È finita tra qualche polemica la collaborazione tra Stefanos Tsitsipas e il suo preparatore atletico Christos Fiotakis. Il trainer greco non è particolarmente entusiasta dell’atteggiamento dell’ex numero 3 al mondo, che a suo dire non sarebbe totalmente concentrato sul lavoro necessario per fare quel salto di qualità che potrebbe permettergli di vincere Slam e di puntare alla vetta del ranking mondiale.
“I risultati e gli obiettivi che mi ero prefissato da allenatore non sono arrivati” – ha spiegato Fiotakis alla SDNA. “Sono comunque soddisfatto del nostro lavoro, perché abbiamo permesso a Stefanos di rimettersi in piedi, di essere un atleta sano e competitivo ad alto livello dopo l’infortunio di cui ha sofferto l’anno scorso. Ci sono alcune cose che sono tuttavia fuori dal mio controllo: il clima nel team non è quello giusto. Gli auguro comunque il meglio e lo ringrazio per questa esperienza che ho vissuto con la sua quadra. Penso di aver dato loro molto, ma ho anche imparato molto durante i sette intensi mesi di tournée con un atleta di così alto livello. Spero che ad un certo punto capisca che quello che gli dico è corretto e che può salire sul primo gradino del podio”.
“Avrei tanto voluto partecipare alle Olimpiadi di Parigi, perché pensavo che sarebbe stato il momento in cui avremmo potuto portare a casa una medaglia d’oro, cosa che non abbiamo ottenuto a Tokyo a causa alcune strane circostanze”, ha proseguito Fiotakis, che ha poi ribadito: “come ho detto, però, abbiamo priorità differenti. Non sono soddisfatto dell’etica del lavoro di Stefanos. Non credo che il suo obiettivo principale sia giocare a tennis, salire sul gradino più alto della classifica e vincere gli Slam. Non posso viaggiare sette mesi di fila se gli obiettivi non sono ambiziosi. Ho molto lavoro a casa e preferisco condividere le mie energie con altre persone nella mia vita quotidiana, cercando di renderle più in forma e di far loro ottenere ciò che desiderano, senza stress”.
Di Mario Boccardi
