-hsin Tseng (n.253 ATP, ma n.83 un paio di anni fa) che assomiglia a Speedy Gonzales per la velocità con cui riesce a coprire tutti gli angoli del campo. Il doppio 6-3 con cui ha battuto l’azzurro testimonia del suo ottimo stato di forma dopo un anno complicato. Allo stesso tempo Passaro conferma come sia difficile tenere alto il livello per più settimane di seguito. Regola cui si sottraggono solo i grandissimi, non il tennista perugino che non riesce a bissare il successo del Piemonte Open ed è costretto a rimandare l’assalto alla top 100 che ottimisticamente sembrava a portata di mano. Chissà se la corsa potrà riprendere da questa settimana in Repubblica Ceca, al Challenger 100 di Prostejov, dove un sorteggio non benevolo gli ha opposto al primo turno lo slovacco Alex Molcan, avversario tutt’altro che banale (n.38 nel maggio 2022).
Intanto Tseng ha continuato a correre a perdifiato per tutta la finale, stroncando, davanti agli oltre 600 spettatori che gremivano il centrale del Tennis Palladio 98, quel vecchio pirata di Marco Trungelliti. La resistenza del 34enne argentino, abbastanza provato per le maratone dei giorni precedenti, è stata poco più che simbolica, costretto spesso a giocare sovraritmo per cercare di arginare l’esuberanza fisica del cinese. 6-3 6-2 il risultato finale che non è mai stato minimante in discussione. Tseng intasca così il suo quinto titolo Challenger, il secondo in stagione, e rientra in top 200, riprendendosi lo scettro di miglior tennista del proprio paese, spodestando Yu-hsiou Hsu fermo al n.224.
E soprattutto riannoda i fili di un racconto che da juniores l’aveva visto conquistare la vetta della classifica vincendo sia Roland Garros che Wimbledon e che nel 2022, con i primi successi Challenger, l’aveva proiettato in top 100. A fine match il vincitore ha salutato il pubblico affermando: “Voglio ringraziare tutto il mio team, a cominciare da mio padre che è anche il mio allenatore, il mio incordatore e spesso anche il mio autista. L’anno scorso è stato per me un anno molto difficile e quindi questa vittoria è davvero molto importante e mi darà lo slancio per continuare così anche per il resto della stagione”.