Y. Putintseva b. E. Cocciaretto 6-2 6-2
Un incontro dannatamente storto e con ben poche gratificazioni in quel di Birmingham. Potremmo definire così, riassumendo, l’andamento di un match – valido per la semifinale della kermesse tennistica inglese – che ha visto l’italiana Elisabetta Cocciaretto soccombere contro la giocatrice russa, ma naturalizzata kazaka, Yulia Putintseva (n. 41 WTA).
Il match, conclusosi sul 6-2 6-2 in favore di Putintseva, non ha avuto quasi mai storia. Una netta debacle per Cocciaretto, che nel corso del primo Set era stata pure costretta a chiamare un medical time-out per un fastidio alla coscia sinistra. Insomma, una giornata sin troppo “No”, per essere vera. Putintseva si qualifica così alla finale del torneo britannico, la sesta finale della carriera (2-3 il suo record); attende la vincente di Potapova-Tomljanovic.
Primo Set: Cocciaretto sottotono, Putintseva ne approfitta
Inizio gara piuttosto in salita per la tennista azzurra. Il primo game, infatti, è stato ad appannaggio di Yulia Putintseva, lesta a sfruttare il proprio turno di servizio. Il secondo gioco, invece, ha rappresentato una sorta di metaforico testa a testa fra le due giocatrici, in cui Cocciaretto non è riuscita a districarsi in maniera efficace al servizio.
Detto ciò, durante il terzo game l’atleta anconetana si è fatta trovare pronta in risposta ed è subito riuscita ad accorciare le distanze dalla propria rivale. Remuntada completata definitivamente nel corso del quarto game, quando la numero 44 del mondo ha approfittato di una serie di errori commessi da Putintseva.
Da quel momento in poi, però, l’impatto sul Set da parte di Cocciaretto è stato pressoché deludente. Quasi disastrosa al servizio, l’azzurra è incappata in un errore dopo l’altro, favorendo oltremodo il dominio di Yulia Putintseva. Come se non bastasse, sotto 5-2, la tennista italiana è stata costretta a chiamare un medical time-out per un problema alla coscia. Il primo parziale si è concluso con il punteggio di 6-2 a favore di Putintseva (due break di fila).
Secondo Set: la musica non cambia, assolo della kazaka
Il secondo Set cominciava sulla falsa riga del primo, con Cocciaretto in evidente difficoltà e con Putintseva più che determinata nel cercare di mettere subito le cose in chiaro. I primi quatto game, in pratica, erano un monologo della tennista kazaka, nonostante l’azzurra sia stata più volte – nel corso del terzo game – sul punto di riaprire l’incontro.
Il finale di gara, per Cocciaretto, assomigliava più ad una mesta decadenza che ad un tentativo (disperato) di risollevare le sorti di un match oramai compromesso. A spuntarla, alla fine, era la tennista kazaka con un doppio 6-2 che non lasciava adito a recriminazioni di sorta.
L’altra semifinale
La seconda finalista è Ajla Tomljanovic che ha superato in due set la N.7 del seeding Anastasia Potapova: 7-6(5) 6-4 il punteggio finale in 90 minuti di gioco. L’australiana avrebbe anche potuto chiudere prima il parziale d’apertura essendo stata avanti 5-3 mancando un set point e poi incapace di chiudere con il servizio sul 5-4 del set regolare. C’è di più: Tomljanovic ha poi sprecato un vantaggio di 5-1 anche nel tie-break facendosi rimontare sul 5 pari. Non perde però la calma e chiude il discorso vincendo gli ultimi due punti. Nel secondo set si seguono i servizi fino al decimo gioco quando Tomljanovic ottiene il break che vale l’incontro.
Putintseva ha vinto 4 dei 5 precedenti su Tomljanovic ma l’ultimo ormai risale a più di due anni fa a Istanbul.
